ULMETUM
E. Dorutiu
Centro militare e civile romano, identificato con l'Ούλμιτῶν ricordato da Procopio (De aedif., iv, 7, 17), oggi Pantelimonul de Sus, presso HîrŞova, al punto d'incrocio tra la via [...] e resti di edifici tardi che sorgono su muri più antichi.
U. alla fine del sec. VI d. C., fu distrutta dagli Avari.
Bibl.: V. Pârvan, Cetatea Ulmetum, I. Descoperirile primei campanii de săpături din vara anului 1911, in Analele Acad. române, XXXIV ...
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CIBALAE (Κίβαλαι, Κίβαλις; Colonia Aurelia Cibalae)
G. Novak
L'odierna Vinkovci (in Croazia), nella parte orientale della pianura che si estende tra i fiumi Sava e Drava. Era abitata già nel Periodo [...] di Crispo, figliuolo di Costantino, coniata nella zecca di Sisak. La città è stata distrutta nel sec. VI d. C., probabilmente dagli Avari.
Bibl.: C. I. L., III; Brunšmid, Colonia Aurelia C., in Vjesnik Hrvat. arh. društva, N. S. VI, Zagabria 1902, pp ...
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Capitale della vecchia Serbia e dell'attuale Iugoslavia, situata a circa 44°48′ di latitudine boreale e a 20°27′ di longitudine est alla confluenza della Sava nel Danubio, in una delle tante anse che questo [...] Sarmati e Goti. Giustiniano ricostruì Singidunum a scopo di difesa contro le ulteriori incursioni, ma tuttavia la fortezza fu presa dagli Avari al principio del sec. VII. D'allora in poi, e fino al sec. IX, mancano notizie di Singidunum.
Quando nelle ...
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Poeta drammatico e novelliere viennese, per la materia e per i modi della sua arte, popolaresco ma potente interprete dell'anima e della vita popolana nella sua patria. Nacque a Vienna il 29 novembre 1839 [...] , di pezzenti, di vagabondi, di giovinotti con i muscoli saldi e di contadinotte con le rosse guancie, di vecchi avari incartapecoriti e di rubesti filosofi da villaggio: mondo di gente semplice, non ancor dirozzata, primitiva, che è tutta attaccata ...
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Di stirpe baiuvara, nacque al più tardi nel 746, probabilmente nei pressi di Frisinga. Con l'abate Sturmi di Fulda, A. fu tra i primi Bavaresi attratti nell'ambito della vita spirituale tedesca, e fu tra [...] 787 e nel 797-98), dove esercitò un certo influsso su papa Leone III durante le trattative; partecipò alle spedizioni contro gli Avari e così pure al governo dello stato, quale missus dominicus (791 e 802-06). La sua intimità col sovrano è dimostrata ...
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SABINUS, Georg
Emma Mezzomonti
Filologo e poeta umanistico tedesco, nato il 23 aprile 1508 a Brandeburgo, morto il 2 dicembre 1560 a Francoforte s. Oder. Iniziò nel 1523 o 1524 gli studî universitarî [...] è da notarsi un libro di Epigrammi, in cui il S. si rivolge contro i vizî del proprio ambiente, contro gli avari, i millantatori, contro i poeti adulatori e con palese tendenziosità contro la discordia dei principi.
L'elenco completo delle opere del ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] costituito dalla m. proveniente dalla comparazione uomo-bestia, sia che si attribuisca agli spiriti umani la voce del cane (la voce degli avari abbaia, If VII 43; Bruto latra, Pd VI 74; cfr. If XXXII 105-108), sia che il dannato o l'essere demoniaco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I missionari e le conversioni
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il tema delle missioni nei secoli XI e XII, che riguarda [...] quale quella dei bavaresi: Ab incursione alienigenarum libera nos Domine” (Gina Fasoli, “Unni, Avari e Ungari nelle fonti occidentali” in Popoli delle steppe: Unni, Avari, Ungari, Centro Italiano per lo Studio dell’Alto Medioevo, 1988). Varie sono le ...
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vestire [partic. pass., in rima, anche vestuto, probabile sicilianismo]
Luigi Blasucci
Verbo adoperato con discreta frequenza e ricorrente in tutte le opere di D.; lo s'incontra anche nel Fiore e nel [...] cioè che può dare " l'apparenza dell'amore, ma non l'amore " (Barbi-Pernicone). In CVI 105 D. inveisce contro gli avari, falsi animali... / che vedete gir nudi / ... omini innanzi cui vizio è fuggito, / e voi tenete vil fango vestito; Barbi-Pernicone ...
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Barnaba, Vangelo di
Angelo Penna
Fra i molti scritti apocrifi che pullularono nei primi secoli è ricordato anche un vangelo attribuito a B., uno dei primi convertiti dall'ebraismo e personaggio di primo [...] dei cieli. In maniera diversa descrive i tormenti degl'iracondi, dei golosi, degli accidiosi, dei lussuriosi, degli avari, degli invidiosi e dei superbi.
Tale divisione dei peccati, insieme con talune espressioni, è stata segnalata da L ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...