CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] posizioni politiche, in quello scorcio di secolo inclini a una certa fermezza nazionalistica e soprattutto a un intransigente autoritarismo.
Convinto sostenitore del Crispi, in particolare di fronte ai Fasci siciliani, che tornarono a evocare in lui ...
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JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] . (che nel 1880 aveva ottenuto il titolo di conte) furono dedicati a combattere prima il trasformismo, quindi la politica autoritaria e megalomane di F. Crispi, e a ribadire la necessità della formazione di due partiti nettamente distinti alla Camera ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] . del Capecelatro, del Curci, del Newman, del Gladstone e d'altri scrittori difensori della libertà di coscienza di fronte all'autoritarismo gerarchico.
Il C. morì il 2 dic. 1891 assistito dal fratello Raffaele, a Roma, dove ebbe, il giorno dopo ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] essere questa versione, e per quanto non si possano davvero ritenere del tutto superate e dissolte le spinte nazional-autoritarie, socialiste, confessionali, ecc. che hanno animato il Terzo Mondo dalla fine della guerra nel 1945 - trova, dunque, una ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] -tridentina è quella di una Chiesa rigenerata nella dottrina, nel costume, nell'organizzazione e allo stesso tempo oppressiva e autoritaria, capace di imporre con la forza le proprie idee, regole, modelli di vita. Una Chiesa molto centralizzata sotto ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] con l'indignazione esternata da Fozio, Guntero e Tilgaldo, e talvolta da Incmaro, è allarmata dal suo autoritarismo, dalla sua "brutalità", dalla inquietante propensione a ricondurre ogni cosa a Roma. Una manifestazione precoce di questi sentimenti ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] generale di Federico, poiché è difficile negare sia l'ispirazione su questo fronte, ancor più che su quello baronale, autoritaria e accentratrice del sovrano, sia il rapporto di tale ispirazione con "la moltiplicazione delle tasse" e con l'"esagerata ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] ritrovatasi successivamente troppo debole per reggere il confronto sindacale democratico con il movimento operaio, si sarebbe volta all'autoritarismo fascista.L'aver subito una drammatica vicenda di 'crisi della democrazia' è dunque, per un paese, un ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] pp. 415-34 Id., Note crispine, in Nuovi Quaderni del Meridione, XI (1973), pp. 220-28 C. Zaghi, L'ultimo C. tra autoritarismo e imperialismo, in L'Africa nella coscienza europea e l'imperialismo italiano, Napoli 1973, pp. 195-305 S. M. Ganci, Da C. a ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] e anche orali, che rimangono di quegli anni pisani dicono di un suo atteggiamento incerto fra paternalismo e autoritarismo, fra benevole indulgenze e improvvise durezze. Un atteggiamento, questo, tipico di un uomo generoso e, nello stesso tempo ...
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autoritarismo
s. m. [der. di autoritario, sull’esempio del fr. autoritarisme]. – Forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Più correntemente, atteggiamento o comportamento...
autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...