Antica farsa romana con maschere fisse (per es. Bucco, Dossenno, Macco, Pappo) e dallo spirito grossolano. Ebbe dapprima linguaggio e carattere popolare e contadinesco; prese forma letteraria al tempo di Silla e si usò recitarla dopo la tragedia, sull'esempio del teatro greco. Uno dei più noti cultori di a. fu L. Pomponio (1° sec. a.C.) ...
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(lat. Pappus) Una delle quattro maschere caratteristiche della commedia atellana; rappresenta il tipo del vecchio rimbambito (in gr. πάππος «nonno») che vuol fare il giovanotto e si fa canzonare. ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] a Roma da Plauto e Terenzio. Sulla formazione del dramma comico letterario latino dovettero influire le più antiche forme dell’atellana, del mimo e forse anche della satura. La c. romana, detta palliata dal pallio greco degli attori, usò tradurre ...
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atellana
s. f. [dal lat. (fabula) atellana «di Atella» in Campania]. – Antica farsa di origine osca, caratterizzata da maschere fisse (Buccus, Dossennus, Maccus, Pappus) e spirito salace e grossolano, diffusasi a Roma come rappresentazione...
pulcinella
pulcinèlla (region. polcinèlla) s. m., invar. – 1. Maschera del folclore napoletano, derivata dalla commedia dell’arte e il cui nome risulterebbe dalla corruzione di un cognome molto diffuso dalla fine del sec. 13°, Pulcinello o...