dare
Beatrice Guidi
Verbo che ricorre frequentemente in tutta l'opera di D., sia nella prosa che nella poesia. Dal suo significato proprio, che è quello del latino dare, l'uso è esteso a una ricchissima [...] , IV XI 13.
Col significato di " spendere ", in If VII 58 Mal dare e mal tener lo mondo pulcro / ha tolto loro [agli avari e prodighi].
10. Come " affidare ", in Rime XLIX 2 vi raccomandi Amor, [che] vi l'ha dato [il cuore di D.]; " consegnare ", in ...
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volgere (volvere)
Domenico Consoli
Raro il latinismo ‛ volvere ', che appare una volta nelle Rime, due volte nel Convivio e cinque volte nella Commedia, di cui una in rima. Rimarchevoli le forme volgiànci [...] indietro, forse anche col corpo e non solo col capo, tentato di ritornar, ma senza prendere una decisione); poi si volgea ciascun [degli avari e prodighi], quand'era giunto, / per lo suo mezzo cerchio a l'altra giostra (VII 34); e v. Rime CXVII 8 e ...
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sentire [indic. imperf. I e III singol. anche sentia; pass. rem. I e III singol. anche sentio; pass. rem. III plur. anche sentier]
Alessandro Niccoli
Verbo di notevole frequenza, con circa 230 presenze [...] pentito a tempo, sarebbe stato condannato all'Inferno, tra i prodighi, a voltolar pesi e ad affrontare le zuffe miserabili con gli avari: voltando sentirei le giostre grame (XXII 42).
Per il passo di XXI 41 Cosa non è che sanza / ordine senta la ...
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occhio
Federigo Tollemache
Si hanno le occorrenze seguenti: Vita Nuova 56, Rime 68, Convivio 71, Inferno 67, Purgatorio 101, Paradiso 95, Fiore 6.
O. è dato dalle Concordanze dell'I.B.M. come il sostantivo [...] di essi in particolare: la gente che fonde a goccia a goccia / per li occhi il mal che tutto 'l mondo occupa, sono gli avari (XX 8); XXIII 22 Ne li occhi era ciascuna [anima dei golosi] oscura e cava (l'immagine pare suggerita da Ovid. Met. VIII 801 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] di Natale e il matrimonio, 1848) o che fanno sfoggio ipocrita di umanitarismo (Una brutta storia, 1862), avari esposti al dubbio morale (Il signor Procharcin, 1847), buffoni masochisti (Polzunkov, 1848), intellettuali radicali (Il coccodrillo, 1865 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Costantinopoli
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A poche settimane dalla vittoria sul rivale Licinio colta a Crisopoli, [...] peraltro dopo il 753 stando ai risultati dell’analisi dendrocronologica) o il riattamento dell’acquedotto, sabotato durante l’assedio degli Avari nel 626, che viene portato a termine da Costantino V (741-775) solo nel 768 per l’insorgere di una ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ma molte altre restano di circolazione locale, da consolarsi con l’aglietto «con poco» ad armare tre pinze e una tenaglia «essere avari», da fare il giro di Peppe «tornare al punto di partenza» a peggio mi sento! «peggio ancora», da stare ancora a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro francese conserva nell’arco di tutto il Seicento una straordinaria vitalità: [...] frivola e vacua.
Dopo l’intermezzo leggero dell’Anfitrione, Molière torna ai suoi ritratti di maniaci con l’Avaro, un altro “tipo” disegnato con mano implacabile, ma sempre calato in una precisa dimensione sociale, accuratamente analizzata. Entrambe ...
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MAZZOLA, Caterino Tommaso
Mario Armellini
MAZZOLÀ, Caterino (Catterino) Tommaso. – Nacque a Longarone nel Bellunese il 18 genn. 1745, secondo di otto figli, da Domenico e da Francesca Pellizzaroli.
Il [...] amore (musica di J.G. Naumann; 5 marzo 1785); Lo spirito di contraddizione (musica di J. Schuster; 20 apr. 1785); Gli avari in trappola (Id.; 9 genn. 1787); Ruebenzahl ossia Il vero amore (Id.; 14 febbr. 1789); Gli avventurieri (rifacimento del Re ...
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UNGHERIA
J. Gy. Szilágyi
J. Fitz
I. Gyszilágyi
A. Kiss
I. Gy. Szilágyi
T. Szantéleky
J. Gy. Szilágyi
Raccolte archeologiche. - Data la scarsa conoscenza che si ha generalmente nella cultura archeologica [...] di Jutas, di Öskü e di Várpalota sono state scoperte varie centinaia di tombe barbariche, con monete e oreficerie degli Avari e gli strumenti di un orefice dello stesso periodo.
(T. Szantéleky)
25. - Visegrad. - Sul territorio della città un abitato ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...