NUMERICI, CALCOLI (XXV, p. 29; App. III, 11, p. 286)
Enzo Aparo
Introduzione. - La nozione di c. n. si può introdurre, facendo riferimento al termine latino calculus (piccola pietra, pedina), nel modo [...] ) + (A − C)x(k) = B. Si dimostra che la successione x(k) converge alla soluzione del sistema dato se e solo se gli autovalori della matrice E − C-1A (E unità) sono tutti in modulo 〈 1.
5) Metodi Di rilassamento. - Sono una generalizzazione dei metodi ...
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secolare
secolare [agg. Der. del lat. saecularis, da saeculum "secolo"] [LSF] Di fenomeno che si svolga con una scala temporale estremamente grande e, se periodico, con un periodo dell'ordine di molti [...] I è la matrice identità e λ è l'incognita; le n determinazioni (con le loro molteplicità) di λ forniscono gli n autovalori della matrice A; quando la matrice A è simmetrica, tutte le soluzioni dell'equazione s. sono reali. ◆ [MCC] Perturbazione s ...
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segnatura
segnatura [Der. del lat. signatura, da signare "firmare"] [FSN] Fattore che compare nella legge dell'ampiezza di diffusione di particelle elementari: v. matrice S: III 648 c. ◆ [ALG] S. di [...] una metrica: in una varietà pseudoriemanniana di metrica gij, è la differenza tra il numero degli autovalori positivi e quello degli autovalori negativi della metrica. ◆ [ALG] S. lorentziana: dicesi della metrica di una varietà M pseudo-riemanniana ...
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Matematico italiano (Venezia 1879 - New York 1943). Apportò contributi originali e profondi in molti rami della matematica, come in analisi (riduzione di integrali doppi, estensione alle funzioni additive [...] porta oggi il suo nome -, funzioni analitiche di più variabili complesse) e nel calcolo delle variazioni (principio di minimo, teoria degli autovalori).
Vita
Allievo di U. Dini e L. Bianchi alla Normale di Pisa, fu prof. nelle univ. di Catania e di ...
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Equazioni a incognite numeriche. - Negli ultimi tre lustri si sono diradati gli studi nel settore perché la sempre maggiore efficienza e diffusione dei calcolatori elettronici, hanno fatto scemare l'interesse [...] all'e. omogenea
che per un generico valore del parametro λ ha la sola soluzione u ≡ 0. Si tratta di determinare i suoi ("autovalori", cioè i valori di λ per cui sono possibili soluzioni non identicamente nulle, che in questo, come in tanti altri casi ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] costruita a partire dagli autovettori Vi di A e a sinistra per la m. inversa di T
dove p è pari al numero di autovalori reali e distinti di A, e ciascun termine Li (λi), detto blocco di Jordan, è una m. triangolare superiore di dimensione pari alla ...
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Matematico, nato ad Acireale l'8 febbraio 1922. Professore di analisi matematica dal 1950. È stato visiting professor presso le università di Los Angeles e Berkeley e altri istituti universitari americani [...] Feltrinelli per la matematica. Nelle sue ricerche si è occupato in particolare di analisi funzionale e teoria degli autovalori, di teoria dell'approssimazione delle funzioni e di teoria matematica dell'elasticità, scoprendo un principio di massima ...
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traccia
Luca Tomassini
Nel caso di un operatore lineare (matrice quadrata) di uno spazio vettoriale euclideo n-dimensionale in sé A=∣∣aij∣∣ (con aij numeri complessi e i,j=1,...,n), la traccia di A [...] indica la matrice coniugata hermitiana di A. Se A è hermitiana (A=A*), trA è uguale alla somma dei suoi autovalori. La generalizzazione del concetto di traccia al caso di spazi vettoriali di dimensione infinita dotati di prodotto scalare (di Hilbert ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] a parlare di successivi livelli di c.: quando si ricorre a combinazioni in retroazione con le quali gli autovalori del sistema lineare complessivo risultano diversi da quelli delle parti componenti; quando si sostituiscono, a relazioni lineari ...
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WEYL, Hermann
Matematico, nato il 9 novembre 1885 ad Elmshorn. Studiò a Monaco e a Gottinga, dove si addottorò nel 1908. Successivamente professò alla scuola politecnica di Zurigo, all'università d; [...] algebre, di teoria dei numeri, di equazioni differenziali e integrali, in specie per quanto riguarda i problemi degli autovalori e degli sviluppi in serie di autofunzioni, di fisica matematica e di geometria differenziale. Ma l'aspetto preponderante ...
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