AURORA, Pittore dell'
P. Bocci
Ceramografo etrusco al quale è stato attribuito questo nome dalla rappresentazione dell'A. su uno dei più bei vasi falisci: il cratere a volute 2491 del Museo di Villa [...] Giulia a Roma, proveniente da Faleri. Le due figure principali della rappresentazione s'interpretano come Eos e Kephalos che avanzano sulla biga in mezzo al cielo animato da stelle e da uccelli ed al mare ...
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Antica divinità romana venerata come dea dell’aurora, con Giano pater matutinus, e come protettrice delle partorienti. In suo onore si celebravano l’11 giugno le Matralie, alle quali partecipavano le matrone [...] che avessero avuto un solo marito; le donne non libere erano escluse. A Roma le era dedicato un tempio nel Foro Boario. La tarda leggenda diceva che M. era la greca Ino-Leucotea giunta a Roma dopo la trasformazione ...
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(gr. Μέμνων) Mitico figlio di Titone e dell’Aurora (Eos), re degli Etiopi. Intervenuto durante la guerra di Troia in aiuto dello zio Priamo, uccise Antiloco accorso in aiuto del padre Nestore e combatté [...] dei due eroi si rivolsero a Zeus che pesò le sorti dei combattenti: cadde la sorte di M. che dovette soccombere, ma l’Aurora ne ottenne da Zeus l’immortalità. Secondo altre tradizioni più recenti, quando il corpo di M. bruciò sul rogo ed egli si ...
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USIL
Red.
Divinità solare etrusca, rappresentata come un giovane stante nimbato tra Aurora (Thesan) e Nettuno (Nethuns) su uno specchio etrusco da Vulci, nei Musei Vaticani (Museo Gregoriano), e come [...] figura panneggiata accanto ad un atleta, in uno specchio a Londra.
Bibl.: R. Enking, in Pauly-Wissowa, IX A i, 1961, c. 1084 s. v., con bibl., precedente, fra cui G. A. Mansuelli, in St. Etr., XIX, 1946-47, ...
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EOS (ionico ᾿Ηώς, eolico Αὔως, attico "Εως)
G. Cressedi
G. Colonna
Personificazione dell'aurora, di genealogia incerta: Esiodo la dice figlia di Iperione e Theia e suoi fratelli sarebbero Elio e Selene; [...] ed Euryphaessa; altri la dicono figlia di Helios. Si invaghì della bellezza di molti uomini che inseguì e rapì, come l'aurora col suo avanzare avanti al Sole, insegue e rapisce le stelle; tra gli uomini da lei amati e rapiti sono famosi Orione ...
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ETRUSCHI, Vasi
ETRUSCHI, Vasi: v. bucchero; per i vasi dipinti v. alto-adriatica, ceramica; falisci, vasi; si vedano inoltre i vari ceramografi etruschi indicati con i nomi convenzionali di Pittori: [...] di anfiarao; dell'aurora; della biga vaticana; di bruxelles r 273; della colonna tuscanica; del ganimede di oxford; di hesione; di kaineus; di kyknos; di londra f 484; di micali; della monaca; della palestra; di paride; di perseus; di perugia; del ...
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FLUIDO, Gruppo
P. Bocci
Classe di vasi a figure rosse tardo-falisci, così denominata dal Beazley, che può essere stata prodotta a Faleri o in un'altra città, ma sempre per opera di emigranti falisci, [...] palmette incorniciate da un legame che parte dal cuore e il grande trifoglio sotto le anse, che si trovano anche nel Pittore dell'Aurora. Il meandro è del tipo chiamato "morbido" dal Beazley. Le linee a rilievo a volte sono usate, a volte no.
In seno ...
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RIRHA
R. Rebuffat
Odierno nome di un antico agglomerato nella Mauretania Tingitana (Marocco) che si trova a N di Sidi Slimane, sullo sperone formato da un gomito dell'Oued Beth, sulla riva destra (coordinate [...] liberato resti di terme con mosaici raffiguranti serpenti affrontati, stelle a losanga, una divinità su carro, forse l'Aurora, oggi perduti; diverse costruzioni non ben identificate, con resti di affreschi e capitelli.
Gli stessi scavi hanno messo ...
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NAZZANO, Pittore di
P. Bocci
Pittore falisco. Prende il nome dal cratere a figure rosse proveniente da Nazzano, ora nella collezione del principe del Drago a Roma. Vi è rappresentata Arianna dormiente, [...] in cui le figure più felicemente rese sono quelle di Menelao e di Elena. Il pittore, pur non avendo la qualità di quello dell'Aurora, è tuttavia tra i migliori del gruppo falisco. Egli usa la linea a rilievo e si ascrive alla prima metà del IV sec. a ...
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TUNTLE
G. Uggeri
Forma etrusca del nome dell'eroe Tindaro (greco Τυνδάρεος latino Tyndareus, in etrusco da tuntie si passa a tunle). Il nome è di origine pregreca.
Sullo specchio di Vulci (Etr. Sp., [...] (Laomedonte) per confusione dell'artefice etrusco; sono presenti i figli: Kastur, Elinei, Pultuke, dietro spunta il cocchio di Aur (Aurora?). Forse T. compare anche su uno specchio con Elena e Menelao (Etr. Sp., tav. ccclxxiv) e su un altro con ...
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aurora
auròra s. f. [dal lat. aurōra]. – 1. Il chiarore accompagnato da colorazione purpurea che appare nel cielo a oriente prima del sorgere del sole, subito dopo l’alba: l’a. già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir...
aurorale
agg. [der. di aurora]. – 1. Dell’aurora: s’irraggiò alla luce a. (D’Annunzio); dell’aurora polare: raggi a.; zone a., le due calotte polari, in cui la frequenza delle aurore polari è relativamente alta. 2. fig., letter. Incipiente,...