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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] ne ottenne in quasi tutti i campi delle matematiche, dalle teorie dei numeri al calcolo delle probabilità, all'astronomia matematica, alla meccanica celeste. Il soggiorno a Berlino si concluse con il completamento (1786) del suo magistrale trattato ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] che annuncia una storia "fino ai nostri giorni". Due coppie di libri illustravano ciascuna la geometria, l'ottica, l'astronomia e la meccanica per la prima e la seconda metà del secolo rispettivamente; un altro libro esponeva la geometria ...
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ALASIA, Cristoforo
Ricciotti Fedriani
Nacque a Sassari il 21 nov. 1869; studiò scienze nelle università di Torino, di Roma e, quindi, di Cagliari.
Nel 1893 iniziò la Carriera didattica, come professore [...] lavori su temi concernenti la matematica, la sua storia e bibliografia, i metodi di insegnamento delle scienze esatte, l'astronomia ed i suoi strumenti, la fisica e la filosofia. Alcuni sono note e proposte, ma altri hanno notevole ampiezza ...
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LORGNA, Antonio Maria
Ettore Curi
Nacque a Cerea, presso Verona, il 18 ott. 1735 da Domenico, ufficiale di cavalleria dell'esercito veneto, e Teodora Quarotrio. Battezzato come Antonio Maria, nelle [...] di Padova, nella facoltà degli artisti; lì il L. seguì le lezioni di matematica di Giovanni Poleni e quelle di astronomia di Giovanni Alberto Colombo, che gli preconizzarono un futuro scientifico luminoso. Tuttavia il L. non si laureò e dopo tre ...
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quadrante
quadrante [Der. del lat. quadrans -antis "quarta parte"] [ALG] (a) Ciascuna delle quattro parti in cui resta diviso un cerchio da due suoi diametri ortogonali tra loro oppure un piano da due [...] : antico strumento per misurare l'altezza sull'orizzonte di un astro al momento del suo passaggio al meridiano del luogo; ideato da astronomi arabi, fu introdotto in Europa da T. Brahe intorno al 1587 e fu poi largamente usato fino a che, nel 19° sec ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Le tradizioni sulle coniche...
Roshdi Rashed
Philippe Abgrall
Le tradizioni sulle coniche e l'inizio delle ricerche sulle proiezioni
A [...] e anche di controversie, alle quali prendevano parte, tra gli altri, matematici come i Banū Mūsā, al-Kindī, al-Marwarrūḏī (l'astronomo del califfo al-Ma᾽mūn) e al-Farġānī. Non si è mai abbastanza insistito sul fatto che tali problemi di proiezione ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Aritmetica e geometria
Menso Folkerts
Aritmetica e geometria
Le discipline matematiche del quadrivio
Tra il 500 e il 1100 ca., [...] ), denominazione che, sotto l'influsso dei suoi scritti, divenne patrimonio comune di tutto il Medioevo.
L'opera astronomica di Boezio è andata perduta; di quella dedicata alla geometria, che, secondo una testimonianza di Cassiodoro, sarebbe ...
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FANTONI, Filippo
Antonella Pagano
Figlio di Romolo, proveniente da nobile famiglia, nacque presumibilmente intorno al 1530 a Firenze, come attesta l'appellativo di "Florentinus" sempre presente accanto [...] . Il F., come mostra il manoscritto, seguì con attenzione tali teorie, anche se in base alle sue ricerche astronomiche e matematiche era nettamente consapevole dell'imprecisione delle osservazioni e dei calcoli su cui erano fondate e della difformità ...
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assoluto
assoluto [agg. e s.m. Der. del part. pass. absolutus del lat. absolvere, comp. di ab- e solvere "sciogliere", e quindi "libero da limitazioni o condizioni"] [CHF] Qualifica di composti liquidi [...] a meno di arbitrarie traslazioni con velocità uniforme (trasformazioni di Galilei). L'individuazione del riferimento a. nell'astronomia e nella geofisica richiede in pratica la determinazione della rotazione a. del sistema di riferimento, per es ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] . del tratto solitario è un n. sensitivo, situato nel midollo allungato; riceve le fibre dei nervi glossofaringeo e vago.
Astronomia
La parte più luminosa di una cometa e anche la stella eccitatrice al centro di una nebulosa planetaria.
In geofisica ...
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astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...
astronomico
astronòmico agg. [dal lat. tardo astronomĭcus, gr. ἀστρονομικός] (pl. m. -ci). – Relativo all’astronomia: calcoli a.; unità a., l’unità di misura per le distanze planetarie, pari alla distanza media Terra-Sole, cioè a 149.680.000...