CAROLINA (Maria Annunziata) Bonaparte Murat, regina di Napoli
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Aiaccio il 25 marzo 1782, da Carlo e da Letizia Ramolino, settima degli otto figli viventi. Aveva appena undici [...] conséquence" (p. 209).
Le relazioni fra Napoleone e Gioacchino non erano mai state facili, per il conflitto tra il duro autoritarismo del primo e l'ombrosa suscettibilità dell'altro. Già al tempo del ducato di Berg questi aveva ostentato autonomia, e ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] non riesce a dissolvere il paganesimo rimasto nel fondo della società cristiana e che, ostinandosi nel temporalismo e nell'autoritarismo, non sa interpretare le esigenze scaturite dal moto nazionale: "la Chiesa ufficiale non vede i mali della società ...
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GAJO, Felice
Roberto Romano
Nacque a Canegrate, nei pressi di Legnano, il 5 nov. 1861 da Natale e Amalia Taglioretti.
Benché la famiglia di origine non fosse di così umili condizioni come asserito da [...] in generale al tipico comportamento delle imprese della zona, indirizzandosi cioè verso una politica oscillante tra autoritarismo, beneficenza e paternalismo (promuovendo ad esempio diverse istituzioni assistenziali per gli operai). Va peraltro ...
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ESTE, Niccolò d'
Nadia Covini
Figlio del marchese Leonello, signore di Ferrara, Modena, Reggio, e della prima moglie di questo, Margherita di Gianfrancesco Gonzaga, nacque a Ferrara il 20 luglio 1438. [...] a Ferrara. Senza dubbio, egli aveva sottovalutato la capacità di Ercole I nell'assicurarsi il consenso popolare, unendo autoritarismo e repressione ad atti di clemenza. Il duca, ad esempio, ìntervenne personalmente concedendo la grazia ai soldati che ...
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LACAVA, Pietro
Fulvio Conti
Nacque a Corleto Perticara, in Basilicata, il 21 ott. 1835 da Giuseppe Domenico e da Brigida Francolino. Il padre era un avvocato di idee liberali, che ebbe una parte di [...] . Nel maggio 1899, quando Giolitti e G. Zanardelli decisero di ritirare il proprio sostegno al governo, non condividendone la svolta autoritaria e decretandone così la caduta, il L. non li seguì e votò a favore delle leggi liberticide proposte da L.G ...
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CASATI, Alfredo
Marina Bonaccini
Nacque a Milano il 1° ott. 1857 da una famiglia di modestissime condizioni economiche: del padre Luigi si ignora la professione, della madre, Virginia Sottocornola, [...] parte del Casati. In una lettera aperta all'Italiadel Popolo di Dario Papa, dopo aver accusato il partito di autoritarismo, approfittò dell'occasione per manifestare il suo aperto dissenso nei confronti della politica elettorale del P.S.I., impermata ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] Dolfin esprime un atteggiamento d'insofferenza nei confronti dei "privilegi" e delle consuetudini locali che non è solo autoritarismo temperamentale, ma è pure impulso ad un decidere rapido e tempestivo il quale, laddove tende a scavalcare le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] di F. Brunetti, 1° vol., 2005, pp. 559-60).
Il principale obiettivo polemico di Galilei non sarà però tanto l’autoritarismo teologico-scritturale – non va dimenticato che lo scienziato, nella lettera a Benedetto Castelli, proponeva a sua volta un ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] tradizione riformistica (accreditata, se non altro, dai rapporti con la Colonna) per imboccare la strada maestra dell'autoritarismo tridentino. Rispetto ai letterati ancora gaudenti della corte farnesiana, egli getta sulla bilancia (una volta di più ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] istituzionaie, resa tanto più necessaria dal fascismo giudicato come ultima e logica forma della monarchia per l'autoritarismo in essa implicito; tradizionalistica (cioè di stretta derivazione da Mazzini e Cattaneo), contro il revisionismo ideologico ...
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autoritarismo
s. m. [der. di autoritario, sull’esempio del fr. autoritarisme]. – Forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Più correntemente, atteggiamento o comportamento...
autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...