NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] a esprimere che essa non risente della forza di gravità. Del tipo della testa di questa N. esistono copie romane.
La N. come auriga ci è tramandata (Paus., vi, 18, 1) dal gruppo dedicato da Kratisthenes di Cirene, di stile severo, a Olimpia, opera di ...
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ARISTOGEITON (᾿Αριστογείτων)
P. Orlandini
Scultore tebano vissuto probabilmente nel secondo quarto del V sec. a. C. Sia Pausania (x, 10, 3) sia un iscrizione di Delfi in caratteri beotici (Loewy, I. [...] (456 a. C.?), esso rappresentava il gruppo dei Sette contro Tebe, con in più il carro di Anfiarao e l'auriga Baton, oltre ad Alitherses. Sia in questo; come negli altri lavori A. occupò probabilmente una posizione subordinata, forse quale scolaro ...
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APELLEAS (᾿Απελλέας; Apēllas)
P. Orlandini
Bronzista greco di Megara, rispettivamente figlio e nipote degli scultori Kallikles e Theokosmos. La sua era una famiglia di artisti megaresi attivi negli ultimi [...] piano più basso. Su di esso stava la statua di Kyniska: dietro di lei, in veduta frontale, il carro senza cavalli e l'auriga; le figure dovevano essere più piccole del vero. Una seconda firma di A. (Inschr. Olympia, 634) è stata ritrovata su una base ...
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MYRMEKIDES (Μυρμηκίδης, Myrmecides)
P. Mingazzini
Toreuta greco nativo probabilmente di Mileto, ma vissuto ad Atene. Lavorò in avorio (Varr., Ling. Lat., vii, 1; Plin., Nat. hist., vii, 85) e in bronzo [...] un'estrema minuzia. Infatti una sua nave sarebbe stata tanto piccola da poterla coprire con un'ape, e una quadriga, con tutto l'auriga, addirittura con una mosca (Plin., Nat. hist., xxxvi, 43); Varrone (Ling. Lat., vii, 1) dice che gli avori di M. si ...
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DIONYSIOS (Διονύσιος)
C. Anti
G. Cressedi
1°. - Scultore di Argo. Doveva essere nella sua maturità verso il 460 a. C., quando collocò in Olimpia una serie di statue di bronzo donate da Mikytos. Pausania [...] traccia dei piedi indica che le sculture erano a tre quinti del vero. Probabilmente un po' anteriore era una statua d'auriga accanto al cavallo, dono di Formide, arcade condottiero dei Dinomenidi, posta nello stesso santuario (Paus., v, 27, 2). Si è ...
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PERIPHAS (Περίϕας)
A. Bisi
2°. - Probabilmente uno dei pretendenti di Ippodamia, di cui tacciono le fonti scritte, ma che compare in una anfora àpula da Ruvo al British Museum raffigurante, nel registro [...] Sterope che con un ventaglio in una mano afferra con l'altra il polso di Ippodamia. A destra è invece Mirtilo, l'auriga, nudo, con clamide svolazzante, indi Afrodite seduta che alza due dita della mano destra come ad indicare il figlio Eros che plana ...
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Vedi CARRO dell'anno: 1959 - 1994
CARRO
M. Zuffa
R. Peroni
1) Oriente antico. - Il c. nella sua forma a quattro ruote piene, trainato da una quadriglia di buoi prima, di equidi poi, ha origine nella [...] vede il re Eannatum di Lagash (circa 2450 a. C.) stante su una piattaforma con intelaiatura a graticcio, assieme ad un auriga con frecce.
Al periodo della I dinastia di Ur (2500-2350 a. C.) risale il pannello istoriato a litotomia delle tombe reali ...
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ANTENOR ([᾿Α]ντενο[ρ])
L. Banti
1°. - Ceramista attico (?). Su un frammento protoattico, trovato negli scavi dell'acropoli di Atene (Graef, 368 b) appare il nome Antenor, scritto a vernice prima della [...] figurato (circa 675-650 a. C.).
Sul frammento sono raffigurati due carri con gli aurighi. Appartiene, insieme al frammento n. 368 a, anche esso con un carro e un auriga, a un grande recipiente, secondo il Gebauer a un sostegno di cratere. I due ...
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ENOMAO (Οἰνόμαος)
G. Cressedi
Mitico signore di Pisa nell'Elide, figlio di Ares e di Arpina.
Aveva sposato Sterope, da cui aveva avuto una figlia, Ippodamia, da lui promessa in sposa a chi lo avesse [...] E. fu vinto da Pelope, o che questi avesse usato i cavalli del padre Posidone o che fosse riuscito a corrompere Mirtilo, auriga di E., che avrebbe sostituito al cavicchio metallico di una ruota un altro di cera.
Raffigurazioni del mito di E. sono ...
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MOZIA
Sabatino Moscati
(XXIII, p. 998; App. IV, II, p. 537)
Sono giunti a conclusione gli scavi nell'area del tofet, mentre altri sono stati sviluppati presso le mura, delle quali sono state chiarite [...] grande pregio artistico, raffigurante a grandezza poco più che naturale un personaggio maschile nel quale si è proposto di ravvisare un auriga. Vedi tav. f.t.
Bibl.: A. Ciasca, Scavi alle fortificazioni di Mozia, in Kokalos, 26-27 (1980-81), pp. 862 ...
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auriga
s. m. [dal lat. auriga] (pl. -ghi), letter. – 1. Guidatore di cocchio: gli aurighi A’ volanti destrier sferzan le terga (Caro). 2. In astronomia, Auriga, nome di una costellazione (detta anche Cocchiere) del cielo boreale, vicina all’Orsa...
tiratore
tiratóre s. m. (f. -trice) [der. di tirare]. – 1. Chi tira, chi compie l’azione di tirare. Tranne alcune locuz. isolate (come le due squadre di tiratori, nel tiro alla fune; i t. della rete, nella pesca), è riferito esclusivam. al...