ora
óra [Der. del lat. hora] (a) [MTR] Unità di misura di tempo, di simb. h (a esponente in misure numeriche, per es. 17h), pari a 60 minuti di 60 secondi ognuno (in tutto 3600 secondi) di tempo universale [...] medio, basate cioè non sul moto reale del Sole sulla volta celeste, ma su quello del Sole fittizio, più regolare, detto in astronomia Sole medio (la differenza tra tali moti è sensibile e varia durante l'anno, toccando il quarto d'o. all'incirca a ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] di al-Kindī sulla questione gli era sicuramente nota ‒ sia da mettere in relazione con il progresso dei metodi di osservazione astronomica.
Non potendo ricorrere a lenti d'ingrandimento che proiettino un'immagine ingrandita del Sole su di un muro, un ...
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riduzione
riduzióne [Der. del lat. reductio -onis "atto ed effetto del ridurre e del ricondurre", dal part. pass. reductus di reducere (→ ridotto)] [ALG] [ANM] I vari signif. particolari del termine [...] , o delle misure: insieme di operazioni da effettuarsi su misure per eliminare o correggere determinati errori (per es., nell'astronomia e nella topografia, errori di rifrazione o di parallasse) o per riportare le misure a condizioni sperimentali di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] le basi della moderna teoria della formazione delle immagini ottiche. Quando, alcuni anni più tardi, Galilei inventò il telescopio astronomico, Kepler fu quasi subito in grado di spiegare il suo funzionamento e quello delle lenti. Da quel momento, il ...
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L'Ottocento: fisica. Il caso francese
Matthias Dörries
Il caso francese
A metà del XIX sec., il laboratorio di Henri-Victor Regnault (1810-1878) al Collège de France di Parigi figurava come il più promettente [...] la perdita di una cornice teorica e di dare alla fisica nuovi fondamenti, utilizzando i metodi sviluppati in astronomia.
Regnault combinò le abilità pratiche acquisite in chimica con l'intelligenza fisica di Biot e intraprese una nuova fondazione ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] di Daniel Bernoulli (1700-1782), Clairaut ed Euler sul moto di palle in tubi rotanti e su alcune questioni di astronomia planetaria, ci si rese conto di come trattare matematicamente le cosiddette 'forze apparenti'. Lungi dal limitarsi a un sistema ...
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L'Ottocento: fisica. Il seminario di ricerca e la fisica teorica
Kathryn M. Olesko
Il seminario di ricerca e la fisica teorica
Lo storico Charles McClelland ha definito il seminario un "segno caratteristico [...] .
Neumann venne a contatto con questi nuovi strumenti e le loro tecniche associate grazie al collega e cognato, l'astronomo Bessel, il cui esemplare studio sul pendolo a secondi era considerato in Prussia il fondamento empirico delle misure e dei ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Physique amusante
Jessica Riskin
Alice Walters
Physique amusante
Dimostrazioni e intrattenimento
di Jessica Riskin
Intorno al 1700, la [...] sulla grandezza del Creatore e della sua opera, e di conseguenza ci [porta] più vicino a Lui" (ibidem). L'astronomia, inoltre, favoriva l'armonia domestica e il rispetto dei valori familiari; se fosse più studiata dalle donne, continua Neander, "la ...
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gravitazione
gravitazióne [Der. di gravità] [MCC] [RGR] Proprietà caratteristica e fondamentale, insieme con l'inerzia, della materia, consistente nel fatto che fra due corpi materiali (generic., fra [...] o al quadrato della distanza. Quest'ultima legge, che è quella vera, si trova enunciata, poco dopo Kepler, nell'Astronomia philolaica di F. Boulliau (Bullialdo, 1645). P. Fermat formulò poi esplicitamente l'ipotesi di una forza di g. proporzionale ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] una varietà di ricerche e di studi, dovuta a filosofi e matematici; tuttavia la nascita della nuova m. è segnata dalla riforma astronomica di N. Copernico, compiuta poi da J. Kepler, che fissa le leggi del moto dei pianeti.
La costruzione delle basi ...
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astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...
astronomico
astronòmico agg. [dal lat. tardo astronomĭcus, gr. ἀστρονομικός] (pl. m. -ci). – Relativo all’astronomia: calcoli a.; unità a., l’unità di misura per le distanze planetarie, pari alla distanza media Terra-Sole, cioè a 149.680.000...