ANTAIOS (᾿Ανταῖος, Antaeus)
P. Orlandini
2°. - Scultore greco nominato soltanto da Plùiio (Nat. hist., xxxiv, 52) fra gli artisti dell'Olimpiade CLVI (156-152 a. C.), allorché, secondo il concetto neoclassico [...] della fonte di Plinio (Apollodoro), ...ars revixit, vale a dire si sviluppò decisamente nell'ambito classicistico della tradizione attica.
Bibl: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 535; C. Robert, in Pauly-Wissowa, I, c. 2343, s. v., ...
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Arte
Recipiente a forma di calice, vaso o ciotola, usualmente senza anse, con piede tondo e corto stelo; presenza o aspetto di anse, piede e stelo sono però elementi variabili. I primi esemplari (sin da [...] età micenea) furono in ceramica o in metallo. È noto il tipo creato dalla ceramica attica (kylix). Una variante bassa e allargata, priva di piede e di anse, è la patera. A partire dal Medioevo si diffonde una produzione più diversificata, per forme, ...
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ITYS
B. Conticello
(῎Ιτυς, ῎Ιτυλος). − Figura mitica collegata alla leggenda dell'usiguolo pervenutaci in numerose versioni.
Secondo la più antica, il giovanetto è figlio di Zethos tebano e di Aedon, [...] ). Tanto forte fu il dolore di Aedon che gli dèi ne ebbero pietà e la mutarono in usignolo. La leggenda più nota, di origine attica, considera I. figlio di Procne e di Tereo, re di Tracia. Procne era, a sua volta, la figlia di Pandione, re di Atene ...
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PHILOXENOS (Φιλόξενος, Philoxenus)
P. Moreno
1°. - Pittore di Eretria, forse del demo attico di questo nome, o della città dell'Eubea. È noto da Plinio, che lo ricorda con Ariston ed Aristeides tra i [...] , alla fine del IV sec. a. C.
L'età di Ph. si ricava, oltre che dalla successione dei pittori della scuola tebano-attica tracciata da Plinio, dalla notizia che Ph. lavorò per Cassandro, re della Macedonia dal 316 al 298 a. C. Plinio ricorda solo due ...
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Museo d'arte fondato nel 1974 a Malibù, presso Los Angeles, dal petroliere e finanziere statunitense J.P. Getty (1892-1976), mecenate eccentrico che accumulò nel corso della sua esistenza un'imponente [...] raccolta di opere d'arte e di reperti archeologici. Tra le opere esposte, una raccolta di antichità greche e romane (Kore attica del 6º sec. a. C.; replica romana dell'Eracle di Scopa; statua bronzea, lisippea, trovata in mare presso Ancona, ecc.) e ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
14°. - Scultore ateniese del I-II sec. d. C., figlio di Potamon.
Noto per aver firmato una base in marmo rinvenuta a Kosanos (Macedonia), che doveva reggere alcune statue [...] commissionategli da un Amyntos, figlio di Amyntos. L'artista ateniese, pur essendo sicuramente di epoca romana, imita la scrittura e l'ortografia attica del V sec. a. C.
Bibl.: Suppl. Ep. Gr., I, 1923, n. 269. ...
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GERAS (Γῆρας)
A. Comotti*
Personificazione della vecchiaia, ipostatizzata in un vecchio ritenuto figlio della Notte (Hesiod., Theog., 225).
Ha una parte nel ciclo di Eracle, ma poiché la lotta dell'eroe [...] . 5, iii, i c, tav. 48, 2; J. D. Beazley, Red-fig., p. 440, i. Pelìke di Villa Giulia: G. Q. Giglioli, Una pelike attica da Cerveteri nel Museo di Villa Giulia a Roma con Herakles e Geras, in Studies Presented to D. M. Robinson, II, S. Louis 1953, p ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] oltre che di un koùros anche di una sfinge funeraria, del Dipylon (Atene, Museo Nazionale), si è veduto che la scuola attica, che più di ogni altra era a contatto con influenze esterne per il ruolo predominante sostenuto da Atene, anche come centro ...
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PRONOIA (Πρόνοια)
A. Bisi
Epiteto di Atena, alla quale era dedicato un tempio, secondo quanto è tramandato dalla tarda tradizione scoliastica, ἐν τῶ ἀκρῷ τῆς ᾿Αττικῆς, cioè al Capo Sunio o, più verosimilmente, [...] al Capo Zoster. L'appellativo viene spiegato col fatto che Atena soccorse Leto in preda alle doglie del parto, guidandola dall'Attica a Delo. Il culto di Atena P. è infatti testimoniato a Delo e a Delfi; più tardi l'epiteto fu interpretato nel senso ...
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ORFEO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C.
Dipinge grandi vasi con figurazioni mitiche di considerevole sviluppo in uno stile grave e [...] della intonazione patetica e magniloquente della cerchia di Polygnotos. La crisi in cui viene a trovarsi la pittura di vasi attica in questo periodo è bene esemplificata nell'acuto contrasto che è dato avvertire nel Pittore di O. tra i contorni ...
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atticismo
s. m. [dal lat. atticismus, gr. ἀττικισμός, nel sign. retorico]. – 1. Vocabolo, forma o espressione particolare del dialetto attico, in quanto si ritrova in opere di antichi scrittori greci. 2. Corrente puristica assai diffusa nella...