Nata a Roma il 12 ottobre 1840 da D. Michelangelo Caetani (v.), andata sposa nel 1859 al conte Gìacomo Lovatelli; morta a Roma il 22 dicembre 1925. Fu studiosa della storia e delle antichità di Roma. Tra [...] i suoi primi lavori sono da ricordare quelli intorno La iscrizione di Crescente auriga circense (in Bull. Arch. Com. di Roma, 1878) ed altri monumenti riguardanti i giuochi del Circo, e quelli di argomento storico-religioso: Vaso cinerario con ...
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PELOPE (Πέλοψ)
P. Orlandini
Eroe peloponnesiaco la cui leggenda era localizzata in Olimpia ove P. e la sposa Ippodamia erano probabilmente divinità indigene, sostituite poi da Zeus e da Hera. Secondo [...] saga riportata da Ferecide P. avrebbe conquistato Ippodamia vincendo nella gara col carro il padre di lei, Enomao, il cui auriga, Mirtilo, corrotto da P., avrebbe tolto il perno a una ruota del carro di Enomao facendolo precipitare e travolgere dai ...
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ANFIARAO (᾿Αμϕιαράος)
V. Scrinari
Divinità ctonia della preistoria greca, onorato quale eroe e vate nei cicli delle leggende argivo-tebane; figlio di Oicle ed Ipermnestra, marito di Erifile, partecipa, [...] contro Tebe (cfr. il ciclo della collana di Armonia) ove muore tragicamente: è infatti inghiottito dalla terra insieme al suo auriga Batone ed al cocchio con i quattro cavalli. Dei suoi due figli, Alcmeone ed Anfiloco, il primo ne vendica la morte ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] proprie possibilità e per essere sicuro di aggiudicarsi la corsa pensò di avvalersi dell'aiuto di Mirtilo, figlio di Ermes e auriga del carro di Enomao, al quale promise di fargli passare una notte con Ippodamia se lo avesse messo in condizione di ...
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(gr. Μοτύη) Antica città della Sicilia situata nell’odierna isola di S. Pantaleo (Marsala). Fondata dai Fenici (8° sec. a.C.), fu distrutta nel 397 a.C. All’epoca fenicia risale la necropoli arcaica e [...] Del 6° sec. a.C. sono gli interventi urbanistici più importanti (cinta muraria; bacino portuale; santuario detto di Cappiddazzu, presso cui è stata ritrovata la statua dell’auriga di M.). Al 4° sec. a.C. risale infine la cosiddetta casa dei Mosaici. ...
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Fedro (Fad¿¿¿; Phaedrus)
Fedro
(Φαῖδρος; Phaedrus) Dialogo di Platone in cui Socrate confuta il paradosso di Lisia secondo il quale bisogna cedere a colui che non è innamorato. L’amore in quanto passione [...] erotico) sono doni divini e producono beni. Per descrivere la divinità e l’immortalità dell’anima Socrate ricorre al mito dell’auriga che deve condurre un carro alato trainato da due cavalli: uno, bianco e temperante, tende verso le cose immortali; l ...
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ILIENSI (Ilienses)
Raimondo Bacchisio MOTZO
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Sotto questo nome storici e corografi romani (Sallustio, Mela, Plinio) designano una popolazione della Sardegna, la medesima che presso i Greci (Strabone, [...] degli antichi immigrati della Troade, i Greci vedevano a base della loro denominazione il nome di Iolao, il compagno e auriga di Eracle, il cui culto, in base a queste stesse mitiche riconnessioni, fu assai sviluppato nella Sardegna antica: gli ...
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EUARCHIDAS (Εύαρχίδας)
A. Stazio
Incisore monetale di Siracusa, attivo nello scorcio del sec. V a. C. L'esatta lettura della sua firma ΕΥΑΡΧΙΔΑ sul rovescio di monete i cui dritti risultano sempre di [...] monetazione di Siracusa, è qui attuato con tecnica più scaltrita e migliore abilità compositiva, ed esteso anche alla figura dell'auriga in cui si è voluta identificare la dea Persefone. Il vario atteggiarsi dei cavalli, dalle teste volte in diverse ...
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Vedi MOZIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOZIA (v. vol. V, p. 249 e S 1970, p. 534)
V. Tusa
P. Moreno
Lo scavo del tofet è proseguito fino al 1973. Un più attento esame del materiale ha permesso di [...] . Di Vita, La Statua di Mozia, pp. 39-52; V. Tusa, Il Giovane di Mozia, pp. 53-60; G. Dontas, Un'opera siceliota, l'Auriga di Mozia, pp. 61-68; A. M. Bisi, La Statua di Mozia nel quadro della scultura fenicio-punica di ispirazione greca, pp. 69-78; W ...
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(gr. Οἰνόμαος) Mitico re di Pisa nell’Elide, figlio di Ares. Appare in primo luogo nel mito delle nozze tra Pelope e sua figlia Ippodamia, che presenta tratti simili o identici a quelli di altri racconti: [...] erano stati sconfitti e decapitati dal re; Pelope vinse grazie ai cavalli di suo padre Posidone (secondo altre fonti, persuadendo Mirtilo, auriga di E., a togliere il cavicchio da una delle ruote del carro di lui), travolse con il suo carro E. e ...
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auriga
s. m. [dal lat. auriga] (pl. -ghi), letter. – 1. Guidatore di cocchio: gli aurighi A’ volanti destrier sferzan le terga (Caro). 2. In astronomia, Auriga, nome di una costellazione (detta anche Cocchiere) del cielo boreale, vicina all’Orsa...
tiratore
tiratóre s. m. (f. -trice) [der. di tirare]. – 1. Chi tira, chi compie l’azione di tirare. Tranne alcune locuz. isolate (come le due squadre di tiratori, nel tiro alla fune; i t. della rete, nella pesca), è riferito esclusivam. al...