POLINEVRITE (dal gr. πολύς "molto" e νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
S'intende con questa parola l'affezione infiammatoria di parecchi nervi contemporaneamente. Può avere, schematicamente, due grandi [...] con lievi astenie muscolari, che si vanno in seguito aggravando progressivamente fino alla completa paralisi, con atrofie muscolari gravi e importanti alterazioni, sia qualitative che quantitative, dell'eccitabilità elettrica. I riflessi tendinei e ...
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PARKINSON, James
Vittorio Challiol
Medico, nato a Hoxton (Middlesex, Inghilterra) l'11 aprile 1755, morto a Londra il 21 dicembre 1824. Esercitò la medicina quasi costantemente a Londra: ingegno multiforme, [...] del locus niger e del globus pallidus. Si tratta specialmente di alterazioni a carattere degenerativo, con atrofie, sclerosi, rigonfiamenti cellulari. Si rilevano inoltre distruzione di alcuni sistemi di cellule della nevroglia, alterazioni vasali ...
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FRÖHLICH, Sindrome di
Nicola Pende
Così detta dal nome del neurologo austriaco contemporaneo Alfred Fröhlich e conosciuta anche col nome d'adiposità ipofisaria o sindrome adiposogenitale tipo Fröhlich, [...] genitale s'arresta, quando la malattia s'instaura nell'età della crescenza. Nell'età adulta compare impotenza, frigidità, atrofia degli organi genitali. Anche lo sviluppo scheletrico viene ostacolato e può aversi quindi il passaggio a una forma d ...
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neurodegenerativo
Nadia Canu
Le malattie neurodegenerative
Le malattie neurodegenerative sono accomunate dalla perdita progressiva di popolazioni neuronali in specifici sistemi neuronali (non accompagnata [...] , di tipo ipocinetico (PD e SLA) e di tipo ipercinetico (HD); atassia (eredodegerazioni spinocerebellari, atrofie cerebellari degenerative).
Eziologia
Solo una piccola percentuale delle malattie neurodegenerative è dovuta a mutazioni geniche che ...
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Infermità caratterizzata da contrazioni muscolari, complicate da movimenti involontarî, che colpisce a preferenza i ragazzi da 5 a 15 anni e il sesso femminile più del maschile. Ha stretti rapporti col [...] assai meno gravi che nella forma precedente; la corea elettrica o di A. Dubini, con movimenti muscolari violenti e improvvisi e spesso con atrofie e paralisi muscolari; la corea di Bergeron, con spasmi ritmici violenti, a decorso benigno, ecc. ...
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Affezione infiammatoria del midollo spinale, primitiva o trasmessa dalle meningi (meningomielite). Può limitarsi al midollo o interessare tutto il sistema nervoso centrale (encefalomielite), può colpire [...] più rare, sono per la maggior parte rappresentate dalle meningomieliti luetiche. L’inizio è subdolo, con progressiva comparsa di paralisi spastica associata ad atrofie muscolari e disturbi sfinterici, meno costanti sono i disturbi delle sensibilità. ...
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sclerosi Profonda alterazione della struttura di un tessuto o di un organo, caratterizzata da addensamento delle formazioni connettivali di sostegno, da corrispondente atrofia delle cellule parenchimali [...] multipla). S. laterale amiotrofica Descritta primitivamente da J.-M. Charcot, è dovuta a un processo atrofico degenerativo che colpisce prevalentemente, se non esclusivamente, vari elementi del sistema della motilità volontaria: maggiormente colpite ...
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Processo selettivo per cui una sequenza percettiva o rappresentativa assume, nell’attività mentale cosciente del soggetto, un netto risalto sul contesto in cui è inserita. Si distingue l’a. volontaria [...] , mentre la diminuzione (aprosexia) è propria delle condizioni di disturbo organico della coscienza (obnubilamento, torpore), di atrofie cerebrali iniziali (demenze presenili e senili) o di schizofrenie. Tipica è la labilità dell’a. nei fanciulli ...
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. È una pratica fisioterapica, ideata dal chirurgo tedesco August Bier (v.), che consiste nel provocare una iperemia attiva o passiva con l'intendimento di curare processi infiammatorî acuti e cronici. [...] .
I pericoli di eventuali complicazioni riferiti da qualche autore e che sarebbero rappresentati dallo stabilirsi di atrofie muscolari, di parestesie, di anestesie, di edemi duraturi, di trombosi venose, di linfangiti, possono essere ritenuti ...
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RADIODERMITE
Mario Truffi
L'azione dei raggi Röntgen, del radio e delle sostanze radioattive può determinare sopra la superficie cutanea delle alterazioni di grado vario. Gli apparecchi esatti di misurazione [...] o di materie radioattive. Nella parte esposta l'epidermide si dissecca e si desquama; compaiono ragadi, si hanno atrofie e spesso, col tempo, formazioni di chiazze ipercheratosiche, che sono frequentemente punto di partenza di gravi tumori epiteliali ...
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atrofia
atrofìa s. f. [dal lat. tardo atrophĭa, gr. tardo ἀτροϕία, comp. di ἀ- priv. e tema di τρέϕω «nutrire»]. – In biologia, riduzione di volume di tessuti e organi animali e vegetali, dovuta alla diminuzione di volume delle singole cellule...
atrofico
atròfico agg. [der. di atrofia] (pl. m. -ci). – Che è in stato di atrofia: muscolatura a.; organi, tessuti atrofici; fig.: un cervello a.; enti, istituzioni atrofiche.