Camerini, Mario
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 6 febbraio 1895 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 4 febbraio 1981. Autore sensibile, dotato di malinconica ironia e di [...] il momento chiave nella costruzione di un'opera. Amava pianificare ogni aspetto delle riprese e lavorò molto sulle attrici e sui giovani principianti che poteva più facilmente plasmare, contribuendo alla formazione di molti protagonisti del cinema di ...
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Goldoni, Carlo
Emanuela Bufacchi
Una gloria del teatro italiano
Il veneziano Carlo Goldoni ha il merito di aver riformato nel 18° secolo il teatro italiano: ha, infatti, rinnovato profondamente la commedia [...] esce fuori dal nascondiglio tra la sorpresa e le risate di tutti.
Un'allegra brigata formata da dodici tra attori, attrici, un suggeritore, un macchinista, un trovarobe, inoltre otto domestici, quattro camerieri, due nutrici, bambini d'ogni età, cani ...
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CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] 'unico dato certo che, in fondo, garantiva la precaria unità della compagnia: la precisa distinzione dei ruoli scenici. Se due attrici, per esempio, si alternano nel ruolo di prima donna, aprono nel sistema dei ruoli una falla che conduce la fluidità ...
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PIERANGELI, Anna Maria
Simona Trombetta
PIERANGELI (Pier Angeli), Anna Maria. – Nacque a Cagliari il 19 giugno 1932 da Luigi e da Enrica Romiti.
Fu conquistata dal cinema sin da giovanissima – passione [...] , Luise Rainer. Minuta, con due grandi occhi intensi e un sorriso pieno di luce, la Pierangeli era molto diversa dalle altre attrici italiane. Non portava trucco, non beveva, non fumava, non aveva il permesso di uscire con un ragazzo, tutt’al più si ...
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Nacque a Tolosa verso il 1701, da Antonio e Clara Mascara. Nel 1716 risulta presente, col nome d'arte Silvia, nel ruolo di seconda amorosa a vicenda con la cugina E. Balletti, nella compagnia di Luigi [...] la B. lasciò solo intravedere quello che poteva dare sulla scena.
A Parigi la B., oltre che per le sue possibilità di attrice, si fece presto notare anche per la vivacità del temperamento e la fermezza del carattere. La sua irrefrenabile vivacità si ...
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Rainer, Luise
Riccardo Martelli
Attrice teatrale e cinematografica austriaca, nata a Vienna il 12 gennaio 1910. Raro esempio di successo improvviso ma di breve durata, è nota soprattutto per i film [...] girati nel suo periodo hollywoodiano, che durò solo cinque anni ma le procurò grande popolarità e due Oscar come migliore attrice protagonista, il primo nel 1937 per The great Ziegfeld (1936; Il paradiso delle fanciulle) di Robert Z. Leonard e il ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1932 - Brighton 2016). Figlio di ebrei emigrati dall'Europa orientale, W. è autore di commedie i cui personaggi sono costantemente calati nella realtà sociale e politica, specchio [...] (1973), Love letters on blue paper (1978), Caritas (1981), Amie Wobbler (1983), Little old lady (1988) e alcuni monologhi per attrici, ha spostato la critica sociale su un piano introspettivo. Nel 1960 con D. Lessing e S. Delaney aveva fondato il ...
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Jones, Jennifer
Maurizio Porro
Nome d'arte di Phyllis Isley, attrice cinematografica statunitense, nata a Tulsa (Oklahoma) il 2 marzo 1919. Dotata di un temperamento istintivo, che rispecchiava la sua [...] dell'immaginario.
Figlia d'arte (la sua era una famiglia di attori girovaghi del varietà), la J. decise di fare l'attrice contro il volere dei genitori, che invece volevano farla studiare. Infatti, dopo essere stata al Monte Cassino Junior College di ...
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ALMIRANTE, Italia
Riccardo Capasso
Nata a Taranto nel 1890, può essere veramente considerata una "figlia d'arte", poiché per parte sia del padre Michele sia della madre, Urania Dall'Este, proveniva [...] a San Paolo tra la fine di agosto e i primi giorni del settembre 1941.
L'A. è stata una delle grandi attrici del cinema muto ed anche una esponente del fenomeno del "divismo": realizzò un tipo di bellezza prettamente latino fatto di alterigia, bontà ...
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GABRIELLI, Giovanni, detto Sivello
Teresa Megale
Attore comico, vissuto tra il XVI e il XVII secolo, fu universalmente conosciuto con il nome d'arte di Sivello. Dotato di straordinarie capacità recitative, [...] Sivello, assurto a ideale campione di uno spettacolo purgato da presenze pericolose e diaboliche quali le attrici.
Professionista autonomo e autosufficiente, piuttosto simile agli attori che frequentavano fiere e mercati delle città cinquecentesche ...
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attrice
s. f. [dal lat. actrix -icis, come termine giuridico]. – 1. Interprete femminile di un’azione rappresentata scenicamente (v. attore): un’a. del teatro, della televisione; le a. del cinema muto; le a. del varietà. 2. Meno com. nel sign....
ingenuo
ingènuo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ingenuus, comp. di in-1 e tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.; propr. «indigeno, nativo; nato libero», poi «onesto, schietto, semplice»]. – 1. a. Di persona che, per semplicità d’animo...