VETTARI , duca del Friuli
Marco Stoffella
VETTARI (Wectari, Wechtari), duca del Friuli. – Al tempo di re Grimoaldo resse il Ducato friulano tra il 663 e il 671, succedendo al ribelle Lupo, cui in precedenza [...] del Friuli - Bottenicco di Moimacco... 1999, I, Spoleto 2001, pp. 105-128 (in partic. pp. 107-109); P. de Vingo, Avari e Slavi nel Friuli altomedievale secondo l’Historia Langobardorum di Paolo Diacono, ibid., pp. 808-815 (in partic. pp. 812 s.); A ...
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zuffa
Domenico Consoli
Il vocabolo ricorre tre volte nell'Inferno, in rima aspra e difficile (muffa, scuffa, attuffa, buffa, rabuffa) e in contesti di carattere fortemente realistico, e due volte nel [...] Fiore. Significa " lotta ", " scontro ", " baruffa ".
Una prima occorrenza è in If VII 59, a proposito degli avari e prodighi che, percorrendo in senso opposto, voltando massi, le due metà del cerchio, sono costretti per l'eternità a cozzare gli uni ...
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tetro
Alessandro Niccoli
Ricorre solo in rima, in consonanza con retro (e, al femminile, con arretra). Vale " oscuro ", " cupo ", tanto da suscitare impressione e paura, ed è perciò attributo di alcuni [...] aspetti del paesaggio infernale: cerchio tetro (If VII 31) è quello in cui sono puniti gli avari e i prodighi, e qui l'aggettivo, lungi dall'avere una funzione meramente esornativa, con la sua pregnanza semantica ugualmente allusiva a mancanza di ...
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soverchio (soperchio)
Francesco Vagni
Come aggettivo, figura, con il significato di " eccessivo ", solo in Rime LXVIII 8 'l colpo suo c'ho portato nascoso, / omai si scopre per soverchia pena, e in Rime [...] dubbie XV 6.
Come sostantivo, vale " eccesso ", " sovrabbondanza ", " dismisura ". In If VII 48 Questi [avari del quarto cerchio] fuor cherchi... e papi e cardinali, / in cui usa avarizia il suo soperchio, chiosa il Boccaccio: " Questo vizio dice l' ...
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metro
" Dicesi metro da ‛ metros ', graece, che in latino suona ‛ misura '; e quinci, propiamente parlando, i versi poetici sono chiamati ‛ metri ', per ciò che misurati sono da alcuna misura, secondo [...] la qualità del verso ". Così il Boccaccio nella nota a If VII 33, dove sono descritti gli avari e i prodighi, che vanno gridandosi... loro ontoso metro - " Perché tieni? " e " Perché burli? ", v. 30 -; avvertendo tuttavia che " l'autore chiama ‛ ...
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Cariddi
Adolfo Cecilia
. Vortice localizzato di fronte a Scilla, nello stretto di Messina, conosciuto e temuto dagli antichi naviganti che vi costruirono sopra il mito di mostri che in antri abissali [...] attendono navi e naviganti. D. si serve dell'immagine di C. per descrivere l'eterno scontrarsi degli avari e dei prodighi, in If VII 22 Come fa l'onda là sovra Cariddi, / che si frange con quella in cui s'intoppa, così convien che qui la gente riddi. ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] ebbe origine come reazione alla pressione esercitata sulla popolazione slava delle regioni danubiane dai nomadi Avari. Samo liberò gli Slavi dal giogo degli Avari, unendoli circa il 623 in un grande stato che comprendeva, oltre al territorio dell ...
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Popolazioni unno-bulgare che, con gli Utriguri, nel 5° sec. si insediarono fra il basso Dnepr e il Mar d’Azov, minacciando la penisola di Crimea; contro di essi il governatore bizantino di Cherson ricostruì [...] Tracia fino a Gallipoli (551-59), riconoscendosi poi vassalli degli Avari della Pannonia. Il capo di maggior rilievo dei K. fu o d’argento o del Volga); altre si unirono agli Avari della Pannonia; altre, vassalle dei Longobardi, si stabilirono intorno ...
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PIPINO re d'Italia
Secondo figlio di Carlomagno e d'Ildegarda, nato nel 777, fu nominato dal padre re d'Italia e consacrato a Roma dal pontefice Adriano I nel 781. Combatté in Baviera e nel 793 contro [...] il duca di Benevento Grimoaldo, che invano tentò di sottomettere. Prese parte anche a campagne contro gli Avari, in Pannonia, e contro gli Arabi, che cacciò dalla Corsica. Nel 796 s'impadronì della Baviera, dell'Istria e di parte dell'Illirico, ma ...
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ontoso
Fernando Salsano
Come per ‛ onta ', da cui l'aggettivo deriva con il valore di " che reca onta " (cfr. Guittone Messer Berto 10 " fatto ontoso e villan "), il concetto di ‛ offesa ' non è separabile [...] di ‛ vergogna ', nell'unica attestazione di If VII 33 gridandosi anche loro ontoso metro; qui le opposte schiere degli avari e dei prodighi si rinfacciano reciprocamente le due colpe (gridando: " Perché tieni? " e " Perché burli? ", v. 30); e proprio ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...