CAROLI, Gian Francesco Nazareno
Mario Themelly
Nato a Modena il 23 ott. 1821 da Giuseppe e da Maria Rabitti, appena compiuti i primi studi entrò nell'Ordine dei minori conventuali assumendo il nome [...] una parte contro le manifestazioni che definiva superstiziose del cattolicesimo ufficiale, dall'altra contro la miscredenza e l'ateismo del pensiero laico e scientifico. La stessa tenace permanenza dell'impianto religioso del suo pensiero si rivela ...
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GABELLI, Aristide
Giuseppe Sircana
Nacque a Belluno il 22 marzo 1830 da Pasquale, professore di matematica, e da Elena Varola. Compì gli studi classici a Venezia, dove nel 1848-49 prese parte, come [...] dal nuovo positivismo, naturalistico e metafisico, influenzato dalle teorie darwiniste e sfociato nel materialismo e nell'ateismo. Egli definiva invece il proprio pensiero "positivismo critico"; inteso soltanto come metodo di osservazione fondato ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] alla gloria".
L'abito di prudenza e di riservatezza adottato dal G. non impedì che le sue idee destassero diffusi sospetti di ateismo anche presso i suoi superiori. Ciò lo indusse il 9 maggio 1833 a lasciare la carica di cappellano e a rinunciare al ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] . La religione aveva per il M. un valore puramente strumentale: sostanzialmente scettico, la "via media" tra superstizione e ateismo gli sembrava l'unica in grado di condurre l'umanità verso la costruzione di una società felice. All'organizzazione ...
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FEA, Carlo
Ronald T. Ridley
Figlio di Giuseppe e di Margherita Guarini, nacque a Pigna, allora nella contea di Nizza (oggi in prov. di Imperia), il 4 giugno 1753 (la data esatta è in d'Ossat, che pubblica [...] attivamente all'aspra propaganda controrivoluzionaria. Scrisse prima la Parenesi agli Italiani (Petropoli 1796), denunciando l'ateismo e la tirannia dei Francesi, definendo il generale Bonaparte un "impresario atrabiliare", mettendo in guardia ...
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PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] svolse indisturbato un rilevante ruolo politico-militare al servizio del pontefice nonostante le accuse di eterodossia e persino di ateismo circolanti sul suo conto; per Renata di Francia, consorte dell’alleato duca di Ferrara, Ercole II d’Este, il ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] Prefazione il G. addita i pericoli che verrebbero dal "pretto Razionalismo", dal "Lamennismo", e dalla "detestabile scuola chiamata ateismo del diritto", derivata dal Trattato della legislazione di J. Bentham, da cui "l'anima candida del Romagnosi fu ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] Tuttavia rifiutò nettamente certe affermazioni ereticali; i Dialogi dell'Ochino lo scandalizzarono e gli parvero un'introduzione all'ateismo: "Sono introdutte più moglie: Cristo (horresco referens) non ha soddisfatto; il Padre non è placato; niun può ...
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COLONNA, Francesco Maria Pompeo
Gustavo Costa
Nacque a Roma, il 10 sett. 1646, dal patrizio romano Pompeo Colonna, del ramo di Zagarolo, noto impropriamente come principe di Gallicano, conte di Samo, [...] ed alla cultura più avanzata del tempo. Echeggiando dei motivi comuni nella letteratura libertina, giustifica l'ateismo dei filosofi corpuscolari, asserendo che erano guidati unicamente dalla ragione umana, e pertanto non potevano giungere ...
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DE ROSSI, Michele Stefano
Pietro Corsi
Nacque a Roma il 30 sett. 1834, da Camillo Luigi e Marianna Bruti Liberati. Compì gli studi presso il Collegio Romano, ottenendo il diploma di licenza nel novembre [...] prevalenza tra le sue fila di elementi radicali e professanti forme più o meno esplicite di materialismo e di ateismo. Nel 1883 era stato nominato membro della Pontificia Commissione di archeologia sacra, e nel 1885 membro del consiglio direttivo ...
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ateismo
s. m. [dal fr. athéisme, der. di athée «ateo»]. – Genericam., il non credere nell’esistenza di Dio o di ogni altra divinità, per agnosticismo, scetticismo o indifferenza religiosa; il termine, spec. in passato, fu riferito all’atteggiamento...
ateista
s. m. e f. [dal fr. athéiste, der. di athéisme «ateismo»] (pl. m. -i). – Chi fa professione di ateismo: io non appartengo agli a.; essi negano, io affermo (Carducci).