METRICA
Mario Pazzaglia
(XXIII, p. 102)
Gli studi sulla metrica. - Nel 1962, Metrica e poesia di M. Fubini conclude un trentennio di studi metrici limitati nel numero e avari di proposte metodologiche. [...] Il libro, d'ispirazione crociana aperta a verifiche originali, evidenzia un'idea della m. come parole che solo in quanto vittoriosa sul metro come istituzione letteraria può entrare a far parte di quel ...
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cozzo
" Percossa ", " urto "; il luogo di If VII 55 In etterno verranno a li due cozzi, richiama alla mente del lettore la descrizione del cieco volgersi nella bolgia degli avari e dei prodighi (come [...] fa l'onda là sovra Cariddi, v. 22), il cui incontro è sentito come uno scontro violento. Negli altri due casi ricorre la locuzione ‛ dar di c. ', che in Pg XVI 11 ha il valore proprio di " cozzare ", mentre ...
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PROTOBULGARI
A. Tschilingirov
Termine con cui nella moderna storiografia vengono indicate cumulativamente alcune stirpi, legate tra loro da una coalizione, che appartenevano - accanto ai Cazari, agli [...] e del Dnepr; una ristretta minoranza rimase invece in Italia e un'altra in Pannonia, dove venne assoggettata temporaneamente al dominio avaro. Nel corso del sec. 6°, dalle terre a N-O del Danubio i P. occidentali affluirono nelle regioni bizantine ...
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Khān dei Bulgari (m. 814). Sul trono dall’802, con lui ebbe inizio l’espansione verso Tracia, Macedonia e Serbia; conquistò i territori a E del Tibisco, approfittando delle sconfitte degli Avari da parte [...] di Carlomagno e si volse contro i Bizantini, sconfiggendo (811) l’imperatore Niceforo I. Con un nuovo esercito (813), si spinse fino sotto le mura di Costantinopoli ...
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Generale bizantino (sec. 7º d. C.) al servizio degli imperatori Maurizio (582-602) e Foca (602-10); dopo aver battuto i Persiani, riuscì (593-95) a tener testa sul Danubio agli Avari di Baian. Sostituito [...] (595) dall'incapace Pietro, fratello dell'imperatore, riprese il comando (598) e riuscì a riconquistare Singidun. Escluso di nuovo dal comando, tornò in auge sotto Foca, di cui divenne genero (607). Questo ...
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Di stirpe turingia (m. Milano 615 o 616), divenne cognato di Autari; alla sua morte ne sposò la vedova Teodolinda e fu eletto re (591). Concluse la pace coi Franchi, gli Unni e gli Avari. Venne a patti [...] con i duchi ribelli di Verona e di Bergamo, appoggiati dall'esarca Callinico (tregua del 598-601); al riaccendersi delle ostilità, espugnò e distrusse Padova (601), Cremona e Mantova (603) e invase l'Istria, ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Avari
István Bóna
Gli avari
Popolo asiatico di cavalieri nomadi, presente nel 557 d.C. nelle regioni periferiche dell’Europa [...] la storia interna che per i rapporti con i popoli vicini. Da più di duecento anni gioielli d’oro e tesori avari affluiscono alle collezioni e ai musei e il numero dei siti archeologici supera abbondantemente le 2000 unità. Non costituiscono più una ...
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guercio
Vincenzo Valente
L'aggettivo, accompagnato da un complemento di relazione, ricorre due volte. G. è propriamente colui che ha gli occhi storti, onde guerci de la mente sono detti gli avari e [...] i prodighi perché usarono denaro e i beni terreni con intelletto distorto, senza discernimento di misura: Tutti quanti fuor guerci / sì de la mente in la vita primaia, / che con misura nullo spendio ferci ...
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Figlio (m. Verona 572) di Audoino, salì al trono tra il 560 e il 565. Nel 568 guidò in Italia il suo popolo, abbandonando la Pannonia, dopo aver vinto, con l'aiuto degli Avari, i Gepidi, del cui re Cunimondo [...] sposò la figlia Rosmunda. Attraversata la Venezia Giulia, dopo aver affidato le terre conquistate al nipote Gisulfo, primo duca del Friuli, continuò nella sua avanzata; nell'autunno del 569 s'impadronì ...
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(ted. Magdeburg) Città della Germania (230.140 ab. nel 2007), capitale del Land di Sassonia-Anhalt. È posta in ottima posizione commerciale, nel punto dove il corso medio dell’Elba si spinge maggiormente [...] cioccolato).
Centro di commercio (fin dall’805) ai confini dell’impero carolingio, M. fu devastata dai Vendi e dagli Avari; rifiorì per merito di Ottone I, che vi stabilì una sede arcivescovile (968), destinata ad avere molta importanza nella storia ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...