. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] di Cicerone (Subiaco 1465), Epistolae dello stesso (Roma 1467), Opera di Apuleio (Roma 1469), Noctes atticae di AuloGellio (Roma 1469), Commentaria di Giulio Cesare (Roma 1469), Opera di Virgilio (Roma 1469), Historiae romanae decades di Tito ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] linguaggio culturale tradizionale e nello stesso nostro modo di riferirci ai c. della letteratura. È noto - come spiega AuloGellio (Noctes Atticae, vi, 13) - che il termine designasse in Roma coloro che appartenevano alla classis più alta, dotati ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] nutricularum (lo stesso Apuleio fa raccontare la favola d'Amore e Psiche da una vecchia). Già il vecchio Ennio (in AuloGellio, II, 21) aveva raccontato una favola graziosa e istruttiva, ma molto tempo prima, all'inizio della repubblica, l'apologo ...
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Antichissimo è l'uso delle scritture segrete. Erodoto (VII, 139) narra che Demarato riuscì a informare i Lacedemoni del progetto di Serse d'invadere la Grecia facendo pervenire loro un messaggio inciso [...] su di una tavoletta, ricoperta poi con cera. AuloGellio (Noct. att., XVII, 9) parla di un sistema simile, usato dai Cartaginesi, e descrive la scytale dei Lacedemoni, della quale parlano anche Plutarco e altri autori. I caratteri venivano tracciati ...
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La parola classis, oltre alle classi del censo (v. classe) venne assai presto a indicare in Roma i varî gradi o "classi" della scuola, poiché Quintiliano nelle Institutiones oratoriae usa l'espressione: [...] classem ducere, per indicare il primo della classe; ed AuloGellio già nel sec. II d. C., chiama classicus auctor uno scrittore "di prima classe o di prim'ordine"; il quale ultimo significato, riferito, via via, a libri e ad opere d'arte in genere, o ...
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PISCINA
Enrico DEL DEBBIO
Federico PFISTER
. La mancanza di distese naturali d'acqua consiglia la costruzione delle piscine che offrono la possibilità di praticare compiutamente l'esercizio del nuoto. [...] il vivarium o serbatoio di pesci, che si trovava abitualmente nelle ricche dimore campestri e nelle ville dei Romani.
AuloGellio (Noct. Att., II, 20) dice infatti che si chiamano piscinae "lacus vero aut stagna in quibus pisces vivi coercentur ...
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Filosofo greco, rappresentante tra i più notevoli (insieme con Seneca e Marco Aurelio) dello stoicismo più tardo. Nato a Ierapoli nella Frigia intorno al 50 d. C., fu schiavo di Epafrodito liberto di Nerone: [...] la prima sarebbe stata formata dalle διατριβαί e la seconda dalle διαλέξεις di cui parla - probabilmente per sua inesattezza - AuloGellio, I, 3). Queste dissertationes, quasi stenografate dalla viva voce di E., ci dànno del suo pensiero e del suo ...
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VALERIO Massimo (Valerius Maximus)
Arnaldo Momigliano
Scrittore latino, autore di una raccolta di detti e fatti memorabili (Factorum ac dictorum memorabilium Libri IX). L'autore è noto solo per quanto [...] ed è di incerta origine. Quando l'opera comparve Sesto Pompeo era già morto.
In nove libri (ma gli antichi, per es. AuloGellio, Notti attiche, XII, 7, 8 conobbero anche una edizione in 10 libri) vengono raccolti fatti e detti insigni divisi in 95 ...
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È una delle più notevoli e interessanti figure che presenti la storia letteraria del sec. II d. C. Nato a Maratona nel 101 da Tib. Claudio Attico Erode, che lo lasciò erede d'una vistosa sostanza, fu nei [...] essergli stata modello diretto.
Le più importanti notizie su E., oltre le numerose iscrizioni, si ritrovano presso AuloGellio e particolarmente nella lunga biografia che ne scrisse Filostrato. L'orazione fu edita dapprima da Aldo Manuzio (Oratores ...
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MACROBIO
Alessandro Olivieri
. Scrittore latino, noto in generale, nel Medioevo, con questo solo nome, mentre consta che il suo cognome era Teodosio. Sappiamo che un M. fu nel 410 d. C. proconsole [...] insieme i suoi Saturnali valendosi di opere di altri. Sue fonti principali furono naturalmente le Notti attiche di AuloGellio ed i Problemi simposiaci di Plutarco. Ma molte altre opere greche direttamente o indirettamente, molte altre opere latine ...
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