Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] la stessa natura dell’arte e il rapporto con la società. I movimenti d’a. del secondo dopoguerra (neo-avanguardie) si sono in parte riallacciati alle a. storiche, ma se ne distinguono spesso configurandosi, più che come momenti eccezionali ...
Leggi Tutto
modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] fine del 19° e l'inizio del 20° sec. i fenomeni artistici da tale esperienza suscitati verranno indicati come arte d'avanguardia. Da allora è anche attiva una tendenza a vedere nella modernità estetica il luogo privilegiato per una comprensione della ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Potenza 1954 – Roma 1985). Annoverato dai critici tra i poeti contemporanei della nuova scuola romana, ha iniziato a pubblicare le prime poesie negli anni Settanta su riviste come “Nuovi [...] quale è stato uno dei fondatori. Negli anni Ottanta i poeti erano reduci dell’artificiosità letteraria del neo-avanguardismo e fondarono questa rivista per mostrare la poetica della nuova generazione, che presenta un linguaggio aderente al reale ...
Leggi Tutto
Poeta, saggista e drammaturgo polacco (Leopoli 1924 - Varsavia 1998). Una delle maggiori figure della poesia del secondo Novecento, cosciente dell'impossibilità di riproporre meccanicamente temi che si [...] è una concezione del mondo, che non si oppone formalmente all'avanguardismo, giacché il verso di H. si collega proprio alle soluzioni innovatrici dell'avanguardia del dopoguerra, senza rinunciare a una rielaborazione della tradizione versificatoria ...
Leggi Tutto
Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] In connessione con tali fenomeni, e in contrasto con il carattere utopico, con la ricerca del nuovo e l’avanguardismo tipici dell’ideologia modernista, la condizione culturale p. si caratterizza soprattutto per una disincantata rilettura della storia ...
Leggi Tutto
Nato a Malé Svatoňovice il 9 gennaio 1890, è oggi uno degli scrittori cèchi più conosciuti e tradotti. La sua produzione letteraria presenta due tipi assai diversi: in talune opere, come Via Crucis e Racconti [...] ) e drammi utopistici (R.U.R.) il Č. vuole renderci il ritmo dinamico della vita presente e futura. L'avanguardismo di queste opere è tuttavia più apparente che reale, perché traspare continuamente una nota individualista e certe volte quasi idillica ...
Leggi Tutto
PIZZUTO, Antonio
Alessandra Briganti
Scrittore, nato a Palermo il 14 maggio 1893, morto a Roma il 24 novembre 1976. A Palermo compì gli studi laureandosi in giurisprudenza e successivamente in filosofia. [...] su una nuova estetica (in Sophia, XXII, 1954), per rivelarsi poi come narratore con Signorina Rosina (1956). L'avanguardismo, inteso come atto di distruzione dei generi tradizionali, e nel suo aspetto di processo di rivelazione del reale attraverso ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (Quargnento 1881 - Milano 1966); dal 1939 al 1952 professore nell'Accademia di Brera, una delle figure più eminenti dell'arte italiana del Novecento. Nel 1909 con V. Boccioni, L. Russolo [...] la pittura francese anche nel periodo del "Novecento" volto a ritrovare, dopo il pittoricismo impressionista e lo spregiudicato avanguardismo futurista, un esplicito contatto con la tradizione e una concreta coscienza del valore della forma. C., pur ...
Leggi Tutto
FIUMI, Lionello
Riccardo D'Anna
Nacque il 12 apr. 1894 a Rovereto da Giovanni, professore di chimica, e da Cristina Peratoner, milanese. Nel 1908 la famiglia si trasferì a Verona. Al periodo che corre [...] G. Gatti, Vita di G. D'Annunzio, a cura di P. Alatri, Firenze 1988, p. 84; G.A. Bertozzi, Futurismo e avanguardismo, in Saggio sull'avanguardia, Roma 1989, pp. 73-87; La Diana, introd. e apparati a cura di N. D'Antuono, Cava dei Tirreni 1990, pp. 93 ...
Leggi Tutto
Scrittore, nato a Rodi Garganico (Foggia) il 23 gennaio 1926. Laureato in lettere a Firenze, collabora a quotidiani (Il Messaggero, La Stampa) e ai programmi culturali della RAI. I suoi primi romanzi, [...] , pseudoculture diffuse dai mass-media, e aprendosi anche a nuove sollecitazioni espressive con un meditato e personalissimo avanguardismo (Andare a Liverpool, 1968; Offerta speciale, 1970; Le caste pareti, 1973; Ingannare l'attesa, 1979; L'uomo ...
Leggi Tutto
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...
avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....