AZARI, Giuseppe Antonio
Renzo De Felice
Nacque dopo il 1770, a Re in val Vigezzo (Novara), da Giuseppe Antonio e da Anna Mellerio; trascorse però gran parte della sua vita a Pallanza, sul Lago Maggiore, [...] ". Oltre a ciò il nuovo regime rivoluzionario avrebbe confiscato i beni della casa reale, degli aristocratici, degli "straricchi", "avari" ed "egoisti" per distribuirli prima agli indigenti e poi al resto della popolazione, in modo che ogni contadino ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le province bizantine II
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo le grandi perdite territoriali del VII e dell’VIII secolo, [...] riservata all’importante emporio di Ragusa (oggi Dubrovnik), fondato dagli esuli della città dalmatica di Epidauro, distrutta da Avari e Slavi agli inizi del VII secolo. Fin dall’inizio, almeno nominalmente, sottoposta a Costantinopoli, Ragusa è ...
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PELOPONNESO (ἡ Πελοπόννησος, Peloponnesus; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Margherita GUARDUCCI
Guido MARTELLOTTI
Gaetano DE SANCTIS
Il maggiore, e il più tipico, degli aggetti peninsulari della [...] del sec. IV d. C. il Peloponneso ebbe a soffrire le devastazioni di Alarico; secondo una tarda tradizione, un'invasione di Avari e Slavi sarebbe avvenuta verso il 589. È certo che dal sec. VIII troviamo stanziate in Arcadia, Messenia, Elide e Laconia ...
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Il nome Dobrugia (romeno Dobrogea) deriva da quello del principe Dobrotich, che dominò il paese alla metà del sec. XIV; esso designa il territorio compreso fra il Mar Nero a E. e il Danubio a N. e a O.; [...] a patire molto dalle invasioni dei Goti e degli Unni (secoli IV e V), degli Slavi, dei Protobulgari Kutruguri e degli Avari (sec. VI). Dopo il 660, come vassalla di Bisanzio, una tribù di Protobulgari, guidata da Isperih, s'installò nella Dobrugia ...
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GOLIARDI
Salvatore Battaglia
. Il termine appare contemporaneamente in latino (goliardus) e in francese (goliard): di etimologia incerta, parrebbe riconnettersi, da un canto, a gŭla "gola", con il [...] .) e di cose occasionali: contro la società, gli amici che lo rubano, le donne che lo inganniano, i protettori avari, la fortuna invidiosa, fino alla bella poesia "Dives eram et dilectus" della giovinezza sfiorente sotto l'incalzare della malinconica ...
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PACIFICO da Verona
Cristina La Rocca
PACIFICO da Verona. – Visse a Verona tra la fine dell'VIII e la prima metà del IX secolo ed era originario di Quinzano, località nella periferia nordoccidentale [...] di partecipazione ecclesiastica ai restauri delle mura della città, promossi da Carlo Magno per difendere Verona dalle scorrerie degli Avari: un terzo delle spese, secondo la parte pubblica, soltanto un quarto, come per consuetudine, secondo la pars ...
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porre (ponere; pres. indic. I plur. anche ponemo; imperf. indic. I plur. ponavam; pres. cong. anche pognamo e, in rima, pogna [cfr. Parodi, Lingua 258]; al pass. rem. la consueta alternanza, ora dittongato, [...] VI 58 e Pd III 50, al participio passato. Con accezione diversa: l'uso inconsiderato delle ricchezze ha posti a questa zuffa avari e prodighi (If VII 59).
Il senso figurato (talora anche per " volgere ") è frequente, per lo più con oggetti astratti ...
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DEL RICCIO BALDI, Pietro (Crinitus Petrus)
Roberto Ricciardi
Nacque a Firenze il 22 maggio 1474 da Bartolomeo e Lisa di Beltramone Tosinghi, ed ebbe come secondo nome Domenico. secondo quanto risulta [...] sfuggire alla dolorosa situazione di Firenze, dopo la discesa di Carlo VIII e la cacciata dei Medici. In questi anni fiorentini, avari didocumenti, se si eccettua l'atto notarile del 31 ag. 1502 con cui il D. veniva emancipato dal padre Bartolomeo e ...
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violento
Andrea Ciotti
Con valore aggettivale il termine si registra tre volte, sempre con riferimento alla morte dovuta a cause non naturali.
Tale è la morte di Geri del Bello, che fu infatti ucciso [...] di quella francese nell'esercizio del suo magistero retorico. Si tratta, però, di una tesi cui sono stati piuttosto avari i consensi. Sempre nel medesimo girone D. incontra i tre spiriti fiorentini di chiara e illustre fama (Guido Guerra, Tegghiaio ...
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guerra
Antonio Menniti Ippolito
Uomini contro uomini
La guerra è una presenza costante e drammatica nelle vicende dell’umanità e ha condizionato in ogni tempo le strutture sociali, l’economia, la cultura. [...] che rivoluzionano l’arte della guerra
Se i Romani avevano puntato tutto sulle fanterie, un’innovazione portata dal popolo degli Avari nel 7°- 8° secolo d.C. rivoluzionò l’arte della guerra. L’uso della staffa, probabilmente inventata in India ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...