L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] quella di semplici passacarte, che "non hanno mai sospettato la vera portata della riforma progettata dai Franchi" (C. Vogel). Ma promettere solennemente dai nobili romani di fare di quell'Augusto mancato il successore sul soglio di Pietro di Agapito ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] pastorale del 1799 è senz'altro più caloroso verso "l'Augusto nostro Liberatore, l'invitto difensore dei diritti della Chiesa, e costituzionali, dai quali il papato non riuscì ad ottenere una vera e propria abiura, e trentadue promossi, fra cui l ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] 'ardire d'esortare Clemente VII a "procurare il bene de la vera Chiesia" senza star tanto a preoccuparsi delle sorti del suo "pocho 10 settembre 1547, Pierluigi Farnese, quando l'Interim d'Augusta si realizza al di fuori della volontà papale e la ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] religiosa dell'autorità, che già aveva generato la venerazione di Augusto come divus: l'imperatore si fa dominus e la sua a Dio, che viene a essere, in quest'ottica, la vera e unica autorità. Da questa fonte di non univoca interpretazione discendono ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] di correggere gli errori. Inoltre nessuna opinione è totalmente vera, al punto di non aver bisogno di essere integrata di quelli che la condividono: se si tratta di un'opinione vera essi sono privati dell'opportunità di ottenere la verità in cambio ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] poi, alla metà di maggio, fu reso noto l'Interim di Augusta (cioè l'accordo voluto da Carlo V, per una momentanea pacificazione dei prelati spagnoli e tedeschi che vedevano allontanarsi una vera riforma della Chiesa. Il clima si fece più difficile ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] di storia della filosofia, come quello di Augusto Conti, contribuirono a destare quelli filosofici. fede e unadisciplina, pp. 80-81 e Pellegrino..., pp. 206-209). La vera ragione immediata del decreto, recante la data del 28 marzo (Acta Apost. Sedis ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] del 1667 lo troviamo a Wolfenbüttel, ospite del duca Rodolfo Augusto di Brunswick. Di qui passa ad Amburgo, dove rimane due si guardò bene dal farlo. Egli avrebbe taciuto sulla vera portata delle proprie scoperte soltanto per meglio sfruttarle a fini ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] di famiglia; dal matrimonio, alquanto infelice, erano nati due figli, Augusto e Ainardo, e una figlia, Giuseppina. La prematura morte di attacco per molti versi ingeneroso trovava la sua vera motivazione nel timore che le critiche giobertiane alla ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] ott. 766, due anni dopo l'assunzione al trono di Stanislao Augusto Poniatowsky, eletto con l'appoggio di Caterina II, si era aperta poetica e critica letteraria, come la dissertazione De vera carminis elegiaci natura et optima constitutione (1771) e ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita,...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...