Pittore, vissuto nella prima metà del Cinquecento a Bergamo, dove morì nel 1548. Eseguì in quella città opere numerose, poche delle quali rimangono. Scolaro di Camillo Boccaccino in Cremona, del Correggio in Parma, e più tardi non sordo alle voci che gli pervenivano dai fratelli Campi, spiegò nei suoi affreschi virtù decorative e abilità tecniche straordinarie, colorito succoso e giudizioso e franchezza ...
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AVERARA (d'Averara), Pietro
Mario Quattrucci
Vissuto a Bergamo tra la seconda metà del sec. XVII e i primi decenni del XVIII, si distinse come librettista fecondo: la prefazione della sua Angelica nel [...] Catai informa che l'A. compose versi per oltre quaranta melodrammi. Scarseggiano però le notizie biografiche: fu poeta e oratore, ma fuori della sua attività teatrale è noto soltanto per aver fatto parte ...
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Pittore (m. Bergamo 1548). Appare influenzato da C. Boccaccino e dai Campi, nonché, in minor misura, dal Correggio. Opere a Bergamo: Natività, Fuga in Egitto e Adorazione dei Magi in S. Michele al Pozzo Bianco; Storie della vergine in S. Grata; Crocifisso nell'Accademia Carrara ...
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AVERARA (Averaria, d'Averara), Giovan Battista
Angela Ottino Della Chiesa
Poche e incerte notizie si conoscono su questo pittore, morto per idrofobia il 5 nov. 1548. Non si conosce con certezza né la [...] anche così, i vari Giovanni o Giovan Battista Guerinoni e Baschenis, che firmarono opere o contratti Giovanni o G.B. (da) Averara, crearono non poca confusione. Di lui tutti gli storiografi e i cronisti e gli studiosi d'arte locale ricordano la data ...
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BASCHENIS, Simone
Luigi Angelini
Figlio di Cristoforo, nacque probabilmente ad Averara. Lavorò in Val Rendena e in Val di Non, sempre nella zona trentina, dal 1519 al 1547. È questo l'artista di più [...] per qualche incarico: parte degli affreschi con Madonna e santi in un portico della chiesa del suo paese nativo, Averara, ora alquanto alterati, può essere il ricordo delle sue qualità di pittore costantemente attratto verso i temi di soggetto ...
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CAMERATA, Giuseppe
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1676 a Venezia da padre bergamasco di Mugiasca d'Averara di nome Francesco. Figura nella fraglia pittorica nel 1700 e nel 1726. Studiò la pittura con il [...] celebre G. Lazzarini, che gli chiese di terminare quelle sue opere che sarebbero rimaste incompiute. Alla sua scuola strinse amicizia con un nobile dilettante di pittura, il cavaliere Marco Miani, il quale, ...
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Pittore nato a Bergamo il 4 dicembre 1617 e ivi morto il 15 marzo 1677, figlio di Pietro, ultimo di un lignaggio di pittori, oriundi di Averara in Val Brembana, che risale fino al 1451. Dal suo stato fu [...] detto anche Prevarisco, storpiatura di prete Evaristo. Dipinse nature morte d'ogni genere, alcune piccole Madonne e qualche figura, tra cui il proprio ritratto in atto di suonare la spinetta accompagnando ...
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MAGGI, Giacomo
Lucia Casellato
Poco o nulla si conosce della vita di questo artista, forse originario di Ravenna, la cui presenza è attestata a Torino dal 1690. Risale a questa data, infatti, la commissione [...] la dedica ai Gemelli rivali, prova inequivocabile della riutilizzazione di un disegno pensato anni prima per la commedia di Averara, ma allora evidentemente scartato.
La collaborazione con il teatro Regio ebbe termine nel 1702 e con la stagione 1703 ...
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BRUSA (Brugia, Brusca, Bruscia), Giovanni Francesco (anche Francesco, Gianfrancesco)
Enrico Carone
Nacque a Venezia presumibilmente nei primi anni del sec. XVIII e fu allievo di N. Monferrato. Nominato [...] Francesco, nel periodo 1724-1726, il B. fece rappresentare quattro opere teatrali, Iltrionfo della virtù (libretto di P. D'Averara; Venezia, Teatro S. Giovanni Grisostomo. autunno 1724), L'amore eroico (libretto di A. Zeno e P. Pariati; ibid., Teatro ...
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