Matematico, astronomo e meteorologo (Alessandria 1825 - Torino 1888), fratello di Emilio. Dapprima ufficiale, nel 1876 si fece sacerdote, e fu poi chiamato alla cattedra di analisi e di geometria superiore [...] 'univ. di Torino. Gli si devono contributi di algebra (teoria generale dell'eliminazione, teoria delle forme binarie, ecc.) e l'invenzione di dispositivi di interesse astronomico e meteorologico. Ideò anche un apparecchio di scrittura per i ciechi. ...
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Matematico e astronomo (n. Tivoli sec. 11º), vissuto a Barcellona intorno al 1110-45. Tradusse in latino trattati arabi ed ebraici tra i quali (con la collaborazione dell'autore) il Liber embadorum (libro [...] delle "misure dei corpi"), sintesi della geometria pratica greco-araba, dell'ebreo spagnolo Abrāhām ben Ḥiyyā, traduzione che fu uno dei primi tramiti attraverso i quali la matematica greco-araba pervenne ...
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Matematico, astronomo e uomo politico (Fontenay-le-Comte 1540 - Parigi 1603). Studiò legge a Poitiers, fu avvocato (fino al 1567), poi consigliere al parlamento di Bretagna (1573-82), quindi maître des [...] logistica numerosa, o calcolo numerico); a lui forse è dovuta la cosiddetta formula di Moivre (v. Moivre, Abraham de). Altri argomenti dei suoi studî sono: trigonometria sferica, equazioni trinomie, questioni di astronomia, studî sul calendario, ecc. ...
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Matematico, astronomo e umanista austriaco (Peurbach, Linz, 1423 - Vienna 1461); insegnò astronomia a Vienna dove ebbe tra i suoi allievi il Regiomontano, fu amico di G. Bianchini e di N. Cusano. Al Regiomontano [...] i quali l'Opus algorismi iocondissimum, nel quale P. si limita in realtà a dare regole di calcolo senza dimostrazione. Ebbe larghissima diffusione anche il suo compendio di astronomia Theoricae novae planetarum, condotto sulle orme dell'Almagesto. ...
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Matematico e astronomo indiano (n. 1114 d. C.). Compose un grande trattato, Siddhāntaśiromaṇi, il testo classico delle scienze esatte indiane. È diviso in quattro parti. La prima, Līlāvati, è un trattato [...] vengono studiate a fondo le equazioni di 2º grado; ma lo sviluppo è in senso strettamente praticistico (calcolo puramente numerico). La terza parte, Grahagaṇitādhyāya, si riferisce ai calcoli astronomici e la quarta, Golādhyāya, è un trattato di ...
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Matematico e astronomo (Melegnano 1728 - Milano 1784). Barnabita, insegnò all'univ. di Pisa (1754-64), poi nelle Scuole Palatine di Milano (1764-84). Notevoli i suoi studî di meccanica (memorie giovanili [...] sulla figura e grandezza della Terra e sul moto diurno di essa, e un trattato di Cosmografia) e le ricerche intese a spiegare con i movimenti dell'etere i fenomeni elettrici e luminosi. Scienziato cosmopolita ...
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Matematico e astronomo indiano (nato nel 476 d. C.). Nel campo dell'aritmetica conosceva la numerazione decimale e ha lasciato regole per l'estrazione delle radici quadrate e cubiche. Nel campo astronomico, [...] determinò il movimento precessionale con maggiore esattezza di quanto avesse fatto Ipparco. Stando a quanto dice Brahmagupta, ad Ā. vanno attribuite la scoperta del movimento di rotazione della Terra, ...
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Matematico e astronomo (Schulpforta 1790 - Lipsia 1868). Prof. di astronomia a Lipsia dal 1816, direttore della specola di Lipsia dal 1848. È da considerarsi uno dei geometri più geniali della prima metà [...] del sec. 19º. La sua opera Der baryzentrische Kalkül (1827) è fondamentale per lo sviluppo della geometria proiettiva. Si debbono a M. l'introduzione delle coordinate proiettive omogenee e la considerazione ...
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Matematico, astronomo ed esploratore francese (Sluses, Savoia, 1786 - Washington 1843); prof. (1817-31) di astronomia a Parigi, scrisse: Mémoire sur la mesure d'un arc du parallèle moyen entre le pôle [...] il Mississippi (1836 e 1837) e due lungo il corso alto del Missouri (1838 e 1839). Elaborò quindi e illustrò una notevole carta con l'alto bacino del Mississippi (1843). Pubblicò lavori di matematica, astronomia, climatologia e su problemi sociali. ...
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Geografo e astronomo (Leisnig 1495 - Ingolstadt 1552), prof. di matematica all'università di Ingolstadt (dal 1527). Apportò decisive innovazioni alla scienza cartografica, ancora imperniata sulle carte [...] nuovi metodi per la misura delle distanze geografiche (Cosmographicus liber, 1524). Geniale inventore e costruttore di strumenti astronomici, nella sua opera principale, l'Astronomicum Caesareum (1540), espose fra l'altro i risultati di osservazioni ...
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astronomo
astrònomo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo astronŏmus, gr. ἀστρονόμος]. – Chi si occupa di astronomia, cultore d’astronomia. Nell’attuale ordinamento del personale degli osservatorî astronomici, qualifica degli addetti alla ricerca...
astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...