peso
péso [Der. del lat. pe(n)sum "la quantità della lana da filare assegnata per ogni giorno alle schiave domestiche presso gli antichi Romani", da pendere "pesare (con rifer. al pendere del giogo della [...] corpo C dal quale si fa derivare la forza è in quiete in un riferimento inerziale, il p. di c è semplic. l'attrazionegravitazionale da parte di C; se invece C è in moto, occorre aggiungere le forze apparenti del moto relativo; così, su un pianeta in ...
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due
due [Der. del lat. duo, f. duae] [MCS] Funzione di correlazione a d. punti: v. ordine: IV 313 c. ◆ [FBT] Modello dei d. fluidi: v. elio liquido: II 393 e. ◆ [MCC] Problema classico dei d. corpi: [...] la determinazione del moto di due corpi soggetti soltanto alla mutua attrazionegravitazionale: v. meccanica celeste: III 665 a. ◆ [RGR] Problema relativistico dei d. corpi: v. gravitazionale, moto relativistico: III 94 e. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] ordinarie, osservano la presenza di particolari insiemi di attrazione per la dinamica, la cui dimensione sembra essere principali per sostenere l'esistenza dei quark.
Le onde gravitazionali. Joseph Weber, della University of Maryland di Baltimora, ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] utilizzato da Newton per indicare l'accelerazione in un campo gravitazionale), la cui direzione positiva è tale da fare diminuire r cui Saturno è soggetto sono l'attrazione solare, ossia Θ/[r2+z2]=Θcos2ψ/r2, e l'attrazione esercitata da Giove, J/v2, ...
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Simulazione, modelli di
Italo Scardovi
Modelli e simulazioni nella scienza
Secondo l'etimo latino, 'simulare' sta per 'render simile', come vuole la sua derivazione da similis; e tuttavia il verbo ha [...] attorno alla propria stella; questi attratti dalla forza gravitazionale, quelli avvinti dal segno opposto delle rispettive limite), avrebbe saputo comprendere: dalla gravità come attrazione tra corpi alla gravità come modificazione geometrica dello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ottaviano Fabrizio Mossotti
Leo Liberti
Mossotti fu una figura scientifica di rilievo nell’ambito della fisica matematica di metà Ottocento. Oggi è noto soprattutto per la relazione di Clausius-Mossotti, [...] che proponeva un’unificazione delle forze elettrica e gravitazionale, era notevolmente in anticipo rispetto al suo tempo sono attirati dalle molecole materiali. Tutte queste forze d’attrazione e di repulsione sono proporzionali alle masse in ragione ...
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ALMANSI, Emilio
Nicola Virgopia
Nato il 15 apr. 1869 a Firenze, si laureò a Torino in ingegneria industriale nel 1893 e nel 1896 in matematica. Dall'anno seguente fu assistente di V. Volterra per la [...] . von v. Lu- Seeliger riguardano l'aspetto gravitazionale e sono rivolte alla distribuzione statistica dei corpi celesti sue memorie lincee (1913), egli dimostra che l'attrazione risultante di un numero infinito di corpi celesti risulta indeterminata ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] e calcoli difficili, che hanno per fondamento un principio [di attrazione] che a me pare assurdo" (Oeuvres, IX, p. 538 soggetti ad azioni a distanza (come nel caso della forza gravitazionale di cui parla Newton nei Principia), ma a qualunque corpo ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Christiaan Huygens
Gianfranco Mormino
Christiaan Huygens
Gli anni di formazione e le prime ricerche
Christiaan Huygens, appartenente a un'importante famiglia [...] Huygens nell'intento di determinare la costante di accelerazione gravitazionale: il peso di un corpo, infatti, equivale respingersi totalmente è invece, a suo parere, il principio dell'attrazione. Sul terzo punto di divergenza, la natura dello spazio ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] suggeritagli dalla lettura di G. A. Borelli) che l'attrazione tra i pianeti e il Sole fosse inversamente proporzionale al quadrato le maree sono spiegate come un effetto congiunto dell'azione gravitazionale del Sole e della Luna; viene messo a punto ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...