Musicista statunitense (Portland, Oregon, 1917 - Lafayette, Indiana, 2003). Allievo di H. Cowell e di A. Schönberg, compose opere teatrali, balletti, lavori strumentali (con largo uso delle percussioni), [...] liriche per canto con pianoforte e con orchestra, in un linguaggio oscillante fra la politonalità, l'atonalità e la dodecafonia. ...
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Musicista tedesco (Monaco 1905 - ivi 1963). Cominciò ad affermarsi come compositore nel 1935, ma, osteggiato dal regime nazista, emerse soprattutto dopo la fine della guerra, ponendosi fra i più noti musicisti [...] della sua generazione. Pur adottando spesso forme classiche, egli si valse di un linguaggio fortemente influenzato dall'atonalità della dodecafonia. Fra i suoi lavori figurano l'opera teatrale Des Simplicius Simplicissimus Jugend (comp. 1934, rappr ...
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Musicista polacco (n. Varsavia 1927). Dopo gli studî al conservatorio di Varsavia, ha frequentato i Ferienkurse di Darmstadt (1957-60), interessandosi anche di musica elettronica ed effettuando ricerche [...] neo-barocco di K. trova la sua migliore esemplificazione nel Preludio e Passacaglia (1953), per orchestra. Dall'accostamento all'atonalità, quando non anche alla musica seriale, è nato Musique en relief, per orchestra, presentata a Darmstadt nel 1959 ...
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Musicista tedesco (Karlsruhe 1952 - Ettlingen 2024). Allievo di E. Werner, K. Stockhausen e K. Huber, autore prolifico e tra i contemporanei più eseguiti nel mondo è considerato un caposcuola della cosiddetta [...] . Dotato di una singolare versatilità di linguaggio, grazie al recupero di concezioni formali tardoromantiche e della prima atonalità, pur senza concessioni a nostalgie stilistiche, R. si è imposto come uno degli autori più interessanti della ...
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Musicista (Vienna 1885 - ivi 1935). Dapprima autodidatta, dal 1904 al 1910 studiò regolarmente con A. Schönberg, divenendo uno dei suoi più insigni allievi e uno dei principali rappresentanti della nuova [...] lavori concepiti nell'ambito della musica dei tardo romanticismo, dal 1909 B. adottò l'atonalità e anche il Wozzeck è scritto in un libero linguaggio atonale: quest'opera sollevò al suo apparire grande scalpore, sia per la novità del suo linguaggio ...
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CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] per me e, con l’entusiasmo del neofita, cambiai il mio modo di comporre» (ibid.). All’interesse per l’atonalità di Schönberg, per la scrittura ritmica di Stravinskij, per l’elaborazione dodecafonico-seriale di Webern, fece seguito, grazie all ...
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Schonberg, Arnold
Luisa Curinga
Dalla crisi della tonalità alla dodecafonia
Compositore austriaco della prima metà del Novecento, Arnold Schönberg espresse con profonda partecipazione la crisi e la [...] costituì la cosiddetta seconda scuola di Vienna, che ebbe un’enorme influenza sui musicisti del secondo dopoguerra.
Il periodo atonale
Gli anni 1907-13 videro una intensa attività compositiva, con lavori quali i Quindici Lieder op. 15 (1908), i ...
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LORENZONI, Renzo
Simone Ciolfi
Nato a Padova il 10 dic. 1887 da Vitaliano e Adele Torre, studiò pianoforte nella sua città sotto la guida di Cesare Pollini e composizione con Oreste Ravanello.
Nel 1908 [...] musicale: negli anni del fascismo condivise le idee culturali del regime scagliandosi contro l'espressionismo e l'atonalità e rimanendo esecutore privilegiato di autori come Pizzetti, del quale interpretò in prima esecuzione assoluta la sonata ...
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LUALDI, Adriano
Virgilio Bernardoni
Nacque il 22 marzo 1885 a Larino, nel Molise, da Riccardo e da Italia Vianello Moro. Studiò con Stanislao Falchi al liceo musicale di S. Cecilia di Roma, dove portò [...] disapprovando "l'applicazione puramente scientifica, fredda, crudele, senz'anima [(] delle nuove teorie della dodecafonia, della atonalità, della politonalità" (Viaggio musicale in Italia, p. 49). Inoltre, giudicò A. Schönberg un "tragico scocciatore ...
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CONTILLI, Gino
Sergio Martinotti
Nato a Roma il 19 aprile dell'anno 1907 da Maurizio e da Anna Colarossi, fu "fanciullo cantore" alla basilica di S. Giovanni in Laterano sotto la guida di R. Casimiri. [...] " ed era proprio questo impegno intellettuale a condurlo, nella creazione musicale, ad una mediazione accorta tra l'atonalità dodecafònica ed una tonalità "allargata", ossia a formulare le sue trame musicali secondo un'indeposta esigenza ed evidenza ...
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atonalita
atonalità s. f. [der. di atonale]. – In musica, sistema armonistico privo di una sintassi tonale, in cui cioè i rapporti che vengono a determinarsi nella compagine armonica non dipendono da relazioni con un suono fondamentale (tonica),...