PITATI, Pietro
Ivano Dal Prete
PITATI, Pietro. – Nacque a Verona nel 1490 da Bernardino e da Cesaria da Castello in un’illustre, benché ormai decaduta, famiglia veronese.
I Pitati si trovano menzionati [...] di Georg von Peuerbach e di Regiomontano (Johannes Müller da Königsberg). Non mancava la versione latina del Libro dell’Astronomia di Alpetragio (Abū Isḥāq Nūr ad-Dīn al-Biṭrūgī), recentemente composta dal filosofo ebraico Kalonymos Ben David, in cui ...
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CATALDI, Pietro Antonio
Augusto De Ferrari
Nacque a Bologna il 15 apr. 1552 da Paolo, emerito cittadino bolognese.
Compiuti gli studi di matematica nella città natale, ottenne giovanissimo l'incarico [...] del 1583 ritornò a Bologna, dove volle ancora laurearsi in filosofia. Lo Studio gli offrì la cattedra di matematica e astronomia ed egli l'accettò, conservandola poi fino alla morte; proprio nel 1583 infatti il titolare della cattedra, Ignazio Danti ...
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Newton Isaac
Newton 〈niùtn〉 Isaac [STF] (Woolsthorpe 1642 - Londra 1727) Prof. di matematica nell'univ. di Cambridge (1669-1701), poi, dal 1693, anche direttore della zecca di Londra; presidente della [...] fluidi non newtoniani, dinamica dei: II 636 f. ◆ [STF] Etere di N.: v. etere: II 499 d. ◆ [STF] Fisica di N.: v. astronomia storia dell': I 216 b. ◆ [MCF] Fluido di N.: lo stesso che fluido newtoniano (→ newtoniano). ◆ [ALG] Formula di N. del binomio ...
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Zona della superficie di un corpo illuminato che è oscura in quanto è in posizione non raggiungibile dai raggi luminosi, oppure in quanto potrebbe essere illuminata ma i raggi luminosi sono intercettati [...] familiare dai classici, si ritrova presso altri popoli (per es., Indiani d’America) e in altre civiltà (Egitto antico).
Astronomia
O. volanti Bande alternativamente chiare e scure, più o meno parallele fra loro, che appaiono poco prima e poco dopo ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] lavorò al servizio del re d'Inghilterra Enrico I. La maggior parte del lavoro necessario alla preparazione delle cosiddette tavole astronomiche alfonsine ‒ vale a dire le tavole riunite alla fine del XIII sec. sotto l'egida di Alfonso X di León ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] del 16°, non pochi atenei lo rubricavano sotto il titolo di astrologia, pur prevedendo un programma che combinava testi astronomici e astrologici con altri più propriamente matematici. Nel corso del Cinquecento, si affermò la tendenza a denominare l ...
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Simulazione, modelli di
Italo Scardovi
Modelli e simulazioni nella scienza
Secondo l'etimo latino, 'simulare' sta per 'render simile', come vuole la sua derivazione da similis; e tuttavia il verbo ha [...] ricerca sperimentale in senso proprio. Attiene, più in generale, a tutte le scienze di osservazione, a cominciare dall'astronomia. Come il modello dinamico della pallina che scende simula - nell'esperimento galileiano - la caduta libera dei gravi ...
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CAPRA, Baldassarre
Giuliano Gliozzi
Nacque a Milano nel 1580 dal conte Marco Aurelio e da Ippolita Dalla Croce.
La famiglia, del cui nome si trova anche la forma latinizzata Capella, era di antica nobiltà; [...] , anche se, laureatosi in medicina, la eserciterà poi lungamente a Milano.
Il 10 ott. 1604 il C., che usava fare osservazioni astronomiche con il Mayr, vide una nuova stella in linea tra Giove e Marte, simile a quest'ultimo pianeta per colore e ...
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CATENA, Pietro
Giulio Cesare Giacobbe
Della sua vita si conoscono pochissimi elementi: nacque a Venezia nel 1501; nel 1547 fu nominato lettore di matematiche presso l'università di Padova (la stessa [...] del noto trattato del matematico e filosofo neoplatonico; De primo mobili librum singularem; Ephemerides annorum XII; De calculo astronomico libros II; queste tre ultime sono citate dal Papadopoli e dal Poggendorff senz'altra indicazione e non se ne ...
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DE MARTINO (Di Martino), Pietro
Pietro Nastasi
Fratello di Nicola Antonio, nacque a Faicchio (Benevento) il 31 maggio 1707 da Cesare e Agata Ferrari.
Compiuta la primissima istruzione nel seminario [...] (tra gli allievi Felice Sabatelli, che ne prenderà il posto) e ricerca, ma non si ha notizia di pratica astronomica concreta ad eccezione dell'osservazione di un'aurora boreale (1739) da lui comunicata agli amici bolognesi (Iacopo Bartolomeo Beccari ...
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astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...
astronomico
astronòmico agg. [dal lat. tardo astronomĭcus, gr. ἀστρονομικός] (pl. m. -ci). – Relativo all’astronomia: calcoli a.; unità a., l’unità di misura per le distanze planetarie, pari alla distanza media Terra-Sole, cioè a 149.680.000...