Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] .
Nel 270 a.C. circa, il sacerdote caldeo Beroso fondò una scuola a Coo e di lì divulgò il credo astrologico nella Grecia, insegnando la concezione di un universo scandito dalla successione di cicli cosmici o grandi anni (aventi ciascuno un’estate ...
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Geometra e astrologo arabo, vissuto tra il 951 e il 1024 circa, autore di un trattato sulle sezioni coniche e di numerosi altri scritti minori di geometria e astrologia, per la maggior parte tuttora inediti. ...
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Matematico e astrologo (Fermo, 1º sec. a. C.), amico di Cicerone e di Varrone; sulla base degli studî di quest'ultimo cercò di fissare la costellazione della nascita di Romolo e della fondazione di Roma. ...
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Teologo e astrologo (Firenze 1523 - Lione 1590), carmelitano; fu tra i primi a ripudiare le antiche tavole astronomiche e a usare quelle di Copernico, pur non accettandone la generale concezione astronomica. ...
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Rabbino, medico e astrologo (Burgos 1270 - Valladolid 1346); convertito a 25 anni dopo una visione, sagrestano della cattedrale di Valladolid, sostenne discussioni con i rabbini, e fu il primo a scrivere [...] di teologia in spagnolo. Non va confuso con A. di Cartagena ...
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Astronomo e astrologo arabo-musulmano (n. 903 - m. 986), vissuto in Persia alla corte del buwaihide ῾Aud ad-Dawla. La sua opera maggiore è il Kitāb al-Kawākib wa ṣ-ṣuwar ("Libro delle stelle e delle costellazioni"), [...] un catalogo che forniva posizione, colore e magnitudine di oltre mille stelle ...
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Antico sacerdote e astrologo egiziano; con Nechepso sarebbe autore di una grande opera astrologica, nota a noi da pochi frammenti e citazioni, che presentava un sistema completo. È incerto se P. e Nechepso [...] siano personaggi reali o nomi mitici di un autore unico, forse del sec. 2º a. C ...
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Medico, filosofo e astrologo tedesco (Colonia 1486 - Grenoble o Lione 1535). Ebbe vita agitata e avventurosa: più volte in Francia e in Spagna, insegnò (1515) nell'univ. di Pavia; per le sue dottrine magiche [...] e cabalistiche fu più volte condannato dalla chiesa. Le sue opere principali sono: De occulta philosophia (1510), che è una difesa della magia considerata come scienza suprema (opera costruita su una specie ...
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Filosofo e astrologo (prima metà del sec. 16º); ebreo convertito al cristianesimo, fu prof. di filosofia a Pavia, quindi medico dell'arciduca Ferdinando poi re di Germania. Scrisse di astrologia e cabalistica, [...] polemizzando con G. Eck sulla vita degli astri; di apologetica indirizzandosi prevalentemente agli ebrei; tradusse alcuni libri del Talmūd. Tra le sue opere: De porta lucis R. Josephi Cecatilia (1516), ...
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Medico e astrologo (Cremona 1510 - Londra 1555). Appartenente alla famiglia di mercanti e banchieri (v. voce precedente), si disinteressò dell'attività commerciale dedicandosi a studî di medicina e di [...] di Londra, della matematica. Le sue Phisicae ac astronomicae considerationes (1549), raccolta di opuscoli di argomento medico, astrologico, filosofico (De androgyno a se ipso concipiente, De causis cur magnes ad se ferrum attrahat, De naturali ...
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astrologo
astròlogo (ant. e pop. stròlogo e stròlago) s. m. (f. -a, non com.) [dal lat. astrolŏgus, gr. ἀστρολόγος] (pl. m. -gi o -ghi). – Cultore di astrologia; chi fa oroscopi o previsioni fondate sull’astrologia; con uso fig., è com. nella...
astrologare
(pop. astrolagare) v. intr. [der. di astrologo] (io astròlogo, tu astròloghi, ecc.; aus. avere). – Propr., esercitare l’astrologia, e quindi fare oroscopi e altre indagini astrologiche; più spesso usato in senso fig., per il quale...