(lat. L. Domitius Aurelianus). - Imperatore romano (214 o 215 - 275 d.C.). Proclamato imperatore, A. si dedicò con ammirevole energia e capacità a restituire ordine e sicurezza alla compagine imperiale, sconfiggendo barbari, ribelli ed usurpatori. Inoltre, restaurò l'amministrazione statale, imbrigliò l'ostile partito senatorio e attribuì alla figura imperiale carattere divino, sul modello asiatico. ...
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Uomo politico romano (fine del sec. 4º) sotto gli imperatori Teodosio il grande e Arcadio; protetto dall'imperatrice Eudossia, capo della tendenza antibarbarica, fu prefetto di Costantinopoli (393), prefetto del pretorio per l'Oriente (399) e console (400). Consegnato al capo barbarico Gaina nel tentativo di scongiurare un attacco a Costantinopoli (400), alla morte di quello (402) fu reintegrato nei ...
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FAIFOFER, Aureliano
Luca Dell'Aglio
Nacque a Borgo Valsugana, in provincia di Trento, il 4 ag. 1843, da Giorgio e Celeste Sordo. Compì gli studi liceali e universitari a Padova, ove si laureò in matematica, [...] nel 1863, con Giusto Bellavitis. Di questo fu poi assistente per quattro anni alla cattedra di geometria descrittiva, per passare, con lo stesso titolo, alla cattedra di storia ed economia rurale, nell'anno ...
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Tenore (Montagnana, Padova, 1885 - Milano 1952); studiò con V. Orefice e M. Bavagnoli; esordì a Vicenza (1911). Dotato di tecnica personalissima, che gli permise di cimentarsi in un vasto repertorio, si affermò in Italia e all'estero come interprete di grande musicalità e intelligenza scenica, divenendo uno dei cantanti preferiti di Toscanini (Teatro alla Scala, 1921-29) ...
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Medico famoso (sec. 5º d. C.), nato a Sicca in Numidia e vissuto a Roma. Le sue opere (tra cui De morbis acutis et chronicis e Gynecia, sulle malattie delle donne) sono traduzioni, con poche aggiunte, di opere di Sorano, ma importanti perché conservano le dottrine della scuola dei metodici ...
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Vescovo di Arles (dal 546; m. poco prima del 553); scrisse due regole monastiche, Ad virgines e Ad monachos, rifacimento ampliato di quella di s. Cesario; e una lettera, in prosa ritmica, a Teudeberto re d'Austrasia; festa, 16 giugno ...
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Musicografo, vissuto al convento di Reomé (o Moutiers-Saint-Jean) verso la metà del sec. 9º. Di lui rimane un trattato, Disciplina musica, importante per la storia della musica nell'età carolingia. Gli è inoltre attribuito un Tonarius regularis conservato nell'abbazia di Saint-Amand ...
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Retore greco (sec. 2º d. C.) della seconda sofistica, nativo della Macedonia, protetto dagli imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio. Delle sue opere, ammirate e imitate dagli antichi (romanzi e racconti [...] favolosi, mimi ed encomî), nulla ci resta ...
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Letterato spagnolo (Granada 1816 - Madrid 1891); autore di pregevoli monografie storiche e geografiche, con cui illustrò gli antichi monumenti della Spagna; dedicò larga parte della sua attività alla poesia, ricalcando i modi degli scrittori del secolo d'oro in A España, A la transfiguración e La cruz de la Plaza Nueva (1839), e alla drammatica con La peña de los enamorados, La bija de Cervantes, El ...
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aurelia
aurèlia s. f. [der. del lat. aurum «oro», come calco del gr. χρυσαλλίς (v. crisalide) nel sign. 1, e con riferimento al colore nel sign. 2]. – 1. Sinon. di crisalide, usato nella letteratura scientifica dei sec. 17°-18°: aurelia, così...