La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] (1423-1461) e Regiomontano, l'Università di Vienna divenne uno dei centri più importanti per lo studio della matematica e dell'astronomia nel XV sec., al pari dell'Università di Cracovia, con la quale aveva stretti contatti. Nel 1502 fu istituita a ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] atmosfera, gravità quasi nulla). Nella maggior parte dei casi, il satellite rappresenta un vero e proprio osservatorio astronomico dal quale, per es., si possono rivelare onde elettromagnetiche, provenienti da sorgenti celesti, in bande dello spettro ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] sulle scienze (De ortu scientiarum), uno sull'intelletto (De intellectu et intelligibili), varie opere di matematica, astronomia, medicina, alchimia, musica, etica, politica. La sua filosofia costituisce la prima formulazione organica del pensiero ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] mobili, con la data della Pasqua in testa ‒ occupava un posto di primo piano, al pari della musica. Per Beda l'astronomia non aveva soltanto una valenza filosofica ma era alla base del computo che razionalizzava i tempi della Chiesa (v. cap. VII ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] di colui che la pratica, a differenza di quanto avviene in un certo numero di forme di sapere, per esempio nell'astronomia, ove l'interesse non entra in causa. Ecco perché Platone, senza abbandonare del tutto quel che le téchnai gli avevano dato ...
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Matematico olandese (Alkmaar 1571 - Franeker 1635), che al patronimico Adriaanszoon sostituì, insieme ai fratelli, il cognome M., d'incerto significato. Insegnò (dal 1600) matematica e medicina nell'univ. [...] e scrisse alcune opere notevoli di geometria (Doctrinae sphaericae libri V, 1598; Praxis nova geometrica, 1623) e altre di astronomia (raccolte in Opera omnia astronomica, 5 voll., 1632-33). È attribuito a M. il calcolo di un valore di π, e cioè 355 ...
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Matematico greco attivo in Alessandria nel 2º sec. a. C. Gli si attribuisce il cosiddetto XIV libro degli Elementi di Euclide, nel quale sono date le costruzioni dell'icosaedro e del dodecaedro (regolari). [...] Studiò le progressioni aritmetiche, ponendole in relazione con i numeri figurati (o poligonali), e si occupò anche di astronomia. ...
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Matematico (Versailles 1865 - Parigi 1963), uno dei più insigni matematici francesi; prof. di meccanica al Collège de France, di analisi all'École polytechnique, membro dell'Institut de France, socio straniero [...] dell'Accademia dei Lincei (1918), che nel 1951 gli assegnò il premio Feltrinelli internazionale per la matematica e l'astronomia. Affrontò lo studio degli enti analitici nell'intero campo della loro esistenza, oltrepassando il punto di vista "locale ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] dovute, dei codici che ne erano stati reperiti e delle successive edizioni, incominciando da quella, molto rara, del trattato di astronomia dell'Albatenio fatta a Norimberga nel 1537. In tal modo si otteneva un profilo completo di uno dei più celebri ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Aspetti istituzionali della matematica
Gert Schubring
Aspetti istituzionali della matematica
Panorama degli sviluppi istituzionali nei secc. XVI e XVII
All'inizio dell'Età [...] nei secc. XVII e XVIII vi furono dapprima due e in seguito (dal 1768/1769) cinque cattedre di matematica, astronomia e fisica. Nel XVII sec. anche nelle università furono istituite diverse cattedre di matematica, in parte per iniziativa del sovrano ...
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astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...
astronomico
astronòmico agg. [dal lat. tardo astronomĭcus, gr. ἀστρονομικός] (pl. m. -ci). – Relativo all’astronomia: calcoli a.; unità a., l’unità di misura per le distanze planetarie, pari alla distanza media Terra-Sole, cioè a 149.680.000...