Drammaturgo belga di lingua francese (Bruxelles 1936 - Parigi 1981). Nato da una famiglia proletaria di ebrei polacchi, nel 1944 perse il padre, deportato ad Auschwitz. Collaborò come giornalista indipendente [...] a numerosi giornali e periodici. Essendo incompreso in patria, pubblicò in Francia le sue prime opere teatrali (Trotzsky, 1969; Skandalon, 1970; Jim le téméraire, 1972, su Hitler). Stabilitosi a Parigi, ...
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VEIL, Simone
Personalità politica francese, nata a Nizza il 13 luglio 1927. Deportata in Germania durante la seconda guerra mondiale come ebrea, conobbe gli orrori dei campi di sterminio di Auschwitz [...] (ove morirono il padre, l'architetto André Jacobs, la madre e le sorelle) e di Bergen-Belsen. Studente di giurisprudenza a Parigi, si sposò col compagno di scuola Antoine Veil (1947), e si laureò l'anno ...
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Pensatore, studioso di ermeneutica ed esegesi biblica e scrittore francese (n. Parigi 1947). Nato da genitori ebrei di origine polacca, reduci dal campo di sterminio di Auschwitz, impara subito a parlare [...] diverse lingue, tra cui yiddish, tedesco, inglese e russo. Matematico e psicanalista, da giovane ha lavorato nell'azienda tessile di famiglia, ed è stato anche commerciante di preziosi e consulente aziendale. ...
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ZATOR (A. T., 53-54-55)
Cittadina polacca nella Galizia occidentale, voivodato di Cracovia. Stazione della ferrovia OświecimSpytkowice, aveva (1931) 2179 abitanti. Ha una certa importanza storica per [...] duca Giovanni, in rapporto di vassallaggio col regno boemo; passò quindi ai duchi di Teschen e Grossglogau. Venduti alla Polonia - Auschwitz nel 1457 e Zator nel 1494 -, i due ducati furono riuniti nel 1564 dal re Sigismondo Augusto e all'epoca della ...
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Scrittore polacco (Żitomir 1922 - Varsavia 1951). Esordì con una raccolta di poesie (Gdziekolwiek ziemia "Dovunque la terra", 1942) nella Varsavia occupata dai nazisti. Membro della Resistenza, fu arrestato [...] guerra, soggiornò in Germania occidentale, pubblicando a Monaco un volume di racconti (Byliśmy w Oświeçimiu "Siamo stati ad Auschwitz", 1946), che raffiguravano, con crudo e sconvolgente realismo, la vita dei campi di sterminio. Seguivano, nel 1948 ...
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Scrittore (Torino 1919 - ivi 1987). Ha offerto una delle più alte testimonianze sulla tragica realtà dei lager in Se questo è un uomo (1947), dove ha descritto la sua esperienza di ebreo deportato ad Auschwitz; [...] : L. vi narrava, in un tono tanto più drammaticamente icastico quanto più distaccato, le sue esperienze di ebreo deportato ad Auschwitz (marzo 1944 - genn. 1945). La liberazione e l'avventuroso ritorno in patria sono i temi del successivo La tregua ...
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Mannheimer, Max. – Scrittore e pittore ceco (Neutitschein, Nord Moravia, 1920 - Monaco di Baviera 2016), sopravvissuto alla Shoah. Proveniente da una famiglia di commercianti ebrei, venne fatto prigioniero [...] dai nazisti nel gennaio 1943 e deportato nei campi di sterminio di Theresienstadt, Auschwitz-Birkenau e Dachau. Liberato nell’aprile 1945 presso Seeshaupt dall’esercito statunitense, ha conservato la memoria dei tragici eventi della persecuzione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La distruzione degli ebrei d’Europa ha generato riflessioni sulla rappresentabilità [...] “il dolore incessante ha tanto diritto di esprimersi quanto il martirizzato di urlare; perciò è forse falso aver detto che dopo Auschwitz non si può più scrivere una poesia”.
L’eco delle prime parole di Adorno è rimasto tuttavia più forte della sua ...
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Scultore italiano (Pescara 1919 - Milano 1990), figlio di Tommaso e fratello di Pietro. A Roma, prima di passare a Milano, si dedicò alla ceramica. Scolpì volumi di estrema semplificazione e alto rigore [...] il granito e il marmo. Vincitore, con il fratello Pietro, del concorso internazionale per il monumento di Auschwitz (poi realizzato dal fratello), C. ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come il premio internazionale della Biennale di Venezia ...
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memòria, giórno della Ricorrenza celebrata il 27 gennaio per commemorare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. La data ricorda [...] il giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. È stata istituita dalla l. 20 luglio 2000 n. 211, in accordo con la proposta avanzata dal Parlamento europeo. ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...