Corrente, tendenza letteraria o artistica che segue precedenti movimenti detti di avanguardia, soprattutto nell’ambito del Novecento; più in particolare, l’insieme di tendenze letterarie venute dopo la [...] neoavanguardia (➔).
Nella recente storiografia letteraria, il termine non designa una corrente con caratteri definiti, ma più genericamente l’insieme di esperienze, soprattutto poetiche, degli scrittori ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1900 - ivi 1978); dopo varie esperienze letterarie, anche d'avanguardia, la sua lirica si volse a una più pura semplicità espressiva. Fra le opere: Cráter (1921); Signo + (1927); [...] Identidad (1934); Romances y madrigales (1944); Adviento de la angustia (1948); Vigilia del jazmín (1952); La rama ingrata (1959); e, in prosa, Sevilla (1954); A dos aguas (1962) ...
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Poeta cèco (Slavětín, Louny, 1898 - Praga 1951). Aderì inizialmente alla tendenza di avanguardia proletaria, poi si avvicinò al "poetismo" di V. Nezval, con Zlatými rétězy ("Con catene d'oro", 1926) e [...] S lodí, jež dováží čaj a kávu ("Da una nave che trasporta tè e caffè", 1927), reportage lirico di un viaggio in Oriente: qui si alternano sequele di giochi verbali, omofonie, anagrammi, trucchi acustici, ...
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Scrittore statunitense (n. Chattanooga 1938). Dopo studi universitari irregolari, si unì all'avanguardia intellettuale nera, nella quale emerse sia per l'originalità della vena satirica, rivolta contro [...] qualunque gruppo di potere, sia per la tecnica del romanzo in cui mette in gioco miti, testi e linguaggio, scomponendoli e ricomponendoli nei modi surreali della narrativa post-moderna. Esordì con romanzi ...
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Poeta svedese (Stoccolma 1931 - ivi 2015). Collaboratore (1955-58) della rivista d'avanguardia Upptakt ("Prima battuta"). Massimo esponente della generazione di poeti affermatasi dopo la seconda guerra [...] mondiale, ha cantato in 17 dikter ("Diciassette poesie", 1954) il paesaggio di Stoccolma con intonazione religiosa. Con ancora maggiore efficacia T. ha espresso la sua visione religiosa mediante simboli ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] che la condividiamo con i quadrupedi e gli alati dell'aria e tutte le cose verdi".
È in questa direzione che l'avanguardia ha cercato di uscire da quell'impasse, che non poteva non derivarle, come ha osservato Fortini, dal suo ripudio della categoria ...
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Poeta catalano (Barcellona 1860 - ivi 1941); partecipò a tutti i movimenti catalani d'avanguardia di fine sec. 19º. Poeta di ispirazione viva e umana, raccolse le sue liriche in due volumi, Alades (1897), [...] e Voliaines (1903). Pubblicò versioni dai poeti francesi del sec. 20º col titolo di Trasplantades (1911) ...
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Poeta e critico croato (Drinovci, Erzegovina, 1898 - Zagabria 1925). Collaborò ai periodici dell'avanguardia, teorizzando l'adesione alle più innovative esperienze letterarie europee. Ammalatosi di tisi, [...] trasfuse nei versi (Preobraženja "Trasfigurazioni", 1920; Izabrane pjesme "Poesie scelte", post., 1933) le proprie meditazioni sulla morte, la malattia, l'ineguaglianza sociale, in un linguaggio tagliente ...
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Critico e scrittore polacco (Sambor, Leopoli, 1913 - Varsavia 1989). Sostenitore delle tendenze d'avanguardia e fine interprete delle poetiche del Novecento, fautore di una critica militante lontana da [...] compromessi (Bez taryfy ulgowej "Senza sconti di tariffa", 1959; Dla każdego coś przykrego "A ciascuno qualcosa di spiacevole", 1966), fu spesso al centro di aspre polemiche; riunì i suoi saggi in Zebrana ...
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Poeta romeno (Brăila 1903 - Parigi 1946). Attivo in tutti i movimenti e periodici dell'avanguardia letteraria e artistica romena fra le due guerre mondiali, si stabilì dal 1933 in Francia, ove optò per [...] il surrealismo, cui diede poi, in armonia con le sue scelte politiche, un intendimento più umano e deliberatamente sociale. Principali opere: Restrişti ("Angustie", 1923); Colomba (1927); Zodiac (1930); ...
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avanguardia
avanguàrdia s. f. [dal fr. avant-garde]. – 1. Reparto che precede, in genere a scopo di sicurezza, truppe in movimento. 2. In marina, reparto di navi leggere che in tempo di guerra o di esercitazioni precede il grosso della flotta....
avanguardismo
s. m. [der. di avanguardia]. – 1. a. Durante il regime fascista, lo spirito di audacia che avrebbe dovuto informare l’educazione della gioventù. b. L’insieme delle organizzazioni giovanili paramilitari fasciste. 2. L’atteggiamento...