Fisico (Rostock 1724 - Dorpat 1802), della famiglia del teologo Johannes. Laureato in medicina, insegnò astronomia a Berlino, quindi dal 1757 fisica a Pietroburgo. La sua opera è legata ai primi progressi [...] dell'elettricità; si devono a lui la nozione di azione a distanza nei fenomeni elettrici e la teoria del condensatore ...
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Astrofisico italiano (Firenze 1904 - Pino Torinese, Torino, 1994). Dal 1954 al 1966 prof. di astronomia all'univ. di Catania, ove fu anche direttore dell'osservatorio astrofisico, quindi prof. all'univ. [...] nazionale dei Lincei e dal 1988 al 1991 presidente dell'Accademia delle scienze di Torino. Si occupò di fotometria astronomica: importanti i suoi lavori sull'attività solare, fotosferica e cromosferica, e sulla sua possibile relazione con il ciclo ...
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Astronomo e geodeta inglese (Down, Kent, 1845 - Cambridge 1912), figlio di Charles Robert; insegnò astronomia e fisica sperimentale all'università di Cambridge. Socio straniero dei Lincei (1897). Lasciò [...] lavori ormai classici, sulle maree, sull'elasticità della Terra, sulle configurazioni di equilibrio delle masse fluide rotanti, sulle soluzioni periodiche del problema dei tre corpi, su problemi cosmogonici, ...
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Matematico e astronomo (Rennes 1786 - Parigi 1856). Prof. di meccanica all'École polytechnique e d'astronomia al Collège de France, dal 1843 membro dell'Académie des sciences di Parigi. Le sue numerose [...] e importanti ricerche concernono l'analisi, la teoria dei numeri, la geometria differenziale, la meccanica razionale, l'astronomia. Particolarmente noti un teorema sui determinanti e una formula di cinematica che portano il suo nome. ...
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Astronomo olandese (Barneveld 1851 - Amsterdam 1922); observator all'osservatorio di Leida (1875), prof. di astronomia a Groninga (1878-1921). Dedicò tutta la vita allo studio della struttura del sistema [...] galattico. In base a risultati statistici dedotti dalle caratteristiche (posizioni, grandezze apparenti, colori, velocità, ecc.) delle stelle contenute in parti diverse del cielo ("aree scelte"), tracciò ...
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Fisico scozzese (n. 1790 circa - m. Portobello, Edimburgo, 1837). Fu professore di fisica e astronomia all'univ. di Londra (1832) e alla Royal Institution, e membro della Royal Society. Compì ricerche [...] sull'induzione elettromagnetica, subito dopo la scoperta di Faraday, e sul magnetismo generato da calamite ed elettromagneti. Si dedicò anche a studî di acustica e ottica: il suo nome resta legato a un ...
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Astronomo italiano (Sondrio 1854 - ivi 1920), dal 1878 all'osservatorio di Brera, poi (1903) prof. di astronomia all'univ. di Bologna e direttore del locale osservatorio astronomico. Autore di numerose [...] ricerche di astronomia e di saggi su questioni di meteorologia e di magnetismo terrestre. ...
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Scrittore armeno del 7º sec. d. C., soprannominato hamarol ("il calcolatore"): compose un trattato di astronomia e una monografia sui pesi e le misure. ...
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Astronomo (Asti 1825 - Torino 1886), direttore dell'Osservatorio di Torino dal 1865 e prof. di astronomia in quell'università; socio corrispondente dei Lincei (1872). Compilò un atlante e un catalogo stellare. ...
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Sinologo (Gaillac, Albi, 1689 - Pechino 1739). Missionario gesuita; dal 1722 in Cina, ne studiò l'astronomia (Histoire de l'astronomie chinoise, 1732), la religione, la storia e la letteratura. Fu membro [...] dell'Accademia di Pietroburgo e dell'Accademia delle scienze di Parigi ...
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astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...
astronomico
astronòmico agg. [dal lat. tardo astronomĭcus, gr. ἀστρονομικός] (pl. m. -ci). – Relativo all’astronomia: calcoli a.; unità a., l’unità di misura per le distanze planetarie, pari alla distanza media Terra-Sole, cioè a 149.680.000...