DOLCIBENE de' Tori
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella prima metà del sec. XIV. Di lui si sa solo che fu contemporaneo di Franco Sacchetti (nato tra il 1332 e 1334) e che fu un celebre buffone, anzi [...] non sospende la professione, le beffe, le larvate estorsioni. Ne ricava onore e guadagni prendendo di mira arricchiti avari e scortesi che coprono indegnamente cariche comprate, come il disonesto giudice babbeo da Rieti e messer Landuccio dei Bechi ...
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GORINI CORIO, Giuseppe
Stefano Meschini
Nacque a Solbiate, presso Como, l'8 giugno 1702, figlio probabilmente quartogenito di Alessandro e di Maria Corio, unica figlia ed erede del giureconsulto milanese [...] e superbi, nobiluomini cerimoniosi e saccenti o sciocchi e creduloni, falsi forestieri dediti al furto e all'inganno, avari gelosi: complessivamente, se il valore di questo teatro risulta, per l'imitazione pedissequa di tipi, scene, stilemi delle ...
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GOVI, Amerigo Armando Gilberto, detto Gilberto Govi
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 22 ott. 1885 da Anselmo e da Francesca Gardini.
La famiglia era di ceppo emiliano: il padre, ispettore delle ferrovie, [...] dal G. con sguardo parodistico, era quella comune e quotidiana e i caratteri quelli tipici della commedia popolare: avari in primo luogo, padri severi generalmente ingannati, mariti vessati dalle mogli.
"Con tanti personaggi che ha affrontato, non ...
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DEL BUONO, Luigi
Roberta Ascarelli
Nato il 20 apr. 1751 a Firenze nel sobborgo di Rifredi da Filippo, piccolo possidente, e da Lucrezia Grazzini, iniziò nel 1773 a esercitare il mestiere di orologiaio [...] . Le stenterellate che sono giunte fino a noi sono costruite su intrecci convenzionali (amori contrastati, mariti gelosi, mogli infedeli, avari gabbati, servi astuti) e alternano a momenti densi di vivacità e di interesse momenti di stanchezza e di ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...