CASANOVA, Francesco
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Genova il 1ºdic. 1841 da Giacomo a da Angela Scala. Impiegato presso la libreria Le Beuf di Genova, fu inviato a Torino nel 1872 per gestire una succursale [...] doveva poi procurargli vasta notorietà. Nel 1876 stampava il romanzo di R. Sacchetti Cesare 1927.
Fonti e Bibl.: Torino, Arch. stor. d. Comune, Stato civile, Registro attidi morte, anno 1927; La Gazzetta del Popolo, 18 giugno 1926; necr. in Il ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Francesco
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Foligno, nella villa "La quiete", il 20 ott. 1886 da Ugo e dalla sua seconda moglie Laura Altieri. Compiuti in Roma gli studi classici, [...] XXVI legislatura ed ebbe il suo primo momento dinotorietà nella votazione che determinò la caduta del gabinetto al potere. Però non mi pare ancora giunto questo momento" (Atti Parlam., Camera dei Dep., legislatura XXVI, 1ª sess., Discuss., ...
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CASTELLI, Giovanni
Giulio Pane
Nacque a Napoli nel 1825, figlio di Giovanni e di Elisabetta Manetta, e vi compì i suoi studi presso la sezione di architettura dell’Istituto di belle arti, dove nel 1848 [...] Di un disegno di restauro al duomo di Bari. Relazione, Napoli 1884).
Non prive di una certa romantica eleganza, le numerose fabbriche civili del C. gli valsero stima e notorietàAttidi Morte, Sez. Chiaia, 50, 1902; Napoli, Archivio d. Accad. di ...
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GAROPOLI, Girolamo
Lucinda Spera
Nacque a Corigliano Calabro nel Cosentino probabilmente nel 1605. Non abbiamo notizie riguardanti la sua formazione e gli studi seguiti. In politica fu un convinto oppositore [...] l'autore della Censura fosse lo stesso G. in cerca dinotorietà; da altri biografi l'accademico Partenio fu invece identificato con in tre atti (ristampata nel 1670) in cui si narrano le disavventure di un giovane schiavo che, scopertosi di stirpe ...
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MUFFONE, Giovanni
Wladimiro Settimelli
– Figlio di Antonio e di Teresa Gay, nacque a Cuneo il 10 febbraio 1859, in un'agiata famiglia della buona borghesia locale, forse – ma non vi sono conferme al [...] Giacinta), rimase probabilmente vedovo già prima di trasferirsi nel Beneventano.
La sua notorietà e il suo nome sono legati all il 18 settembre 1927.
Fonti e Bibl.: Cortemilia, Arch. comunale, Attidi morte, n. 33; H. Gernsheim - A. Gernsheim, Storia ...
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BARETTI, Eraldo
Mario Quattrucci
Nacque a Mondovì il 18 apr. 1846; compiuti gli studi classici, si trasferì a Bologna e quindi all'unìversità di Torino, laureandosi in giurisprudenza (1870). Di questo [...] i vantaggi della raggiunta notorietà: morì improvvisamente a Roma il 5 genn. 1895.
Pur nei limiti di una visione provinciale e attidi comicità a tratti irresistibile, sviluppati su una trama leggerissima: l'azione gravita intorno alla figura di un ...
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BALCIANI, Giovanni, detto Bremio
Alfredo Cioni
Della famiglia Balciani si hanno documenti che risalgono alla prima metà del sec. XIV quando un Giovanni era "publicus imperiali et apostolica authoritate [...] modesta, ma è indubbio che egli dové godere di considerevole notorietà. Come maestro, il suo insegnamento non ha cognome Balciani non compare.
Fonti e Bibl.: Torino, Arch. di Stato, Attidi lite, a. 1524; Torino, Arch. della metropolitana, 25 ag ...
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BARESE, Francesco
Ada Zapperi
Nacque a Napoli nella prima metà del sec. XVII I. Il suo nome appare per la prima volta nel 1739 nel cartellone della compagnia di guitti che agiva, a Napoli in una specie [...] , e tutto lascia supporre che vi rimase per lunghi anni a giudicare dagli attidi pagamento, dai quali risulta anche la sua collaborazione con Francesco Massaro.
Nel 1772 è di nuovo a Napoli, ma ormai egli ha abbandonato la maschera per assumere più ...
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Drammaturgo e narratore statunitense (Madison 1897 - Hamden, Conn., 1975). Studiò per alcuni anni in Cina (1906-14), al seguito del padre che vi fu console; diplomatosi alla Yale University, studiò archeologia [...] di tecniche sperimentali in cui predomina l'influsso espressionista. Con Our town, dramma in 3 atti ambientato solo negli USA, tra gli anni Quaranta e Cinquanta: notorietà che si sarebbe peraltro fortemente ridimensionata nei decennî successivi. Da ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] travagliato, ma coincidente con la creazione di statue di suprema qualità e notorietà (e, naturalmente, con una contenuta nel Credo.
Dall’altra parte i dannati sprofondano in atti disperati e rabbiosi, già tormentati da diavoli orridi e beffardi che ...
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notorio
notòrio agg. [dal lat. tardo notorius «che rende noto», der. di notus, part. pass. di noscĕre «conoscere» e agg. (v. noto1)]. – Riferito a fatto, situazione o condizione, pubblicamente noto, che è a conoscenza di più persone o di un’intera...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...