Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] dalle psicosi allucinatorie, dalle pseudoallucinazioni ossessive, dalle psicosi iperimmaginative, alle inibizioni nevrotiche dell’i., alle atrofie immaginative degli oligofrenici e dei dementi. La perdita del controllo sui contenuti dell’i. è uno ...
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Consta d'un complesso d'organi destinati alle funzioni di nutrizione dell'individuo; a sottoporre gli alimenti a modificazioni chimiche e fisiche tali, che una parte di essi possa essere assorbita e utilizzata [...] , ecc.
La lingua per parte sua va soggetta a varie malattie infiammatorie (glossiti) a tumori (adenocarcinomi), a paralisi, ad atrofie, a turbe della sensibilità, ad anomalie congenite ed ereditarie di conformazione. Fra quest'ultime è nota la lingua ...
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Il cervello è la parte più importante dell'apparecchio nervoso. Questo risulta di organi centrali e di organi periferici, i nervi, che collegano i centri con le parti periferiche di senso e di moto. Nei [...] 'arresto di sviluppo del verme e l'isolamento dei due lobi asimmetrici. Per disturbi molto precoci nell'organogenesi, l'atrofia di un emisfero cerebrale può coincidere con quella del lobo cerebellare opposto; non è frequente la sua partecipazione all ...
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. Biologia. - Alla parola eredità intesa in senso biologico associamo comunemente il concetto dell'ineluttabile: tutti siamo convinti cioè che il divenire d'un individuo, almeno per una gran parte delle [...] a dire le modificazioni anormali di sviluppo in seguito al diretto influsso dell'ambiente esterno, le ipertrofie o le atrofie degli organi, dovute all'uso oppure al disuso, non sarebbero ereditabili, o per meglio dire non sarebbero reversibili, come ...
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Riflesso
Alberto Muratorio
In fisiologia si definisce riflesso (dal latino tardo reflexus, derivato di reflectere, "riflettere") la risposta motoria o secretoria che si svolge automaticamente, e quindi [...] da interessamento della via afferente (tabe dorsale o malattia di Friedreich), o della via efferente (poliomielite, atrofie muscolari mielopatiche) oppure di entrambe le vie (siringomielia, polinevriti o radicoliti). L'areflessia può anche esprimere ...
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COLELLA, Rosolino
Bruno Brundisini
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Nacque a Città Sant'Angelo (Pescara) il 4 febbr. 1864 da Luigi, medico, ed Anna De Pasquale. Compì i primi studi nel collegio Cicognini di Prato insieme con G. [...] -349, per cui ebbe il premio "Fondazione Fossati" del R. Istituto lombardo di scienze e lettere; Sulla patogenesi delle atrofie muscolari e sui disturbi psichici nella tabe, in Riforma medica, XIV (1898), 2, pp. 305 ss.; Influenza dell'alimentazione ...
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Musicoterapia
Renzo Luca Carrozzini
Il termine indica l'uso dell'espressione musicale (in quanto forma di comunicazione non verbale) e/o dei singoli elementi musicali ‒ suono, ritmo, melodia e armonia [...] più valorizzati, apprezzati e sicuri di sé; sono meno isolati e possono superare handicap dovuti a malformazioni e atrofie da disuso. La maggioranza delle scuole attualmente esistenti abbraccia questo indirizzo teorico. La musicoterapia d'ascolto o ...
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PROSTATA (dal gr. προστάτης)
Primo DORELLO
Nicola PENDE
Ermanno MINGAZZINI
La prostata è un organo ghiandolomuscolare, che circonda la parte iniziale dell'uretra maschile, uretra prostatica: è situata [...] da germi banali, le forme catarrale e ghiandolare sono le più importanti: l'ascesso cronico, la caverna prostatica e l'atrofia fibrosa sono esiti più rari.
I sintomi della forma catarrale e ghiandolare si riassumono in una minzione stentata, a volte ...
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Parkinson, morbo di
Giorgio Bernardi
Antonio Pisani
Paolo Stanzione
Descritto per la prima volta nel 1817 da J. Parkinson, tale morbo è una patologia degenerativa a eziologia sconosciuta. Il principale [...] e/o in patologie degenerative di più sistemi. Tali patologie vengono oggi comunemente chiamate con la locuzione generica di atrofie multisistemiche (MSA, Multi system atrophy).
L'evoluzione clinica del quadro negli anni successivi alla diagnosi, e in ...
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Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] , ischemia, rotture vasali, stravasi emorragici), le neuriti ottiche su base infettiva o tossica, le malattie degenerative responsabili di atrofie primitive o secondarie, come la tabe o la sclerosi multipla.d) Cecità corticale. È per lo più dovuta a ...
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atrofia
atrofìa s. f. [dal lat. tardo atrophĭa, gr. tardo ἀτροϕία, comp. di ἀ- priv. e tema di τρέϕω «nutrire»]. – In biologia, riduzione di volume di tessuti e organi animali e vegetali, dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule...
atrofico
atròfico agg. [der. di atrofia] (pl. m. -ci). – Che è in stato di atrofia: muscolatura a.; organi, tessuti atrofici; fig.: un cervello a.; enti, istituzioni atrofiche.