. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] per tutti i minori. Egli dava l'assistenza e il consenso agli atti del minore e compiva quindi un ufficio analogo all'auctoritas del tutore: l'intervento del curatore rendeva validi di pieno diritto gli atti del minore e quest'ultimo non poteva più ...
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Nato a Lilla verso il 1128, morto a Cîteaux nel 1202. Insegnò probabilmente a Parigi; fattosi monaco cisterciense, partecipò, seguendo le direttive del terzo concilio del Laterano (1179), dove intervenne, [...] . Corroborando di una interpretazione razionale gli argomenti tratti dall'autorità della Scrittura e dei santi padri, quia auctoritas cereum habet nasum, id est in diversum potest flecti sensum, egli confutò (De fide catholica contra haereticos ...
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Cardinale e dotto benedettino spagnuolo, nato a Logroño nella Vecchia Castiglia, il 24 marzo 1630. Direttore degli studî nel Monastero di S. Vincenzo in Salamanca (di cui divenne anche abate), professore [...] , l'A. è conosciuto specialmente per la sua opera contro la Dichiarazione del clero gallicano del 1682, intitolata: Auctoritas infallibilis et summa Cathedrae sancti Petri, extra et supra concilia quaelibet atque in totam Ecclesiam, denuo stabilita ...
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Storico e numismatico inglese (Londra 1914 - ivi 2004), prof. di antichità classica nell'univ. di Edimburgo (1949-59), rettore delle univ. di Kharṭūm (1956-58) e di Belfast (1959-66). Ritiratosi dalla [...] monetazione romana d'età imperiale, con particolare attenzione agli aspetti dell'ideologia. Fra le opere: From imperium to auctoritas (1946); Roman anniversary issues (1950); The six main aes coinages of Augustus (1953); Roman history from coins ...
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CONTINUITÀ DELL'ANTICO (ν. S 1970, p. 725, s.v. Sopravvivenza dell'antico)
S. Settis
«Sopravvivenza», «tradizione», «influsso», «imitazione», «deduzione», «derivazione», «assimilazione», e così via: [...] antica.
Il terzo e ultimo stadio è la conoscenza dell'antico. La transizione dell'antichità (greco-)romana dalla condizione di auctoritas a quella di vetustas non segna in alcun modo una crisi dei valori e dei modelli degli Antichi. Al contrario essi ...
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LUMINARIA, DUO
DDiego Quaglioni
Nella famosa decretale Solitae indirizzata all'imperatore di Costantinopoli, presto inserita nella Compilatio III del 1210 e quindi, nel 1234, nel Liber Extra di Gregorio [...] in un ordine cosmico che è al tempo stesso un ordine politico.
Per dimostrare quanta sia la differenza tra l'auctoritas pontificia e la potestas imperiale, l'Ostiense introduce il paragone famoso del sole e della luna, interpretando la decretale ...
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PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] modello figurativo bizantino, che fece sentire - con maggiore o minore intensità a seconda dei momenti - la sua indiscutibile auctoritas iconografica e formale. L'arte di Costantinopoli aveva le sue punte avanzate di penetrazione in Italia: a Venezia ...
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secondo (secondo che)
Riccardo Ambrosini
1. La preposizione ‛ s. ' e la congiunzione ‛ s. che ' ricorrono con media frequenza nell'opera dantesca, la prima alquanto più spesso dell'altra, con più alta [...] il contenuto dell'ultima terzina del precedente discorso di Virgilio (vv. 46-48). È formalmente un'autocitazione, ove il ricordo funge da auctoritas, il passo di Rime LXVII 58 secondo che si trova / nel libro de la mente che vien meno.
2.3. Per i ...
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superinfusa
Giorgio Brugnoli
È hapax della latinità dantesca in Pd XV 28, nell'allocuzione di Cacciaguida: O sanguis meus, o superinfusa / gratïa Dei, sicut tibi cui / bis unquam coeli ianüa reclusa?, [...] . Ma deve decidere l'esame della struttura e un reale accertamento delle intenzioni di Dante.
La struttura è dichiaratamente ispirata ali'‛ auctoritas ' virgiliana (cfr. vv. 25-27 Sì pïa l'ombra d'Anchise si porse, / se fede merta nostra maggior musa ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] che feci del proemio della Monarchia. La presenza di uno sforzo eccezionale d'impegno nell'ornatus serviva a nascondere lì un'auctoritas (Sall. Catil. I I) estremamente rara per Dante.
L'usus dei classici in D., come in tutta la scuola, è legato ...
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autorita
autorità s. f. [dal lat. auctorĭtas -atis, der. di auctor -oris «autore»; propr. «legittimità»]. – 1. a. Nell’ambito giuridico e politico, la posizione di chi è investito di poteri e funzioni di comando, e la cui forza è basata da...