Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] della rinascita culturale carolingia. Il suo insegnamento, e la sua produzione letteraria, sono strettamente legati al commento di grammatici della tarda antichità (Donato, Prisciano, Foca, Eutiche) e ...
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Scrittore (Auxerre 1796 - Mentone 1881). Autore di romanzi e drammi di molto successo, pubblicati anche sotto lo pseudonimo di Auger-Saint-Hippolyte; è noto soprattutto per la sua Physiologie du théâtre [...] (3 voll., 1839-40) ...
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Erudito francese (Auxerre 1697 - Parigi 1781). Rivolse tutti i suoi studî alla storia e alle lettere del Medioevo; compose Mémoires sur l'ancienne chevalerie (3 voll., 1759-81) e raccolse un ricco materiale [...] sulla poesia provenzale e l'antica lingua francese ...
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Sanscritista (Auxerre 1797 - Juilly, Seine-et-Marne, 1869); contribuì a diffondere in Francia, con numerose traduzioni, la conoscenza della letteratura indiana. Tra esse notevoli quella del Rāmāyana (1854-1858), [...] delle opere di Kālidāsa (1859-60) e l'iniziata traduzione (1863) del colossale Mahābhārata secondo l'edizione di Calcutta, interrotta dalla morte al decimo volume, apparso postumo nel 1870. Nonostante ...
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Scrittore ed ellenista francese (Melun 1513 - Auxerre 1593); come riconoscimento per la sua traduzione di alcune Vite di Plutarco mandata in omaggio a Francesco I, ebbe (1547) l'abbazia di Bellozane; al [...] di Enrico II. Fu poi nominato (1560) da Carlo IX grande elemosiniere di Francia, e infine (1570) vescovo di Auxerre. Tradusse Eliodoro, Diodoro Siculo, Longo Sofista (Les amours pastorales de Daphnis et Chloé, 1559) e soprattutto Plutarco (Vies des ...
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Scrittore polacco (Bojaniec, Galizia orient., 1804 - Auxerre 1834). Dopo la rivoluzione del 1830-31, alla quale aveva partecipato attivamente, emigrò in Francia. Propugnatore del Romanticismo (O duchu [...] i z̓ródłach poezij w Polsce "Dello spirito e delle fonti della poesia in Polonia", 1825), che considerava la più perfetta espressione dello spirito nazionale, ne diede la prima valutazione critica in O ...
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ŠMELËV, Ivan Sergeevič (XXXI, p. 972)
Scrittore russo, morto a Bussy-en-Othe (Auxerre) il 24 giugno 1950.
Bibl.: G. Struve, Russkaja literatura v izgnanij, New York 1956. ...
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Giurista (Lucenay, Borbonese, 1250 circa - Parigi 1308); con Iacopo da Révigny, di cui fu discepolo, rinnovò la scienza civilistica, introducendo il metodo dialettico, mutuato dalla Scolastica. Insegnò [...] con grande successo negli studî di Tolosa e Orléans. Fu vescovo di Auxerre (1306) poi, cancelliere di Francia, si occupò a Parigi della pubblica amministrazione. Lasciò commentarî al Digesto, al Codice e alle Istituzioni. Fu suo discepolo Cino da ...
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Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 24 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua [...] Normale Supérieure (dal 1928), conseguì brillantemente l'agrégation (1931) e iniziò a insegnare filosofia nei licei di Le Puy, di Auxerre e di Roanne. Sin dal periodo trascorso a Le Puy la W., su posizioni vicine al sindacalismo rivoluzionario, era ...
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Scrittore francese (Sacy, Yonne, 1734 - Parigi 1806). Talento paradossale e fecondissimo, autore di successo e al tempo stesso controverso, lasciò nei suoi libri prolissi, tortuosi e licenziosi un'immagine [...] del tempo, in particolare dei bassifondi di Parigi.
Vita e opere
Abbandonati gli studi religiosi, lavorò come tipografo ad Auxerre e poi a Parigi, conducendo una vita irregolare; caduto in disgrazia all'avvento della Rivoluzione, nel periodo del ...
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