Città della Francia centrale (71.000 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento del Cher, a 130 m s.l.m. su un’altura circondata da corsi d’acqua (Yèvre, Auron). Importante centro militare (caserme, polveriere, impianti per costruzioni aeronautiche e di armi). Altre attività industriali riguardano i settori meccanico, tessile, chimico e alimentare (birra, liquori). Consistente è anche il mercato del ...
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(lat. Biturīges) Popolazione della Gallia, divisa in due gruppi. I B. Cubi abitarono pressappoco gli odierni dipartimenti del Cher, dell’Indre e dell’Allier: le città principali erano Avarico (Bourges) [...] e Novioduno. Alleati di Vercingetorige contro Cesare (54 a.C.), non si placarono nemmeno dopo la sconfitta. I B. Vivisci abitarono il territorio a S dell’estuario della Gironda: loro capitale era Burdigala ...
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VERCINGETORIGE (Vercingetorix, -ĭgis)
Mario Attilio Levi
Figlio di Celtillo, uno dei più potenti capi Galli, era nativo dell'Arvernia. Seppe suscitare, benché giovane, un movimento di ribellione antiromana [...] Cesare, V. rifiutò battaglia e rinunziò all'assedio. Contro il parere di V. i Biturigi vollero inutilmente difendere Avarico contro Cesare; ma, naturalmente, questa sconfitta prevista non diminuì, anzi accrebbe, il prestigio di V. che aumentò i ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] una guerriglia sfibrante e sterile. La ribellione raggiunse il suo culmine nel 52, sotto la guida di Vercingetorige. C. prese Avarico, fallì davanti a Gergovia, ma dopo aver costretto Vercingetorige a rifugiarsi ad Alesia, ve lo assediò e mediante un ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...