Nell'antica Roma, le truppe di ausiliari d'appoggio alle legioni. Gli a. di solito erano costituiti da soldati reclutati fra le popolazioni sottomesse e non in possesso della cittadinanza, che veniva concessa alla fine della ferma (25 anni ca.). Impegnati anche nel servizio di guardia ai confini, gli a. si strutturavano essenzialmente in reparti di cavalleria (alae), fanteria (cohortes) e misti (cohortes ...
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Gli alleati, i tributari e i mercenari che, insieme alle legioni, componevano l’esercito romano. Durante la Repubblica, erano i consoli a stabilire da quali Stati dovevano essere inviati gli auxilia, il [...] luogo e il giorno di convocazione, e il numero, di solito già fissato dai trattati. Dopo la guerra sociale (89 a.C.), gli a. si reclutarono fuori d’Italia. Augusto riformò radicalmente l’organizzazione ...
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È, in senso lato, il complesso delle forze armate organizzate di uno stato. In senso più ristretto, e oggi prevalente, è soltanto il complesso delle forze militari operanti per terra, differenziate dalle [...] ). Il numero delle legioni crebbe lentamente da Augusto a Settimio Severo fino a 33, con effettivi da 5 a 6000 uomini; con gli auxilia, le forze armate dell'impero si possono valutare, per il sec. II d. C., da 300.000 a 350.000 uomini, piccola cosa ...
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Medicina
Nelle indagini epidemiologiche, gruppo di individui portatori di una caratteristica comune (per es., c. di nascita, di nati in uno stesso anno; c. rurale, di abitanti di un comune rurale; c. lavorativa, [...] della legione, prima impostata su unità più piccole, i manipoli. Come unità autonoma, la c. era presente fra gli auxilia, formando con le ali di cavalleria ausiliaria e le legioni gli eserciti provinciali. C. era anche un distaccamento di truppe ...
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Soldato che esercita il mestiere delle armi mettendosi al soldo di chi lo arruola temporaneamente.
In Grecia i m. nascono nell’8°-7° sec. a.C. come guardie del corpo dei tiranni, mentre nello stesso tempo [...] in colonie militari e raggruppati secondo la nazionalità.
A Roma i m. si introducono tardi, con il nome di auxilia e in numero limitato, per la necessità di contrapporre truppe specializzate a quelle degli eserciti ellenistici. Solo verso la metà ...
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SAGITTARIO (sagittarius)
Plinio Fraccaro
L'arciere romano. L'arco non era arma nazionale dei Romani, e perciò i primi sagittarî che compaiono nell'esercito romano sono Cretesi, inviati nel 216 da Siracusa [...] p. 1006; Fiebiger, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I A, col. 1746; C. Cichorius, ibid., IV, col. 329; G. L. Cheesman, The auxilia of the Roman Imperial Army, Oxford 1914, p. 84 e passim; J. Kromayer e G. Veith, Heerwesen und Kriegführung der Griechen ...
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NUMERUS
Plinio Fraccaro
. Dapprima numerus indicava una schiera qualsiasi e in particolare le formazioni irregolari e occasionali, che potevano essere costituite nelle provincie per cooperare con le [...] des antiquités, IV, p. 117; A. Domasewski, Die Rangordnung des röm. Heeres, Bonn 1908, p. 59; G. L. Cheesman, The auxilia of the Roman Imperial Army, Oxford 1914, p. 85; R. Grosse, Röm. Militärgeschichte, Berlino 1920, p. 25; J. Carcopino, in Syria ...
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TRANSMARISCA
R. Ivanov
Castellum romano posto sulla sponda destra del Danubio (in corrispondenza dell'attuale Tutrakan, in Bulgaria nord-orientale), nella provincia Moesia Inferior, fu fondato in epoca [...] di produzione tracia, monete di bronzo di Filippo II di Macedonia e di Alessandro Magno, monete romane repubblicane). Guarnigione di auxilia e di vexillationes della Legio I Italica (che aveva il suo campo stabile a Novae, nei pressi dell'odierna ...
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TORMA (turma)
Plinio Fraccaro
L'unità tattica della cavalleria romana, così detta, secondo Varrone (De lingua lat. V, 91), perché contava 30 cavalieri, originariamente 10 per ognuna delle tre tribù (terna). [...] 'unità tattica della cavalleria romana, anche sotto l'Impero, sia per la cavalleria pretoriana e legionaria, sia per quella degli auxilia, tranne che i decurioni si ridussero a uno per torma con varî subalterni in sottordine.
Bibl.: J. Marquardt, Röm ...
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VELITI (velĭtes)
Plinio Fraccaro
Al termine rorarii, con cui ancora all'età di Plauto s'indicavano i soldati romani armati alla leggiera, si sostituì nel sec. II a. C., quello di velites (sing. veles-itis, [...] combattimento. Nell'accampamento essi stavano lungo il vallo e prestavano servizio di guardia alle porte. Con l'aggregazione di auxilia stranieri di armati alla leggiera agli eserciti romani, i veliti cittadini scomparvero nella prima metà del sec. I ...
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