Comune della provincia di Benevento, con 16,22 kmq. di superficie e 4917 ab., di cui 4655 nel centro capoluogo. Guarda sulla piccola conca che si apre tra i massicci dell'Alburno e dell'Avella, ed è prossima [...] alla strada che congiunge questa conca con la pianura campana e che segue una stretta gola (le antiche Forche Caudine). Airola ha la sua stazione ferroviaria sulla Benevento-Cancello-Napoli, ed è congiunta ...
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Taburno Massiccio dell’Appennino Campano (altezza massima 1394 m), che si eleva a O di Benevento. Costituito da potenti pile di calcare, è circondato da profondi solchi, dei quali il più rilevante è segnato [...] dall’alto corso dell’Isclero, che lo separa dai massicci dell’Avella e di Montevergine, costituenti il Partenio. ...
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Comune della provincia di Avellino, costituito da varie frazioni, di cui la principale è Tréscine, a 284 m. s. m. La sua popolazione è di 10.378 ab. e l'estensione del territorio è di chilometri 30,15. [...] Valle Caudina: è perciò punto di partenza di mulattiere che salgono al M. Ciesco Alto e al M. Acerone di Avella, e lungo le quali si godono panorami bellissimi. Cervinara è stazione climatica estiva ed è toccata dalla ferrovia secondaria Cancello ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Nola
Mario Pagano
Nola
Città (gr. Νῶλα, Νῶλη; lat. Nola) della Campania antica, posta al centro della fertile piana a nord del Vesuvio, percorsa dal fiume Clanis. [...] vie di comunicazione: la Popilia, che da Capua conduceva a Nocera e a Salerno; la strada che da Napoli, attraverso Avella, raggiunge l’Irpinia; le vie provenienti da Pompei e dalla costa vesuviana.
La formazione della città risale almeno alla fine ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania. Sviluppi dell'indagine archeologica in Campania
Italo Iasiello
Valeria Moesch
Sviluppi dell’indagine archeologica in campania
L’ultimo decennio [...] rustica di una villa di età imperiale, abbandonata dopo un incendio probabilmente fra il II e il III sec. d.C.
Ad Avella è stata indagata la necropoli di epoca repubblicana, con il rinvenimento di una decina di ipogei, databili tra la fine del III ...
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TESTA, Domenico (in religione Teofilo). – Nacque a San Paolo (dopo l’Unità, San Paolo Bel Sito)
Francesco Campenni
, casale di Nola, il 12 settembre 1631 da Giambattista e da Caterina Capobianco.
Nel [...] dai confratelli e il cui ricordo era in lui molto vivo. Compì il tirocinio di studi teologici nei conventi della Ss. Annunziata ad Avella e di S. Maria la Nova a Napoli e fu ordinato sacerdote il 18 dicembre 1655. Fu lettore di filosofia e teologia ...
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CAPECE (Capice de Neapoli, Capicia, Capicio, Capitius, Cacapiç, Cacapuche), Corrado
Norbert Kamp
Figlio di Giacomo, apparteneva a famiglia di antica nobiltà napoletana, i cui esponenti sin dalla metà [...] numerosi rami.
Il padre Giacomo è ricordato per la prima volta nel 1219 come signore feudale di Vico di Baiano (presso Avella). Prima del 1232 Giacomo fu investito anche di Atripalda presso Avellino ed era dunque uno dei nobili del Regno più favoriti ...
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MONTELLA, Giovan Domenico
Gregorio Moppi
MONTELLA (Montelli), Giovan Domenico. – È ignota la data di nascita di questo musicista napoletano. La più antica informazione a suo riguardo risale al 1591, [...] . n.n.; G.C. Capaccio, Il forastiero, Napoli 1634, p. 7; F. de’ Pietri, Dell’historia napoletana, Napoli 1634, p. 70; G. d’Avella, Regole di musica, Roma 1657, p. 34; G.O. Pitoni, Notitia de’ contrapuntisti e compositori di musica, a cura di C. Ruini ...
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AVALOS, Alfonso d', marchese di Pescara e del Vasto
Gaspare De Caro
Figlio primogenito di Iñigo (III) e Isabella d'Avalos, nacque nei primi anni del sec. XVII. Nel 1614 assunse i titoli di marchese [...] , che si era radunato in Aversa agli ordini di Prospero Tuttavilla. Con questo partecipò a vari fatti d'arme, ad Avella, Baiano, Secondigliano, Caivano. Nel dicembre si recò ad Ischia, di cui era govematore, per proteggerla contro i colpi di mano ...
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Vedi CAMPANI, Vasi dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMPANI, Vasi
A. Stenico
In Campania si localizzano varie fabbriche di ceramica a figure nere, i cui prodotti sono da ritenersi imitazioni, analoghe [...] della ceramografia campana.
I prodotti, già della seconda metà del IV sec. a. C., che si attribuiscono alla fabbrica di Avella (Abella) furono classificati dal Beazley sotto una sigla generale di "Gruppo A.V." (v.): i singoli pittori di questo gruppo ...
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avellano1
avellano1 agg. – Del monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana (Marche), reso celebre dall’attività riformatrice di s. Pier Damiano (1007-1072).