Evoluzione
Giorgio Morpurgo e Vincenzo Cappelletti
Il significato generale del termine evoluzione è svolgimento, sviluppo, movimento ordinato a un fine. Con l'espressione 'evoluzione biologica' si intende [...] nome di Homo habilis. Contemporaneamente a quest'ultimo fa la sua apparizione anche una nuova specie di australopiteco con caratteristiche più evolute dell'afarensis, l'Australopithecus robustus. Le caratteristiche del cervello dell'Homo habilis sono ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] Museo Nazionale del Kenya a Nairobi, rinviene nella zona del lago Rodolfo un cranio di essere umano, per la precisione un australopiteco, detto Homo habilis, la cui età viene valutata in 5,5 milioni di anni. Esso rappresenta il più antico reperto di ...
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Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici.
Cenni storici
J. Boucher de Perthes [...]
Homo habilis. Per alcuni preistorici in Africa già 2-3 Ma fa erano presenti ciottoli intenzionalmente lavorati dall’Australopiteco, ma gli insiemi più antichi di veri e propri manufatti litici sono rappresentati dai chopper o unifacciali Modo ...
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cervello, evoluzione del
Daniela Ovadia
Anche il cervello, come ogni altro organo, è sottoposto alla pressione evolutiva secondo le leggi darwiniane. Lo studio dell’evoluzione del cervello nelle diverse [...] sui fossili dimostrano l’esistenza di un antenato comune all’incirca 10÷7 milioni di anni fa. Il primo bipede, l’australopiteco, compare invece 6 milioni di anni fa: non è più grande dello scimpanzé né ha un cervello più sviluppato. Il bipedalismo ...
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Antropometria
Gabriella Spedini
La forma che il corpo umano assume durante le diverse fasi del ciclo vitale è la risultante dell'equilibrio tra le dimensioni assolute del corpo stesso e i rapporti dimensionali [...] di vita e il comportamento: per es., la grandezza e robustezza dell'apparato masticatorio indicano nell'Australopiteco una dieta essenzialmente vegetariana. Nello stesso contesto si inquadra lo studio sulla diminuzione della larghezza della pelvi ...
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Stato dell’Africa orientale, esteso a cavallo dell’equatore. Confina a N con il Sud Sudan e l’Etiopia, a E con la Somalia, a SO con la Tanzania, a O con l’Uganda; per un tratto di 420 km, a SE, si affaccia [...] Il genere Paranthropus (1,5-1,9 milioni di anni fa), dall’apparato masticatorio molto più robusto di quello dell’Australopiteco, è presente sulle sponde del Lago Turkana, dove (Koobi Fora) sono stati rinvenuti anche resti di Homo habilis o, secondo ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] grandi e presentavano un'ampia superficie masticatoria, adatta a una dieta a base di cibi duri di origine vegetale. L'australopiteco è stato per lungo tempo considerato un cacciatore, ma in realtà esso non aveva le capacità né fisiche né intellettive ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il cambiamento del concetto di 'ominide'. 3. Nuove prospettive sulla datazione [...] di Homo, H. rudolfensis, datata a circa 2,5 milioni di anni fa. Nel 1996 a Malema sono stati trovati resti di un australopiteco robusto identificato come A. (Paranthropus) boisei, anch'esso datato a circa 2,5 milioni di anni fa. Questi fossili hanno ...
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Corpo maschile e corpo femminile
Francesco Figura e Gabriella Spedini
Dimorfismo sessuale
di Francesco Figura
Il dimorfismo sessuale è il fenomeno per il quale gli individui dei due sessi presentano [...] contro i predatori e la raccolta. Non possiamo sapere con certezza quale ruolo svolgesse la femmina nelle bande di australopitechi, ma è verosimile che l'attività di raccolta avesse grande importanza, come testimoniato dai resti dei denti di Lucy ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] genere Paranthropus (1,5-1,9 milioni di anni fa), dall’apparato masticatorio molto più robusto di quello dell’Australopiteco, è presente in A. meridionale (Kromdraai, Swartkrans, Drimolen: P. robustus) e orientale (gola di Olduvai, Tanzania e sponde ...
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australopiteco
australopitèco s. m. [lat. scient. Australopithecus, comp. del lat. australis «australe» e -pithecus «-piteco»] (pl. -chi o -ci). – Primate fossile, appartenente alla famiglia degli ominidi, vissuto tra 4 (o forse 6) e 1 milione...
megantropo
megàntropo s. m. [lat. scient. Meganthropus, comp. di mega- e gr. ἄνϑρωπος «uomo»]. – In paleoantropologia umana, m. paleogiavanese, nome attribuito provvisoriamente a un ominide fossile nel 1941 in occasione del ritrovamento di...