Pittore olandese (Utrecht 1618 circa - ivi 1652). Studiò con il padre Dirk, e con A. Bloemaert. Venne a Roma (circa 1639-41) con il fratello Andries (Utrecht 1608 circa - Venezia 1642), anch'egli pittore [...] e incisore, e vi subì l'influsso di Claudio Lorenese. Ritornato in patria, si rese noto per i suoi paesaggi italiani, ove si studiò di riprodurre effetti di aurora e di tramonto. Ha lasciato pure disegni e incisioni. ...
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Drammaturgo spagnolo (Siviglia 1587 - Madrid forse 1650). Scrisse più di venti commedie in cui spesso si intersecano tematica religiosa e quadro colorito di costume (El diablo predicador). Imitò Lope de [...] Vega, ma la sua facile vena non è esente da superficialità e discontinuità. Scrisse anche in collaborazione con alcuni noti commediografi del tempo, tra cui A. Moreto. Compose anche due poemi (La aurora de Cristo, 1616, La Hispálida, 1621). ...
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. Fu iniziata in Milano il 16 gennaio 1896, col nome di S. Lega Eucaristica, dal P. Gerardo Beccaro, carmelitano scalzo, per unire i cattolici in devozione speciale verso l'eucaristia e per riparare le [...] fatte ad essa. Le vennero aggiunti una tipografia per l'edizione di stampe cattoliche (fra cui il periodico mensile L'Aurora del Secolo del Sacramento), un ospizio nazionale per i derelitti, e il tempio monumentale, inaugurato in Milano il 2 novembre ...
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Pittore (Viterbo 1721 - Roma 1803). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma e nell'Italia centrale, influenzato dapprima dal gusto carraccesco e caravaggesco, poi dal classicismo di Mengs, Batoni, Benefial [...] e V. Camuccini. Tra le sue opere: a Roma, L'incendio di Borgo (1769, chiesa di S. Caterina da Siena) e L'Aurora e i Crepuscoli (1782, Casino Borghese); a Viterbo, Il sacrificio di Polissena (dopo 1780, Museo civico). Il C. fu anche noto ritrattista ...
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Scultore (Fogliano di Cascia 1745 - Napoli 1809). Formatosi a Roma (Il Faraone riceve Giacobbe e Giuseppe, 1766, Roma, Galleria dell'Accademia di San Luca), a Vienna divenne poi modellatore della fabbrica [...] ceramiche. A Napoli dal 1781, rinnovò la fabbrica di porcellane di Capodimonte, introducendo l'uso del biscuit e le forme neoclassiche (Trionfo di Bacco e Sileno; Amore e Psiche; L'Aurora, 1806 circa; tutti a Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). ...
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GIUVO (Giovio, Giovo, Juvo), Niccolò
Anna Laura Saso
Estremamente esigue sono le notizie riguardanti la biografia di questo letterato napoletano. Nato a Napoli intorno al 1680 da una famiglia umile, [...] Si dedicò alla carriera letteraria sotto la protezione di Nicola Gaetani d'Aragona, duca di Laurenzano e di sua moglie Aurora Sanseverino. Accolto nell'Arcadia, assunse l'appellativo pastorale di Eupidio Siriano (fu membro della colonia Sebezia e di ...
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. Con questo termine, proposto da Sydney Chapman e che nel 1954 entrò ufficialmente nella sigla della IAGA (Associazione Internazionale per il Geomagnetismo e l'Aeronomia), s'intende lo studio delle leggi [...] che in generale questi archi non appaiono simultaneamente nei due emisferi (al contrario di quanto avviene per le aurore polari); manca ancora una spiegazione per essi.
La radiazione corpuscolare solare è costituita essenzialmente da un "vento solare ...
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KÖNIGSMARCK
. Antica famiglia originaria dell'Altmark, conosciuta fin dal sec. XIII, e specialmente nota per la sua linea svedese che nel 1817 conseguì la dignità comitale in Prussia. Fra i personaggi [...] , governatore di Brema e feldmaresciallo dal 1655, durante la guerra svedese-polacca fu prigioniero dei Polacchi dal 1656 al 1660. Maria Aurora, contessa di K. (nata a Stade l'8 maggio 1662, morta a Quedlinburg il 16 febbraio 1728), nota per la sua ...
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Vedi MASSIMINO il TRACE dell'anno: 1961 - 1995
MASSIMINO il TRACE (v. vol. IV, p. 923)
K. Fittschen
Sull'iconografia di M. tra gli studiosi si è ormai raggiunto un accordo; alle quattro raffigurazioni [...] a Copenaghen e frammento di testa dal Palatino) se ne sono aggiunte due provenienti dalla ex villa Ludovisi (Casino dell'Aurora); altre cinque raffigurazioni, anch'esse un tempo conservate nella stessa villa (forse parte di una galleria di statue ...
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ŠLIUPAS, Jonas
Giuseppe Salvatori
Uno dei più energici fautori dell'indipendenza lituana. Nato il 3 febbraio 1861 a Rakandziai, nel distretto di Šiauliai, studiò filologia e giurisprudenza presso l'università [...] e poi in Svizzera, dove partecipò attivamente al movimento della rinascita lituana che allora faceva capo al giornale Aušra (L'Aurora). Nel 1884 si trasferì negli Stati Uniti d'America dove fu uno dei principali organizzatori di quella fiorentissima ...
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aurora
auròra s. f. [dal lat. aurōra]. – 1. Il chiarore accompagnato da colorazione purpurea che appare nel cielo a oriente prima del sorgere del sole, subito dopo l’alba: l’a. già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir...
aurorale
agg. [der. di aurora]. – 1. Dell’aurora: s’irraggiò alla luce a. (D’Annunzio); dell’aurora polare: raggi a.; zone a., le due calotte polari, in cui la frequenza delle aurore polari è relativamente alta. 2. fig., letter. Incipiente,...