DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] il papa e l'imperatore. Era, per il nunzio, l'ultimo atto di quella che definiva al Gualteruzzi, la sua "fallitissima legatione", terminata condensano in un unico componimento l'esito "penitenziale" del Petrarca narrativo, sino alla rappresentazione ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] Celano il momento dell'abbandono della precedente forma di vita penitenziale viene collocato in occasione dell'ascolto di una messa alla .
Con il coinvolgimento di F., dunque, era in atto un processo istituzionale, nel cui ambito anche i frati ...
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BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] sua il B. rispose con duttilità estrema, ponendo in atto quella sua capacità singolare di recepire le istanze dell' Milano col titolo Il monte Calvario, che bene esprime la contrizione penitenziale e i sensi di fuga dal mondo che ormai lo pervadevano ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] Scrittura non rivelasse che il movimento trae origine da un atto di volontà divina (V, c. 115v). Giunto C. Leonardi, Bologna 1996, pp. 71-75, 80; C. Iannella, Aspetti penitenziali in frate G. da P., in I frati predicatori nel Duecento, Verona 1996, ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] assoluto rilievo - sia il lodatissimo ballo della moscacieca del Pastor fido (atto III, scena II).
Del 1581 è l'iscrizione del G. e d'encomio - conclusa da una lirica di sapore penitenziale. Resta comunque calzante, in attesa di un'adeguata ...
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COSTANTINO II, papa
*
Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), la prima volta che viene citato dalle fonti a noi note, nel 767, appare insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra [...] . La sessione si concluse con una solenne cerimonia penitenziale ed espiatoria, durante la quale il clero e laicato nella scelta del papa, riducendo tale intervento al semplice atto formale dell'omaggio che avrebbe dovuto porgere al nuovo papa. ...
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DOLCINO
Giovanni Miccoli
Sconosciuta è la data della sua nascita, che va collocata presumibilmente nella seconda metà del '200. Variamente indicato ne è il luogo, anche se si può ritenere con una buona [...] cui aveva dato inizio, intorno al 1260, la predicazione penitenziale di Gerardo Segarelli.
Le notizie sulle origini e lo era di quel tribunale. Questa sua lettera, dunque, è il primo atto che ci risulti del breve e intenso periodo in cui D. fu ...
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FASANI, Raniero
Raniero Orioli
Nacque probabilmente a Perugia, verso l'inizio del sec. XIII.
Fino al 1260 le notizie sul F. sono a tal punto incerte e soffuse di leggenda da farlo talora confondere [...] la singolare e fulminea fortuna. L'esistenza di fraternite penitenziali non è certo una novità posteriore al 1260, e s "la consacrazione pubblica del movimento per mezzo di un atto del Comune" (Cecchini).
E con tale pubblico riconoscimento ben ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] meccanismo che, costruito per "scherzo" o svago o precetto penitenziale, in ogni caso poggia sulle solide basi di un' 1609 e poi a Napoli da Gargano e Nucci nel 1615: nell'atto I, scena I si ricorda Filippo III di Spagna, successore di Filippo ...
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CALLISTO II, papa
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la [...] alle investiture. Le reazioni in ambito ecclesiastico furono violente: l'atto del pontefice fu tacciato di eresia, si profilò la minaccia il re in seno alla Chiesa senza nessuna particolare cerimonia penitenziale. Una lettera di C. II del 13 dicembre ...
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penitenziale
agg. [der. di penitenza; il lat. tardo paenitentialis è attestato soltanto come s. m., con il sign. di «confessore, penitenziere»]. – 1. Di penitenza, che riguarda la penitenza, come pentimento o come pratica religiosa: opere...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...