Origine degli elementi
DDonald D. Clayton
di Donald D. Clayton
Origine degli elementi
sommario: 1. Introduzione. 2. Origine cosmologica. 3 Sintesi nelle stelle quasi stazionarie. 4. Nucleosintesi esplosiva [...] la sede in cui vengono sintetizzati tutti gli elementi pesanti.
3. Nel 1952 J. Merrill rilevò la presenza di alcune righe atomiche del tecnezio nello spettro delle atmosfere di stelle di tipo S. Sulla Terra il tecnezio non si trova in natura, perché ...
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A parte i colori di interferenza e di diffrazione che non sono dovuti a sostanze colorate, i colori di assorbimento richiedono necessariamente la presenza di una sostanza colorata, che ci appare tale perché [...] oppure, a uno stato che sta come in mezzo ai varî elettromeri, essendo gli elettroni non stabilizzati su di un detemiinato atomo del complesso non-saturo, venendosi a originare un vero "ibrido" fra le varie forme limiti (stato mesomero o di risonanza ...
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Materiale composto da due o più elementi chimici di cui quello presente in maggiore quantità deve essere un metallo. Fra i metalli, soltanto rame e piombo possono essere utilizzati non legati, tutti gli [...] inclusi anche nuclei di un non metallo; la condizione fondamentale perché ciò avvenga è che il raggio atomico dell’atomo incluso sia molto minore del raggio atomico del metallo di base; ne sono un esempio le l. ferro-carbonio come l’austenite. Nelle ...
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Chimica
Fenomeno per il quale due o più composti chimici aventi proprietà diverse hanno la stessa formula grezza ma diversa formula di struttura, oppure hanno la medesima formula di struttura ma diversa [...] struttura
I. di catena
È presentata dai composti alifatici e ciclo-alifatici ed è dovuta alle diverse possibili disposizioni che gli atomi di carbonio assumono nella catena o nell’anello: esempi di questo tipo di i. sono il butano, CH3CH2CH2CH3, e l ...
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Kopp Herman Franz Moritz
Kopp 〈kòp〉 Herman Franz Moritz [STF] (Hanau 1817 - Heidelberg 1892) Prof. di chimica nell'univ. di Giessen (1843), poi in quella di Heidelberg (1864). ◆ [CHF] Legge di K.: il [...] elemento solido è lo stesso sia allo stato libero che in quello combinato. ◆ [CHF] [TRM] Legge di K. e Neuan, o dell'additività dei calori atomici: il calore molecolare di un composto solido è uguale alla somma dei calori molecolari dei componenti. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Atomi, molecole e ioni
John Servos
Atomi, molecole e ioni
La città di Lubecca è stata l'insolita scena dello svolgimento di un dramma intellettuale [...] degli elettroni (come qualcuno, ma non Thomson, la chiamò) e il loro doppio ruolo di unità di carica e di componenti degli atomi. Nei Paesi Bassi, il fisico Hendrik Antoon Lorentz (1853-1928) calcolò il valore del rapporto tra la carica e la massa di ...
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nucleo
nùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] massa la somma A dei due, A=Z+N; questo numero approssima all'intero la massa del n., misurata in unità di massa atomica, mentre Z dà la carica elettrica, sempre positiva, del n., espressa in valore assoluto della carica del-l'elettrone e, al tempo ...
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Chimico (Neuende, Jever, 1794 - Schöneberg, Berlino, 1863). Discepolo di J. G. Berzelius, successe a M. H. Klaproth nel 1825 all'università di Berlino. Compì fondamentali ricerche sul rapporto tra forma [...] sostanze diverse e somiglianza delle loro formule di costituzione; queste ricerche contribuirono notevolmente alla determinazione di pesi atomici corretti e lo stesso M. determinò quello del selenio sulla base delle analogie cristallografiche tra i ...
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Chimico (Gottinga 1788 - Heidelberg 1853), prof. di chimica e di medicina a Heidelberg; è noto per importanti ricerche sui complessi del ferro e del cianogeno e sull'acido gallico. Compì importanti lavori [...] razionalizzazione delle conoscenze chimiche nella prima metà dell'Ottocento, anche se recepì tardivamente la teoria atomica e l'uso dei pesi atomici; coniò diversi termini (estere, chetone, ecc.) per individuare i gruppi funzionali organici. La sua ...
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Chimico (Strasburgo 1816 - ivi 1856), allievo di J. von Liebig e di J.-B. Dumas, professore alle università di Montpellier (1844) e di Strasburgo (1855). Uno tra i più eminenti chimici francesi intorno [...] L. Laurent introdusse la teoria dei tipi, secondo la quale le molecole organiche sarebbero formalmente derivate da pochi raggruppamenti atomici fondamentali. Anche se non sopravvisse a lungo ai suoi fondatori, la teoria ebbe una grande importanza in ...
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atomico
atòmico agg. [der. di atomo] (pl. m. -ci). – 1. Attinente all’atomo: calore a., massa a.; numero a., numero che esprime quanti sono i protoni esistenti nell’atomo di un dato elemento chimico, e in base al quale si stabilisce la posizione...