bruno
Lucia Onder
. " Di colore scuro, in varie tonalità sino al nero ": riferito all'onda dell'Acheronte (If III 118; al v. 98 livida), al ramoscello che si macchia di sangue nella selva dei suicidi [...] XIX 6) su cui i geomanti lor Maggior Fortuna / veggiono... / surger. Per traslato " oscuri ", " impenetrabili " a ogni conoscenza sono detti gli avari e i prodighi, in If VII 54 la sconoscente vita che i fé sozzi, / ad ogne conoscenza or li fa bruni ...
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Gerico
Adolfo Cecilia
Villaggio palestinese, posto lungo le pendici orientali dell'altopiano di Giudea, circa 20 Km a nord-est di Gerusalemme, 8 Km a nord del Mar Morto.
È, forse, il più antico esempio [...] gloria / di Iosüè, la prima sua vittoria, propiziata da Raab (los. 6, 17 ss.). In Pg XX 109-111, nel cerchio degli avari, G. è la città di cui Acàn... / furò le spoglie, trasgredendo gli ordini di Giosuè; scoperto, fu, per tale colpa, condannato alla ...
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(gr. Θεσσαλονίκη, gr. mediev. Σαλονίκιον) Città della Grecia (363.987 ab. nel 2001), capoluogo del nomo omonimo e della regione della Macedonia Centrale. È l’antica Tessalonica. Situata nella parte più [...] ’Oriente, soffrì il massacro degli abitanti su ordine di Teodosio. Minacciata dai Bulgaro-Slavi, resistette agli assalti di Goti, Unni, Avari, Slavi, Bulgari; nel 12° sec. era una delle più ricche e popolose città dell’Impero bizantino. Nel 1204, con ...
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staffa anatomia e medicina Elemento della catena degli ossicini situato nella cassa del timpano; è costituito da una testa, una base, due branche (➔ orecchio). Muscolo della s. Esile muscolo fusiforme [...] , prima dell’era cristiana. Si diffuse dalla Cina ai popoli nomadi turco-mongoli, che la portarono con loro verso occidente. Gli Avari la diffusero in Europa (7°-8° sec.); nel mondo bizantino la s. è menzionata per la prima volta nello Strategicon ...
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povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] ; cfr. If XIX 90-93). Nel Purgatorio Maria è citata dagli avari come esempio della virtù opposta al loro peccato. Ella infatti fu talmente Firenze) e nei regni (cfr. Pd VIII 77 l'avara povertà di Catalogna), dalle guerre reciproche e dal disaccordo, ...
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Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle (v. vol. vii, p. 495)
B. Genito
p. È difficile riproporre oggi con la stessa valenza quella definizione di arte delle s. formulata tra [...] quantità d'oggetti datati tra la metà e la fine del I millennio d.C. e attribuita a popoli come gli Unni, gli Avari, i Khazari, i Magiari e altri, appartiene allo stesso ambito dell'arte delle steppe. La produzione figurativa di questo periodo crea e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Impero bizantino fino al periodo dell'iconoclasmo
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I primi secoli dell’Impero bizantino, [...] durante il regno di Giustino II, nipote di Giustiniano, e del suo successore Tiberio II, ufficiale della guardia di palazzo.
Gli Avari si insediano in Pannonia e iniziano a premere sui Balcani, mentre gli Slavi si spingono fino alla Grecia e forse al ...
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Bonvesin da la Riva
Eugenio Ragni
Scrittore lombardo (Milano circa 1245 - ivi ante 1315), una delle personalità più interessanti della cultura settentrionale predantesca, autore di un buon numero di [...] più da altre opere escatologiche o inventandole come terribili torture atte a spaventare l'ingenuo lettore: fuoco che brucia avari e lussuriosi, " puza grande " per coloro che vissero " vita guasta ", ghiaccio eterno per chi restò freddo al richiamo ...
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litterato
Francesco Tateo
Nel senso più generico di " uomo di lettere " D. usa l. come sostantivo in If XV 107. Tale è il senso di gran litterato, in Fiore XCII 6.
In senso più specifico l. sono designati [...] alcuno litterato, IX 9), i quali hanno lasciata la litteratura a chi ne fa un uso venale. Donde la polemica contro i l. avari, indegni di questo nome perché si servono del latino come mezzo di guadagno (I IX 3).
Per i luoghi citati del Convivio, v ...
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(ted. Donau; ceco Dunaj; ungh. Duna; romeno Dunărea) Fiume dell’Europa centrale e sud-orientale, secondo soltanto al Volga per lunghezza di corso (2860 km), bacino (820.000 km2) e portata media (6300 [...] di collegamento tra l’Europa centrale e le regioni rivierasche del Mar Nero, via percorsa da popolazioni diverse (Celti, Germani, Unni, Avari ecc.) fin dalle epoche più antiche. Il D. ha anche segnato con un tratto del suo corso il limite dell’Impero ...
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avaria
avarìa s. f. [prob. der. dell’arabo ῾awār «danno» (da cui anche l’arabo awārīya «merce avariata», che però può essere formazione più tarda)]. – 1. a. Qualunque danno sofferto da una nave (scafo, apparato motore o allestimento), o da...
avariare
v. intr. [der. di avaria] (pres., raro, io avàrio, ecc.). – Subire avaria, spec. nel senso di deteriorarsi, guastarsi; quasi esclusivam. in dipendenza dal verbo fare: il mal tempo ha fatto a. la frutta (raro come trans., con valore...