Scrittore ed erudito latino (sec. 2º d. C.). Fu da giovane ad Atene, dove tornò in età matura, e dove compose l'opera detta Noctes Atticae, perché ebbe origine da appunti presi nelle lunghe sere d'inverno in una rustica dimora dell'Attica; è un'opera miscellanea (in 20 libri) giuntaci quasi completa (manca il libro 8º, fatta eccezione per i titoli dei capitoli e scarsi frammenti, e sono incompleti ...
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Poeta latino (sec. 2º d. C.), amico di AuloGellio, autore di carmi scherzosi di carattere popolaresco; di lui ci sono giunti solo 5 versi. Si è voluto distinguere nella sua produzione una parte di Fescennini [...] da altri carmi Falisca, e lo si è considerato da alcuni capo di una scuola di poetae novelli che sarebbe fiorita alla fine del 2º sec. d. C ...
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Grammatico latino del 2º sec. d. C., nativo di Cartagine, maestro di AuloGellio e di Pertinace. Scrisse in esametri gli argomenti dei libri dell'Eneide e in senari quelli delle commedie di Terenzio. ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] linguaggio culturale tradizionale e nello stesso nostro modo di riferirci ai c. della letteratura. È noto - come spiega AuloGellio (Noctes Atticae, vi, 13) - che il termine designasse in Roma coloro che appartenevano alla classis più alta, dotati ...
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VALERIO Massimo (Valerius Maximus)
Arnaldo Momigliano
Scrittore latino, autore di una raccolta di detti e fatti memorabili (Factorum ac dictorum memorabilium Libri IX). L'autore è noto solo per quanto [...] ed è di incerta origine. Quando l'opera comparve Sesto Pompeo era già morto.
In nove libri (ma gli antichi, per es. AuloGellio, Notti attiche, XII, 7, 8 conobbero anche una edizione in 10 libri) vengono raccolti fatti e detti insigni divisi in 95 ...
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Filologo latino (n. Berito, od. Beirut, nella seconda metà del sec. 1º d. C.). Si dedicò specialmente allo studio della letteratura latina arcaica rimettendola in onore, in contrasto con le tendenze grammaticali [...] modernistiche avviate da Remmio Palemone. Pubblicò poco; fu tenuto in gran conto da AuloGellio e da Marziale fu detto critico temuto. Fu grammatico e critico del testo: Svetonio c'informa di una messe di osservazioni critiche di P. sulla lingua ...
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Giurista e scrittore latino (sec. 1º d. C.), ricordato da Plinio il Vecchio come legatus pro praetore ad ius dicendum in Spagna; secondo AuloGellio, scrisse un libello Ciceromastix "sferzatore di Cicerone", [...] in cui sosteneva che Cicerone aveva poca proprietà di linguaggio ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] suoi studi furono alcune epistole latine alla maniera di Orazio, brani in prosa sullo stile di Cicerone, Sallustio e AuloGellio, versi italiani e dissertazioni sull'arte poetica; ma soprattutto un'orazione pronunciata per i funerali di un gentiluomo ...
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BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] profonda amicizia ed interessi culturali: B. procurò al Salutati un Properzio ed un Catullo, ne ebbe estratti di AuloGellio e informazioni sull'autore delle tragedie attribuite a Seneca. A questi anni bolognesi, forse già anteriormente al 1373, se ...
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