Martire nel terzo secolo dopo Cristo, ricordato come tale nel Martirologio geronimiano al 1 novembre. Il suo culto venne in onore solo nel sec. VI, prima osteggiato, poi favorito dal vescovo Gregorio di [...] , avrebbe preso Digione come centro della sua attività missionaria e subito ivi il martirio durante la persecuzione di Aureliano (270-275): evidente anacronismo. Anche oggi Digione venera S. Benigno come patrono della città; sul luogo della chiesa ...
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Alessandro I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Evaristo nel consenso generale delle antiche liste episcopali romane. Secondo Eusebio il suo episcopato si sarebbe svolto per dieci anni [...] decapitare, mentre A. è condannato ad essere pungolato lungo tutte le sue membra. La vendetta divina non tarda a colpire Aureliano: sua moglie Severina seppellisce i tre martiri al VII miglio della via Nomentana, Evenzio e A. insieme, Teodolo in un ...
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SUCHUMI
Red.
Località sulla costa orientale del Mar Nero, corrispondente all'antica Dioscuria.
La leggenda attribuisce la fondazione della città ai Dioscuri compagni di Giasone nella spedizione in Colchide. [...] costruiscono nello stesso luogo una nuova città, di cui si conoscono monete (con i profili di Caracalla, Commodo, Aureliano e Costantino).
L'identificazione di Dioscuria, sulla scorta delle fonti letterarie, avvenne nella seconda metà del XIX sec ...
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. Nome generico di un rinforzo a costruzione terrestre o navale; ma si dice specialmente per opere di fortificazione. Ebbero nome di barbacane le scarpate inclinate al piede delle mura; i rinforzi fatti [...] le mura anche al piano sotto al rondello. Di qui il nome di mura fornicate, come furono quelle di Aureliano a Roma, in gran parte sussistenti.
Nella fortificazione bastionata del Rinascimento si disse anche barbacane un'opera distaccata, esteriore ...
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BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] B., che a seguito di una malattia agli occhi contratta in prigione divenne completamente cieco.
In una lettera dedicatoria ad Aureliano Beccaria, che si legge nella prima edizione delle Rime (Pavia 1544), il B. racconta come nel 1512 fu da Alessandro ...
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Antico popolo di stirpe illirica, mescolato a elementi celtici, abitante a N della Dalmazia fino al Danubio, e nei territori della Sava e della Drava; le tribù più importanti erano quelle dei Breuci, Boi, [...] dell’esercito, la regione, essenzialmente militare, assunse notevole importanza: più imperatori furono acclamati dalle legioni del Danubio e due, Aureliano e Probo, erano Pannoni. Contro i Goti, che premevano ai confini, condussero guerre Claudio II ...
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Nome di varî santi: 1. Confessore in Cartagine durante la persecuzione di Decio (250 circa), promosso lettore da Cipriano. 2. Arcivescovo di Cartagine e primate della Chiesa africana (eletto tra il 390 [...] del culto ecclesiastici. Resta di lui un'Epistola ad omnes episcopos per Byzacenam et Arzugitanam provinciam (419), sulla condanna di Pelagio e di Celestio. 3. Vescovo in Armenia, patrono di Hirsau (m. 475). 4. Vescovo di Arles: v. Aureliano, santo. ...
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TIANA (Τύανα, Tyana)
Roberto Paribeni
Antica città di Cappadocia posta ai piedi del Tauro, non lungi dal valico famoso detto delle Porte di Cilicia su un affluente del fiume Lamus in regione fertile [...] . Per qualche tempo la città fu nelle mani dei dinasti di Palmira, e fu ricongiunta all'impero da Aureliano. Fu poi capoluogo della Cappadocia secunda nella suddivisione dioclezianea delle provincie, e nell'ordinamento ecclesiastico cristiano fu sede ...
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Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] d’Italia, ai quali rinviava il caso per un pronunciamento13. In realtà, tuttavia, Costantino va ben al di là di quanto Aureliano avesse mai pensato: se da un lato autorizza Milziade a procedere, dall’altro informa il vescovo di avere già nominato tre ...
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SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] Marbach, in Pauly-Wissowa, III A, i, 1929, c. 902 ss., s. v., n. i (questioni e bibl. riguardanti il S. di Aureliano); H. Seyrig, Bas-réliefs de type palmyrénien, in Syria, XIII, 1932, p. 258 ss.; id., Hiérarchie de divinité de Palmyre, ibid., p. 190 ...
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aurelia
aurèlia s. f. [der. del lat. aurum «oro», come calco del gr. χρυσαλλίς (v. crisalide) nel sign. 1, e con riferimento al colore nel sign. 2]. – 1. Sinon. di crisalide, usato nella letteratura scientifica dei sec. 17°-18°: aurelia, così...