Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] di equivalenza delle varie opzioni spirituali ma a tutelare i cittadini nella e dalla religione, come il dissenso e l’ateismo (questa la prima fase di Carlo Cardia).
Delle due correnti riformiste, la prima privilegia il carattere complessivo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero reazionario conosce la sua compiuta manifestazione intellettuale nella prima [...] , coi governi o dispotici o repubblicani, le religioni nazionali o civili, che altro non sono se non un ateismo camuffato.
L’uguaglianza assoluta, ovvero la distruzione di ogni gerarchia sociale, non lasciando sussistere altre distinzioni che quelle ...
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Dio
Essere supremo, concepito e venerato quasi universalmente quale creatore e quale ordinatore dell’Universo.
Il politeismo
La fantasia creatrice di miti tende a fissare in modo concreto e preciso [...] ) e ad assicurargli una redenzione e la beatitudine nell’aldilà. Il pensiero greco, pur conoscendo varie forme di ateismo e di polemica antireligiosa (Diagora, Crizia, Teodoro di Cirene), elabora un’alta e complessa teologia con Platone (dottrina ...
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PIGNONE del Carretto, Giorgio
Ugo Dovere
PIGNONE del Carretto, Giorgio (in religione Emmanuele Maria). – Nacque a Oriolo, in provincia di Cosenza, il 17 dicembre 1721 da Ferdinando e Isabella Caracciolo [...] , conservate manoscritte nella Biblioteca Angelica, sono opera di apologetica ingiuriosa, finalizzata ad accusare Spedalieri di ateismo, deismo, pelagianesimo e razionalismo.
Nel 1773 pubblicò anonimo il suo primo libro, Janseniani erroris calumnia ...
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disegno intelligente
diségno intelligènte locuz. sost. m. – Nota anche come creazionismo evolutivo o creazionismo scientifico, il d. i. è una corrente di pensiero nata negli Stati Uniti, secondo cui [...] finisce per autorizzare il trattamento in termini naturalistici dell’intelligenza creatrice, favorendo forme di teismo o di ateismo, invece di limitarsi a costatare l’assenza di argomenti scientifici definitivi a favore dell’evoluzione o della ...
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Diderot, Denis
Jérémie Barthas
Scrittore, filosofo, critico d’arte francese, nato a Langres nel 1713 e morto a Parigi nel 1784. Figura centrale dell’Illuminismo europeo, fu curatore, insieme a Jean [...] può non essere buono, l’altro distrugge la provvidenza divina (p. 787).
D. non dà, testi alla mano, la prova dell’ateismo filosofico di M., anche se mettere in rilievo, nel pensiero di M., l’assenza della provvidenza divina avrebbe potuto essere d ...
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Brosses, Charles de
Felice del Beccaro
Magistrato e scrittore francese (Digione 1709 - Parigi 1777). Compiuti brillantemente gli studi in un collegio di Gesuiti, fu nominato a 21 anni consigliere al [...] a scapito di D. risulta - com'è stato notato - crescente in Francia da Dorat a Hugo, quasi un confronto fra il poeta dell'ateismo antico e il poeta del cristianesimo.
Bibl. - Ch.-A. De Sainte-Beuve, Causeries du lundi, VII, Parigi 1854, 85-104; Y ...
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. Nella lingua greca, apostasia (forma classica ἀπόστασις, forma posteriore ἀποστατσία: da αϕίστημι "metto, mi metto lontano, in disparte") ha senso puramente materiale ("distanza, allontanamento") o politico [...] libertà, nell'interesse dell'ordine pubblico e del rispetto dovuto alla divinità nazionale. Questo spiega come Socrate fosse condannato per ateismo, cioè perché reo di avere scosso con la sua filosofia la fede dei cittadini negli dei della città. Da ...
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VIGLIUS ab Aytta (latinizzazione di Wigle Van Aytta)
Adriano H. Luijdjens
Giurista e uomo di stato olandese. Nacque il 19 ottobre 1507 nella state Barrahuys presso Wirdum in Frisia, morì il 18 maggio [...] dopo morì.
In materia di religione, V., amico di Erasmo e perfino di luterani, era sospetto di eresia e ateismo; invece fu sempre fedele al cattolicismo per quanto molto tollerante. Dai suoi molti manoscritti risulta la sua profonda scienza politica ...
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PROSELITO (dal gr. προσήλυτς "sopraggiunto")
Alberto Pincherle
Questo termine è usato modernamente per indicare chi si aggrega volontariamente a una data religione, accettandone le credenze e i riti. [...] da tutti, rende perplessi se si debbano considerare ebrei o cristiani taluni personaggi, cui vediamo rivolta l'accusa di "ateismo", cioè di non venerare gli dei pagani. Più tardi, il divieto della circoncisione e, sotto l'impero cristiano, il ...
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ateismo
s. m. [dal fr. athéisme, der. di athée «ateo»]. – Genericam., il non credere nell’esistenza di Dio o di ogni altra divinità, per agnosticismo, scetticismo o indifferenza religiosa; il termine, spec. in passato, fu riferito all’atteggiamento...
ateista
s. m. e f. [dal fr. athéiste, der. di athéisme «ateismo»] (pl. m. -i). – Chi fa professione di ateismo: io non appartengo agli a.; essi negano, io affermo (Carducci).