La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] dello scienziato che controlla, interpretandole, le leggi della natura («E potremo iurare salvamente che e·lli nostri die averno trovato manifestamente movare et essare cessato lo capo del Cancro da settentrione enverso lo mezo die. E segno de ...
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MARMORALE, Vincenzo (Enzo V.). – Nacque a Paduli (Benevento) il 13 apr. 1901 da Giuseppe e Anna Maria Russo. Ultimo di cinque figli, rimase orfano del padre all’età di nove anni. Dopo la licenza liceale [...] tirî. Nell’Iter Cumas, la prova forse più suggestiva del M. poeta neolatino, si contrappongono l’oscurità del lago d’Averno e l’assolato paesaggio dell’acropoli della città campana. Con il Salius il M. prosegue la narrazione virgiliana della gara di ...
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Ercole (Ercule, forma diffusissima nel sec. XIV)
Giorgio Padoan
Identificato dai Latini nel greco Heracles, E., dall'avo Alceo detto anche Alcide, è il più grande e famoso degli eroi della mitologia [...] fu legato e trascinato a forza fuori dagli Inferi, con conseguente liberazione di Teseo e di Piritoo prigionieri nell'Averno); attorno a queste " fatiche " (registrate dai mitografi non senza qualche variante, ora dell'uno ora dell'altro) fiorirono ...
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Mussato, Albertino
Guido Martellotti
Storico, poeta e uomo politico (Padova 1261 - Chioggia 1329): il più eminente tra quei letterati di Padova che si sogliono indicare con il titolo di ‛ preumanisti [...] dedicati alla narrazione di un sogno, che ha preceduto immediatamente la guarigione e durante il quale il M. ha visitato il Limbo, l'Averno, in cui i dannati sono distribuiti in un certo ordine, e infine i Campi Elisi. Che si tratti di un sogno è ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] vasi si accentua nei prodotti orvietani, tra i quali sono note specialmente le tre anfore della collezione Faina, che rappresentano scene dell'Averno popolate di defunti, di demoni, di Lase, e in cui si ha la tecnica a vernice sovrappinta e uno stile ...
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FLEGREI, Campi
F. Ceci
Territorio vulcanico della Campania settentrionale costiera, attualmente limitato a S dal golfo di Pozzuoli e da Capo Miseno, a Ν dalla piana e dal canale di Quarto; con essi [...] alcuni luoghi dei poemi omerici (sepoltura di Tifeo sotto l'isola di Arimoi-Pithecusa; Nèkyia di Ulisse; Cimmeri nel lago d'Averno) e soprattutto i luoghi e i toponimi della geografia virgiliana.
Dall'età flavia in poi i Campi F. iniziarono a perdere ...
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GRABBE, Christian Dietrich
Carlo Grünanger
Poeta, nato l'11 dicembre 1801 a Detmold, dove morì il 12 settembre 1836. Vide, fanciullo, fra le mura dell'ergastolo di Detmold, di cui il padre era direttore, [...] lo solleva agli ultimi vertici concessi agli uomini; ma scoccata l'ora fatale, si ritrova, smemorato e solo, sulla riva d'Averno, in faccia all'eterno mistero. Forse il capolavoro del G. è nel breve frammento del Christus (1835), ove tutto il dolore ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] gotica (Variae, 12, 22, in C.C.L., 96, pp. 488-490, del 537/538) fra le aree lagunari veneto-istriane e quelle dell'Averno in Campania (Avernus ibi non unus est [...>: v. oltre, n. 232).
22. Cf. Herodotus, I, 75 (Creso); 1, 189-190 (Ciro); 2, 111 ...
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Le notizie intorno alla sua vita sono poche e poco sicure. Nacque intorno al 450 a. C., in Atene, nel demo Cidatenèo. E ateniesi e liberi erano, sembra certo, tanto il padre Filippo, quanto la madre Zenodora. [...] , delle rappresentazioni drammatiche, desolato perché in Atene non si trova più alcun tragediografo di valore, decide di scendere all'Averno per ricondurre alla luce il grande Euripide, di cui egli è fanatico. Per incutere terrore ai demoni infernali ...
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Fedele amico e valoroso collaboratore di Augusto, figura di primissima importanza nella storia del suo periodo. Era di umili natali; del padre si sa solo che si chiamava Gaio, né consta donde la famiglia [...] . Tutto era da fare, a cominciare dalla base navale e dalla flotta. Agrippa concepisce l'ardito disegno di riunire i due laghi Averno e Lucrino e di farne il porto militare; in brevissimo tempo l'immane lavoro è eseguito, e le coste italiane hanno un ...
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averno
avèrno s. m. – È propriamente il nome di un lago craterico della Campania nei Campi Flegrei, le cui esalazioni solforose, secondo la leggenda, uccidevano gli uccelli che vi passavano a volo. I Greci e i Romani collocavano in quella...
vipereo
vipèreo agg. [dal lat. vipereus], letter. – Di vipera, viperino: veleno v. (Boccaccio); un tempo Uscìa d’Averno con v. crini ... un indomabil mostro (Parini); Ultrice Aletto, ... in me il v. torci Flagel sanguigno (Alfieri). In usi...