Nome d’arte di Isabella Fogliazza, attrice cinematografica, televisiva e teatrale italiana (n. Ponte dell’Olio, Piacenza, 1964). Dopo qualche esperienza come Miss, nel 1983 ha esordito nel cinema con il [...] i suoi ultimi lavori si citano le pellicole Arrivederci amore ciao (2006, nomination ai David di Donatello come migliore attrice non protagonista) e Caos calmo (2008), nonché lo spettacolo teatrale Il catalogo (2011-12). Tra le sue interpretazioni ...
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Azéma, Sabine
Simone Emiliani
Attrice cinematografica francese, nata a Parigi il 20 settembre 1949. Interprete legata essenzialmente al cinema d'autore francese, ha spesso esibito una recitazione di [...] un misto di sensualità e cattiveria, è forse una delle poche attrici capaci di introdurre una vena di allegria e carnalità nei film registiche, cosicché è riuscita a trasformarsi in un'attrice-marionetta che porta sul grande schermo una gestualità e ...
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MACARIO, Erminio
Alvise Sapori
Attore, nato a Torino il 27 maggio 1902, morto ivi il 26 marzo 1980. Cominciò a recitare giovanissimo in piccole formazioni teatrali, nei paesi, preferibilmente durante [...] che viene considerata precorritrice della commedia musicale italiana e in cui ''prima donna'' era Wanda Osiris. Lanciò in seguito moltissime attrici di rivista, come per es. L. Padovani in Febbre azzurra (1945), I. Barzizza, L. Masiero, D. Gray e S ...
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Mangano, Silvana
Serafino Murri
Attrice cinematografica, di padre siciliano e di madre inglese, nata a Roma il 21 aprile 1930 e morta a Madrid il 16 dicembre 1989. Tra le interpreti più importanti del [...] amaro (1949), che le valse una carriera di attrice in produzioni internazionali altamente spettacolari nel corso degli anni in Il Decameron (1971), mentre Visconti, con il quale l'attrice girò tre dei suoi film più torbidi e decadenti, la volle ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento [...] Cenerentola a Parigi) di Stanley Donen o ancor più Breakfast at Tiffany's (1961; Colazione da Tiffany) di Blake Edwards, in cui l'attrice, con la sua innata eleganza fatta di tubini neri e di grandi occhiali da sole, lanciò uno stile più e più volte ...
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Falconetti, Renée
Alessandro Cappabianca
Attrice teatrale e cinematografica francese, nata a Sermano (Corsica) nel 1892 e morta a Buenos Aires il 12 dicembre 1946. Il suo nome rimane legato soprattutto [...] in L'Arlésienne di A. Daudet (1916). Le sue interpretazioni, piene di calore, spontaneità e temperamento, ne fecero una delle attrici teatrali più dotate della sua generazione; fu anche direttrice e regista (1929-30) del Théâtre de l'Avenue. Nel 1935 ...
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Attrice italiana (Venezia 1927 - Roma 2010). Giovanissima, nel 1945 ha iniziato a farsi conoscere come soubrette al fianco di W. Chiari, E. Macario e W. Osiris, per poi ottenere il suo primo ruolo in teatro [...] ) e Le avventure di Laura Storm (1965-66, sceneggiato Rai). Prima di ritirarsi dalle scene, negli anni Novanta è tornata in teatro con Non ti conosco più e Sorelle Materassi (tra gli altri), confermandosi come una delle più grandi attrici italiane. ...
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Bennett, Constance
Simone Emiliani
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 22 ottobre 1904 e morta a Fort Dix (New Jersey) il 24 luglio 1965. Specializzatasi durante il periodo del [...] fu una delle star che ottenne i compensi più elevati. Figlia dell'attore Richard e sorella maggiore di Barbara e Joan (anche loro attrici), interpretò il suo primo ruolo all'età di undici anni in The valley of decision (1916) di Rea Berger. Grazie al ...
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Gys, Leda
Gianluca Farinelli
Nome d'arte di Giselda Lombardi, attrice cinematografica, nata a Roma il 10 marzo1892 e morta ivi il 2 ottobre 1957. Difficile ricostruire pienamente la carriera di un'attrice [...] una diva dannunziana, in un modello di donna fatale analogo a quello imposto negli anni precedenti sugli schermi dalle maggiori attrici, come Francesca Bertini o Pina Menichelli. Da Leda senza cigno (1918), tratto da G. D'Annunzio, a Il rifugio (1918 ...
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REGÌA
Mino Argentieri
(App. II, II, p. 678)
Cinematografia. - Dagli anni Trenta in poi, nell'attività cinematografica, la r. ha acquistato caratteri tali da consentirle di esercitare un pieno controllo [...] alla direzione delle riprese e alla guida degli interpreti. In ogni parte del mondo, al divismo degli attori e delle attrici ne subentra un altro, nutrito da un pubblico provvisto di motivazioni culturali; un divismo che si basa sulla fama di ...
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attrice
s. f. [dal lat. actrix -icis, come termine giuridico]. – 1. Interprete femminile di un’azione rappresentata scenicamente (v. attore): un’a. del teatro, della televisione; le a. del cinema muto; le a. del varietà. 2. Meno com. nel sign....
ingenuo
ingènuo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ingenuus, comp. di in-1 e tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.; propr. «indigeno, nativo; nato libero», poi «onesto, schietto, semplice»]. – 1. a. Di persona che, per semplicità d’animo...